Taranto: Lo Stato chieda scusa e paghi subito gli eredi dei lavoratori morti Attualità Cultura Primo Piano 23 Maggio 202223 Maggio 2022 Dopo l'ennesima sentenza del Tribunale di Taranto, il vicepresidente nazionale Anmil: «martedì nel mio intervento in un convegno in Senato il mio j’accuse contro la Pubblica Amministrazione». «Tutti i soldi del mondo non possono riportare in vita un lavoratore morto per essere stato esposto all’amianto, deceduto dopo tre anni di sofferenze indicibili, né tanto meno possono ridare il padre a una famiglia»: è lapidario il tarantino Emidio Deandri, vicepresidente nazionale Anmil, nell’annunciare l’ennesima sentenza a favore degli eredi di una morte per asbestosi. Il 16 maggio scorso il Tribunale di Taranto, Sezione Lavoro Giudice Dott.ssa Maria Leone, ha emanato una sentenza che ha riconosciuto il risarcimento del danno non patrimoniale “Jure hereditario” per l'importo di € 167.565,74. Tale somma dovrà essere corrisposta dal Ministero