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Brindisi: Cgil Lavoriamo per il bene comune

Un confronto per tutelare la dignità dei lavoratori pubblici e rafforzare i servizi essenziali

«Lavoriamo per il bene comune». È questo l’appello della CGIL lanciato oggi durante l’iniziativa promossa a Palazzo Nervegna a Brindisi. Un’occasione di confronto per riflettere su temi fondamentali come scuola, sanità e ricerca, con l’obiettivo di rilanciare i valori della solidarietà, della dignità e della Costituzione. Il messaggio è chiaro: opporsi al clima di ostilità crescente verso i lavoratori del pubblico impiego, un clima che colpisce insegnanti, operatori sanitari e forze dell’ordine.

«Negli ultimi mesi – ha spiegato Massimo Di Cesare, segretario generale della CGIL di Brindisi – abbiamo registrato un atteggiamento sempre più aggressivo verso chi lavora nel pubblico impiego. Questo è il risultato di una comunicazione fuori controllo, di un linguaggio sui social intriso di prepotenza e disumanizzazione, ma anche di un clima internazionale segnato da paure e incertezze. Tutto ciò sta avvelenando i rapporti umani».

L’incontro ha visto la partecipazione, del direttore generale della ASL di Brindisi Maurizio De Nuccio che ha sottolineato la necessità di un dialogo costruttivo per affrontare le sfide del settore pubblico e migliorare i servizi essenziali e il bisogno di sinergia tra associazioni sindacali, politica e terzo settore.

Fulvio Rubino, segretario generale della FLC CGIL di Brindisi, ha portato l’attenzione sulla scuola, evidenziando i crescenti episodi di violenza e mancanza di rispetto verso gli insegnanti. «Assistiamo a un deterioramento dei rapporti sociali. Tutti gli operatori della scuola, Insegnanti, Dirigenti e personale ATA, sono spesso vittime. Questo clima di diseducazione mina la serenità e il rispetto necessari per garantire un’istruzione di qualità».

Luciano Quarta, segretario generale della funzione pubblica della CGIL di Brindisi, ha denunciato le politiche che penalizzano il settore pubblico. «La Costituzione sancisce diritti come istruzione e salute, ma queste conquiste vengono messe in discussione da scelte politiche che favoriscono il privato a scapito del pubblico. È sempre più difficile garantire i servizi essenziali in un contesto di risorse ridotte. Per questo – ha aggiunto – è determinante vincere le elezioni delle RSU: solo così potremo incidere sul miglioramento delle condizioni contrattuali nel comparto della Funzione pubblica, della Sanità e delle Funzioni centrali, che comprendono ministeri, agenzie ed enti pubblici. Questo è un passo fondamentale per assicurare servizi di qualità e per garantire dignità e rispetto a chi lavora ogni giorno per il bene comune».

Massimo Di Cesare ha concluso ribadendo l’importanza di restituire centralità alla dignità delle persone, sia dei cittadini che dei lavoratori pubblici. «Il clima attuale sembra ricordare un Far West, dove la violenza diventa il mezzo per ottenere ragione. Dobbiamo invertire questa tendenza e garantire un adeguato riconoscimento a chi lavora ogni giorno per il bene comune».

Luigi Lonigro (FP Puglia) ha aggiunto: «Per contrastare le aggressioni nei confronti del personale sanitario, serve un piano straordinario di assunzioni che garantisca dotazioni adeguate e migliori condizioni di lavoro. La carenza di personale non solo mette in difficoltà i reparti, ma esaspera i pazienti, aumentando il rischio di episodi di violenza. Inoltre, il potenziamento della sanità territoriale permetterebbe ai cittadini di ricevere assistenza senza ricorrere impropriamente ai pronto soccorso, decongestionando così le strutture ospedaliere».

Secondo Ezio Falco (FLC Puglia): «Il diritto all’istruzione dai livelli iniziali a quelli terziari è messo pesantemente in discussione. L’inerzia delle politiche governative su scuola, università, ricerca, alta formazione artistica e musicale è pericolosa, perché configura un aggravamento delle tendenze recessive già in atto. La minaccia sempre incombente dell’autonomia differenziata in questi settori aggiunge un surplus di preoccupazione a quelle che già oggi nutrono i lavoratori dei nostri settori. In questo quadro le elezioni delle RSU di metà aprile rappresentano il momento per riaffermare il valore costituzionale del diritto all’istruzione e dei principi democratici, inclusivi, partecipativi e innovativi che devono continuare a caratterizzarlo».

«L’impegno della CGIL – sottolinea la segretaria regionale CGIL Puglia Filomena Principale – di riportare al centro dell’interesse e dell’attenzione di tutti i consessi istituzionali e non, il Lavoro su cui la Repubblica fonda la sua idea. Lo facciamo con la partecipazione della cittadinanza tutta al voto referendario sui 4 quesiti riguardanti il lavoro e il quinto sulla cittadinanza, sui quali sono state raccolte le firme dai comitati promotori e che tengono dentro i principi costituzionali che riconoscono diritti civili, sociali, etici oggi messi in discussione dal governo e dalla destra in parlamento, con le azioni di contrasto e modifiche in campo. In questa cornice di principi si muove regolamentato il lavoro pubblico. Un lavoro che per sua natura guarda alla garanzia e tutela dei “beni comuni”: la salute, l’istruzione, l’ambiente, la sicurezza sul lavoro, la vivibilità delle città, l’inclusione. Dietro quel lavoro di garanzia ci sono i medici i vigili del fuoco, gli impiegati degli uffici comunali, le educatrici del sistema integrato ZEROSEI, gli insegnanti. Un mondo che dei diritti fa il suo lavoro. Ecco perché questa campagna RSU diventa davvero dirimente per continuare a dare valore a questo lavoro, per rendere consapevole la cittadinanza che i dipendenti pubblici sono lo strumento di garanzia della funzione dello Stato e delle sue articolazioni e la reciprocità  del loro l’affidamento la migliore garanzia per preservare i diritti come bene comune e collettivo

Le elezioni delle RSU, previste per il 14, 15 e 16 aprile, rappresentano un passaggio cruciale per incidere sui contratti e garantire i servizi pubblici essenziali, come sancito dalla Costituzione. «La CGIL – ha concluso Di Cesare – candida le sue migliori energie per vincere questa sfida e assicurare diritti e dignità per tutti».

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