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Latiano- Fabio CARBONE (Ad US Latiano): Edmondo LETRI, il PORTIERE RITROVATO

IL PORTIERE RITROVATO: EDMONDO LETRI

La forza e l’utilità vera dei social nei nostri tempi la ritroviamo in questa singolare storia.

Qualche giorno addietro la nostra pagina Facebook dell’US LATIANO riceve un messaggio da un utente che come immagine profilo aveva un antica foto di una squadra di calcio e ci chiedeva aiuto nel cercare i nomi dei componenti di quella compagine sportiva.

Chi scriveva era il portiere vestito in nero nella foto e la squadra era il CRAL LATIANO nella stagione 1959/1960, il quale viene messo subito in contatto con l’Ad Fabio Carbone per cercare di ritrovare i nominativi di questi vecchi compagni.

Ovviamente la prima telefonata va al Prof. Enzo Gagliani che rispolverando il suo libro “ La Grande Passione “ pubblicato nel 2000, prontamente ci fornisce la stessa foto con tutti i nomi.

A questo punto, soddisfatto il desiderio del ricordo del passato di questo nostro glorioso tesserato pubblichiamo un intervista dello stesso con una sorpresa sul suo cognome:

“ Ringrazio il prof. Gagliani per il lavoro svolto, e ringrazio voi per la disponibilità, questa è una mia foto attuale.
A distanza di 60 anni, ricordo ancora con piacere tutto il periodo vissuto nella”latianese”: una bella comunità già allora familiare.

“ Mi ha fatto molto piacere, peccato che mi sarà difficile rintracciare qualcuno, troppo tardi…l’età è abbastanza avanzata.

P.S. il mio cognome è Letri non Vietri è stato sempre un problema, è di origini friulane. “

1) Che ricordo ha di LATIANO?

Non ho avuto modo di frequentare Latiano ed i latianesi fuori dal campo di calcio, poiché venendo da Brindisi a fine partita ritornavo subito indietro.

2) Dove vive ora e come si e’ trovato a essere il portiere del CRAL LATIANO ?

Ora vivo a Rende, una cittadina in provincia di Cosenza, dove ho messo su famiglia anche perché ho svolto qui la maggior parte del mio lavoro. Sono felicemente sposato, ho una coppia di figli e nonno di due nipoti.

Fui invitato a venire a fare un provino con il Latiano da una persona che mi ha notato giocare in un campetto all’interno di “Forte a Mare”, poiché mio papà era militare ed avevamo l’alloggio li, e che purtroppo mi è rimasta sconosciuta. Quello che posso affermare era l’affabilità sportiva delle persone.

3) ricorda qualche bel aneddoto calcistico dell’epoca?

Il calcio di allora era quello che ritengo, personalmente, più genuino senza alcun interesse, almeno quello dilettantistico, si giocava al solo scopo di divertirsi cercando di dare il meglio di se stessi.

4) come era il calcio dilettantistico all’epoca e ci fu qualche amico che ricorda con piacere ?

I campi di calcio delle squadre dilettantistiche non erano certamente quelli di oggi, erano la maggior parte di terra battuta e non tanto piacevole cadere o, nel mio caso, tuffarcisi, il pallone era di cuoio e quando pioveva diventava una…..bomba, i tacchetti delle scarpe, diciamo, erano inchiodettati, ho detto tutto, ma era la mia grande passione quindi non ci facevo caso, passione rimasta insoluta per piccole incomprensioni in casa, erano altri tempi.

5) ha continuato a fare calcio e che consigli da ai giovani di oggi ?

Rammento che i primi tempi, trovandomi in un paese in provincia di Udine, fuori dal recinto di gioco, vi era l’Udinese che stava per iniziare a fare la partitella con la squadra locale, chiesi al mister se potevo giocare, mi chiese il ruolo ed alla mia risposta mi permise di andare negli spogliatoi dove l’addetto mi fornì tutto il necessario, ebbi la grande soddisfazione di essere apprezzato dal mister dell’Udinese tanto da farmi rimanere in campo a fine partita per ricevere il pallone dei suoi centravanti, che calciavano quasi ripetutamente, lo stesso al termine espresse il suo compiacimento chiedendomi se intendevo giocare, purtroppo, come detto sopra, mi venne negato, pazienza doveva andare così.

Comunque appena potevo mi sono dilettato a giocare in piccoli tornei dove anche li ricevevo piccoli complimenti, non ho mai rinunciato fino a che l’età mi ha fermato.

Non credo di essere in grado a dare dei consigli ai giovani di oggi, forse perché non credo ne abbiano bisogno, ne sanno più di noi, quello che posso dire sono le medesime parole che dicevano i miei genitori a me….”studia”. Il calcio di oggi lo vedo solo con un unico scopo….quello di voler fare soldi.

Voglio fare un caloroso saluto a tutti i miei compagni di squadra con i quali ho diviso i miei sentimenti spesso piacevoli come l’ultima partita contro il Fasano in casa loro ad un solo punto dietro di noi finita 0/0 che ci permise di vincere il campionato. Un saluto a tutti voi da parte mia.

Forza Latiano

( 🖌 Fabio Carbone)

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