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Manduria: Tavola rotonda sul bullismo. Presentato il protocollo per la cultura riparativa

Si è tenuto il 25 marzo 2024 alle 15:30, presso il Liceo De Sanctis-Galilei di Manduria, il convegno volto alla prevenzione e al contrasto del bullismo e del cyberbullismo. Nell’ambito del progetto “Ago e Filo” è stato presentato il Protocollo di intervento basato sui principi della giustizia riparativa. Esibiti anche i dati del laboratorio statistico del liceo sul fenomeno a livello italiano e scolastico.

Celebrata la conclusione del progetto “Ago e filo”, fucina di idee e strumenti per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, animata dagli studenti del Liceo De Sanctis-Galilei, dalla docente referente Prof.ssa A. Caputo e dalla Dirigente Prof.ssa Maria Maddalena Di Maglie, che durante l’incontro ha presentato i nuclei fondanti del “Protocollo di Intervento per la prevenzione e contrasto del bullismo e cyberbullismo”, elaborato durante il percorso di formazione, che ha coinvolto sia gli studenti che i docenti.

Diversi gli attori, figure di rilievo del panorama educativo e giuridico, intervenuti al convegno che è stato moderato egregiamente dalla Avv. Maria Antonietta D’Elia, componente del Dipartimento Nazionale AIGA per il Sociale. Ad apertura dell’evento l’Orchestra del Liceo De Sanctis Galilei ha eseguito l’inno d’Italia e il Prefetto, Dott.ssa Paola Dessì, ha inaugurato il convegno con il proprio intervento, partendo proprio da questo spunto, sottolineando come il nostro inno sia un momento di inequivocabile percezione dell’appartenenza di Comunità. Ha inoltre ringraziato il Liceo De Sanctis-Galilei, e in particolare l’invito gradito giunto dalla Preside Prof.ssa Maria Maddalena Di Maglie. “Questo stesso sentimento –  ha dichiarato il Prefetto –  ha condotto alla progettazione e alla realizzazione del Progetto Ago e filo, un progetto di grande valore formativo e dall’enorme potenziale civico,  poiché capace di trasferirsi, per il tramite degli studenti e dei docenti che vi hanno partecipato, ad altri cittadini, in vista della costituzione di una comunità coesa e reciprocamente responsabile”.

Il sindaco di Manduria, il dott. Gregorio Pecoraro, ha ricordato i gravi episodi che hanno coinvolto la città di Manduria, rinnovando la memoria del concittadino Antonio Stano, vittima di bullismo. “Chiedo a tutti i ragazzi – ha concluso il Sindaco –  di contrastare questo fenomeno, senza coltivare allarmismo o scandalo, ma proteggendo responsabilmente la nostra comunità”.

Anche la Dott.ssa Marinella Martina, Dirigente del Commissariato della Polizia di Stato di Manduria, ha spiegato l’importanza di progetti come quello organizzato dal liceo. “E’ stato importante per me entrare in contatto con i ragazzi, vero e proprio elisir di giovinezza, per comprendere cosa pensano, cosa sognano e cosa in particolare li turba. Abbiamo compreso insieme qual è il limite che non bisogna oltrepassare per non diventare bulli, per non fare male agli altri. È fondamentale prevenire questi fenomeni e proprio questa è la parte che preferisco”.

Tra i relatori anche il Dott. Alessandro Torto, Capitano dei Carabinieri e Comandante della Compagnia di Manduria, che ha dichiarato “lo Stato siamo noi” ed è per questo che non dobbiamo rimanere indifferenti. “Uscite dall’aula con questa consapevolezza. Non dobbiamo mai delegare agli altri la cura della comunità – ha sottolineato il comandante Torto – E’ l’indifferenza che degrada la Comunità, non giratevi dall’altra parte, non siate indifferenti”. 

Andrea Mariggiò, Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Manduria, a testimonianza dell’impegno culturale della città contro il cyberbullismo, ha dichiarato “che occorre vincere la tentazione di essere un bullo. Nessuno vi dice di demonizzare la tecnologia, ma dobbiamo essere responsabili nell’uso di questi mezzi. Consapevolezza ed etica sono le parole chiave che dobbiamo utilizzare, attraverso modelli valoriali che devono essere coltivati proprio in seno alla scuola e alla famiglia”. 

Anche la Dott.ssa Fabiana Rossetti, Assessore alle Politiche Giovanili e Servizi Sociali del Comune di Manduria, ha messo in luce l’impegno che l’amministrazione comunale sta portando avanti in molte scuole. “Bullismo e cyberbullismo si combattono insieme. Agiamo responsabilmente nell’uso dei social media e con rispetto nei confronti di tutti” è stato l’invito lanciato da parte dell’assessore.

Importante l’intervento dell’avvocato Maria Antonietta D’Elia che ha portato alcuni esempi tratti dalla sua esperienza professionale: “E’ facile sbagliare, è facile arrivare in un tribunale dei minori perché si è iscritti nel registro degli indagati, magari per aver scritto qualcosa che si reputa niente più che uno scherzo, ma che in realtà ha ferito profondamente delle persone. Invito tutti i ragazzi a stare attenti”.

La Dott.ssa Ilaria De Vanna, psicologa ed esperta in Giustizia Riparativa, vicepresidente della cooperativa CRISI, formatrice che ha guidato lo svolgimento del progetto, ha ringraziato l’amministrazione e il liceo De Sanctis – Galilei per aver introdotto già due anni fa il tema della giustizia riparativa, poco noto e ancor meno facile da accogliere. E in particolare ha ringraziato gli studenti. “Siate scandalosi – ha spiegato la dott. De Vanna – scandalos, in greco indica l’inciampo, ciò che porta alla ricerca di un nuovo equilibrio, di un cambiamento, grazie per voler sperimentare questo nuovo passo verso la giustizia riparativa. Il progetto “Ago e Filo” ha cercato di dare risposta ad un fenomeno complesso, come quello del bullismo e del cyberbullismo, o meglio gli strumenti per costruire delle risposte, insieme ai ragazzi e agli adulti, per sforzarsi di proteggere tutti i membri della comunità”.

Durante l’evento sono intervenuti anche gli studenti dei due laboratori “Comunicatori etici”(referente prof.ssa Antonella Caputo)e “Analisi statistiche” (referenteprof. Roberto Spagnolo).

Al termine degli interventi si è dato spazio alla presentazione del libro “Ero un bullo”, da parte dello stesso autore, Andrea Franzoso, autore di #disobbediente! e Viva la Costituzione, in dialogo con gli studenti e con i docenti che li hanno guidati, Prof.ssa V. Maci e Prof.ssa C. Cardolini. Il convegno si arricchisce così della storia di Daniel, cresciuto a Quarto Oggiaro, periferia di Milano, in un contesto familiare difficile. Già dalle medie un bullo temuto da tutti, carico di rabbia e aggressività, impara ad incutere paura e a delinquere per ottenere rispetto, finché finisce in carcere. A segnare la svolta, l’incontro con alcuni “adulti credibili”, il cappellano del carcere, l’ex professoressa in pensione della scuola carceraria, la psicologa. Lentamente impara a guardare le cose da una nuova prospettiva, dalla lettura in carcere è passato allo studio, prima il diploma, poi la laurea ed oggi è un educatore. Una storia vera di rinascita, amicizia e amore per la vita.

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Presentati i dati del liceo De Santis-Galilei sul bullismo e cyber bullismo. A confronto i datidel fenomeno a livello italiano e scolastico

I dati dell’indagine sono stati elaborati dalla piattaforma «ELISA» 2022-23 su mandato del MIM (Ministero dell’Istruzione e del Merito). L’università di Firenze ha infatti predisposto una piattaforma di Formazione e Monitoraggio. Hanno preso parte al monitoraggio 185.063 studenti e studentesse facenti parte di699 Istituzioni Scolastiche statali secondarie di secondo grado (circa il 23% delle Istituzioni Scolastiche statali secondarie di secondo grado dello stivale).44.070 docenti afferenti a 1.909 Istituzioni Scolastichestatali primarie e secondarie di primo e secondo grado ( circa il 22% di tutte le Istituzioni Scolastiche stataliitaliane, dei tre gradi).

Davvero interessanti i dati presentati dagli studenti della scuola Liceo De Santis-Galilei. Il 26% degli studenti e studentesse ha dichiarato di essere stato vittima di bullismo. Il 14% di aver agito prepotenze in maniera occasionale, il 7% dei partecipanti ha riportato di aver subito episodi di cyberbullismo il 5% di aver preso parte attivamente ad episodi di cyberbullismo.

Dal confronto tra i dati 2021, 2022 e 2023 emerge un trend in aumento nella vittimizzazione, soprattutto nelle sue forme sistematiche. Il bullismo, il cyberbullismo e la cyber-vittimizzazione, invece, sebbene risultino in generale piuttosto stabili nel tempo, evidenziano un lieve aumento delle forme sistematiche e una lieve diminuzione delle forme occasionali.

L’87% degli studenti delle studentesse del liceo ha dichiarato che nella sua scuola, adulti e studentesse sono sensibili al fenomeno del bullimo e cyberbullismo, il 75% ha riportato di avere abbastanza chiare le conseguenze cui va incontro chi commette atti di bullismo e l’87% ha dichiarato che la sua scuola è un luogo sicuro per gli studenti

Come i docenti vedono il fenomeno. I dati del monitoraggio continuano ad evidenziare un divario tra ciò che viene vissuto dagli studenti e dalle studentesse e ciò che viene percepito dai docenti. Nelle scuole secondarie di secondo grado, infatti, i docenti stimano che sia coinvolto nei fenomeni circa il 6% degli studenti e delle studentesse, un dato lontano da quello riportato dai ragazzi e dalle ragazze. Sembra, quindi, che solo gli episodi più gravi e sistematici arrivino all’attenzione dei docenti, mentre quelli meno gravi, ma non per questo senza conseguenze, rimangano sommersi.

Sebbene il docente referente sia diffusamente presente nelle scuole italiane, questa figura risulta poco conosciuta tra gli studenti e le studentesse, che riportano di non averne mai sentito parlare nella misura del 47%. La conoscenza del referente tra gli studenti e le studentesse, tuttavia, risulta in aumento nel tempo. Infatti gli studenti e le studentesse che hanno dichiarato di sapere chi è il docente referente della sua scuola è passata dal 13% dell’a.s. 2020/2021,al 21% dell’a.s. 2022/2023.

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