Brindisi: FP CGIL. Il Diritto di scelta delle donne utenti della ASL Br Attualità Primo Piano 7 Maggio 2024 Per anni la scrivente FPCGIL ha perorato la causa della partoanalgesia nel territoriobrindisino con incessanti lotte, note interne e a mezzo stampa, incontri e riunioni con verticidell’ASLBR ed è, quindi, con grande soddisfazione che, nel corso dell’iniziativa pubblica«Io decido! Obiezione respinta.», tenutasi il 3 maggio u.s., ha appreso che è in attesa diaccreditamento regionale la nuova ala del reparto di Ostetricia e Ginecologia dotata di trenuovissime sale travaglio e di una sala operatoria. Finalmente!Questa ristrutturazione porterà nel XXI secolo la salute e la sicurezza delle future mammedel territorio brindisino poiché, insieme alla possibilità di decidere in che posizione partorire(libera o ginecologica), se partorire in acqua, la sala operatoria attigua alle sale travaglionon solo migliorerà la sicurezza complessiva delle future mamme e delle/i nasciture/i (inapplicazione di quanto previsto dall’ISPESL, linee guida per gli interventi di prevenzionerelativi alla sicurezza e all’igiene del lavoro nel “blocco parto”, DPR 14/01/1997 edall’accordo Stato-Regioni n. 137/CU del 16/12/2010), ma consentirà anche l’avvio delservizio di parto analgesia per il quale è già in corso la programmazione della formazionespecifica propedeutica. Un servizio che nella provincia di Brindisi manca dalla chiusura delpunto nascita della Salus datata 01.01.2020.Un’altra buona notizia per l’emancipazione delle donne utenti dell’ASLBR è il correttofunzionamento del servizio di IVG nel principale presidio ospedaliero, ma, su questo fronte,la strada da percorrere è ancora molta poiché, in ASLBR, attualmente, occorre ancorasvincolarsi dall’imperante modello organizzativo ospedalocentrico e prontosoccorsista chegrava persino anche su questo servizio ed avviare un percorso per il rispetto delle l. 405/75e 194/78, cioè difendere il diritto all’aborto libero, sicuro e gratuito in una più corretta logicadi integrazione ospedale -territorio.Occorre potenziare le risorse umane e la dotazione tecnologica nei consultori famigliari:codesta amministrazione attivi ogni procedura necessaria per avere personale medico e dicomparto nei 16 consultori della provincia e per fornire ogni consultorio almeno di unecografo per la visita ostetrica. Soli sei mediche/i ginecologhe/i non sono assolutamentesufficienti a garantire il diritto all’aborto libero sicuro e gratuito specialmente, poi, se neiconsultori non vi sono ecografi come questa OS ha appreso durante l’iniziativa del 3 maggio.Anche in questo caso, la scrivente FPCGIL, dopo aver esaminato l’attività deliberativa degliultimi dieci anni, è consapevole che le attuali carenze di organico e il grave gap tecnologiconei consultori, che risale ad una mancanza di investimenti dal 2014, non è assolutamenteimputabile all’attuale amministrazione, ma ciò nondimeno chi legge si prodighi per noncontinuare nello snaturamento dell’essenza dei consultori , quali luoghi e spazi di salute diprevenzione ed educazione (gratuite!), dove, per legge, si dovrebbe poter esercitare il dirittoall’aborto (libero, sicuro e gratuito), il diritto di scelta basata sull’autodeterminazione delladonna. Per restare aggiornato con le ultime news seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook e iscriviti al nostro canale YouTube. Per scriverci e segnalarci un evento contattaci! Condividi!