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Ceglie Messapica: Mobilitazione per il San Raffaele

La manifestazione odierna è frutto di un percorso vertenziale molto forte intrapreso da più di due anni, nei confronti di un Management come quello del San Raffaele, restio al confronto con le Organizzazioni Sindacali.

Infatti fin da subito la CISLFP ha intrapreso un’azione sindacale forte  mirata al riconoscimento dei diritti dei lavoratori della suddetta Struttura Sanitaria.

 Primo   fra tutti, il  mancato riconoscimento economico e normativo  del CCNL AIOP/ARIS di Sanità Privata sottoscritto l’8 ottobre del 2020 e mai applicato dalla società al personale del comparto, tanto che in assenza di riscontro, siamo stati costretti ad intraprendere un’azione legale per il legittimo riconoscimento.

Abbiamo inoltre,  attraverso diverse note sindacali di diffida  notificate al San Raffaele, evidenziato importanti carenze organiche del personale sanitario costretto a  turni di lavoro massacranti,  inviando le stesse per conoscenza anche alla ASL di Brindisi, che quindi conosceva da tempo le difficili condizioni di lavoro di questi dipendenti!!!

La svolta è avvenuta quando la Regione ha inteso approvare la Legge Regionale n. 21 del  maggio 2024, che prevedeva l’internalizzazione e il passaggio gestionale diretto del Centro di Riabilitazione presso la ASL di Brindisi.

 Noi come CISLFP abbiamo accolto con favore questa notizia ma

contestualmente abbiamo anche richiesto, in Terza Commissione Sanità della Regione Puglia, l’istituzione urgente di un tavolo tecnico che permettesse alle Organizzazioni Sindacali di valutare le modalità e le tempistiche di attuazione della suddetta legge. Infatti il nostro  interesse e’ sempre stato quello  di avere un centro di eccellenza sanitario ma  garantendo altresi tutti i livelli occupazionali del personale attualmente in forza presso il San Raffaele.

Personale cge oggi vive in un clima di costante incertezza.

Infatti, fino ad oggi abbiamo assistito ad una serie di decisioni della ASL e del TAR,  che ci lasciano perplessi e che suscitano non poche preoccupazioni sul futuro del Centro di Riabilitazione.

Cosa chiediamo?

Semplice vogliamo che la Casa di Cura, possa continuare ad espletare la propria attività sanitaria anche attraverso la gestione diretta della ASL di Brindisi, cercando di  integrare le professionalità sanitarie attualmente mancanti e preservando tutto il personale attualmente in forza. 

Quindi va a garantita l’offerta sanitaria d’eccellenza  ed indispensabile per tutto il territorio e zone limitrofe, non dimenticandosi degli oltre 180 lavoratori attualmente impiegati all’interno della struttura sanitaria.

Continueremo a mobilitarci fino allo sciopero pur di garantire le nostre richieste.

Flavia Ciracì

Segretaria territoriale Cislfp Taranto Brindisi

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