Brindisi: Nuovo Teatro Verdi, La Stagione Della Rinascita. Cultura Eventi Primo Piano 6 Dicembre 2021 Il Teatro non è come la vita, il Teatro è la vita. Peter Brook La Fondazione Nuovo Teatro Verdi ha presentato questa mattina la Stagione 2022. All’incontro, che si è svolto nel foyer del Teatro, hanno partecipato il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, e il direttore artistico del Nuovo Teatro Verdi, Carmelo Grassi. «La Stagione del Verdi – ha detto il sindaco Riccardo Rossi – ci offre la opportunità di ritornare ad un po’ normalità e di ritrovare il gusto e il valore di uno del momenti più belli ed elevati di condivisone, sempre più forti di qualsiasi ostacolo. Lo spettacolo dal vivo è sinonimo di condivisione e aggregazione, e i teatri riaprono perché sono baluardi culturali e di difesa di una indispensabile socialità. E allora prepariamoci a questa nuova stagione di ripresa e di rinascita: una stagione teatrale ricca ed emozionante nel solco ormai abituale di un’offerta multidisciplinare e di qualità». «Una Stagione nel segno della leggerezza – ha aggiunto Carmelo Grassi – che ci auguriamo possa essere un discrimine effettivo tra il buio della pandemia e la ripresa dell’attività.La visual della Stagione raffigura un sole che sorge dal Teatro.Lepropostesi incastrano come sempre per soddisfare gusti diversi e soprattutto per riconciliare il pubblico con il teatro in piena sicurezza. Non è un periodo facile per le produzioni e le programmazioni, ma sono sicuro che il Teatro saprà riprendere il passo normale a mano a mano che il palcoscenico tornerà a popolarsi richiamando tutti alle vecchie abitudini. La sicurezza del luogo teatrale sarà ancor più garantita con la prossima entrata in vigore del Green Pass rafforzato». Il Nuovo Teatro Verdi di Brindisi torna a ospitare e condividere una stagione artistica. Dopo aver rimesso in scena lo spettacolo dal vivo, che ha ridisegnato il teatro secondo la sua fruizione più tradizionale, il politeama brindisino rompe gli indugi e stringe ancora più forte il suo patto con il pubblico. Il 2022 segna il ritorno stabile della scena, nove appuntamenti tra gennaio e maggio di cui due recuperi della stagione 2019-20 interrotta per pandemia. Prima lo streaming, poi i segnali di ripresa, ora il Teatro della cittàè pronto per la stagione della rinascita, ricca ed emozionante nel solco abituale di un intrattenimento diversificato e stimolante. Si comincia il 14 gennaio con il grande trasformistaArturo Brachetti e il suo one man show«Solo», un indimenticabile “as-solo” in cui l’artista presenta dai personaggi, molti dei quali nuovi, a Magritte e ai grandi miti della musica pop, passando per le favole e la lotta con i raggi laser in stile Matrix.Brachetti tiene il ritmo sul palco,novanta minuti di vero spettacolo pensato per tutti, a partire dalle famiglie, applaudito finora da 450.000 spettatori in 400 repliche, di cui numerosi sold-out. Un varietà surrealista e funambolico, un magico viaggio nella mente di Brachetti, nei suoi sogni e nella sua fantasia, ma anche in quelli di tutti noi. Il 24 gennaio torna a Brindisi uno dei volti più amati del cinema e del teatro: Lina Sastri porta in scena «Eduardo mio», spettacolo in parole, musica e poesia in cui l’autrice e interprete racconta il grande drammaturgo, a 120 anni dalla nascita, attraverso i ricordi personali della sua conoscenza in teatro e nella vita. L’uomo Eduardo attraverso lettere, poesie e qualche citazione delle sue opere. «Per me sarà un onore-ha detto Lina Sastri – perché lui è stato il mio maestro. Ho avuto il privilegio non solo di conoscerlo ma anche di avere il suo affetto. Parlerò, reciterò, racconterò, ci sarà la musica. E cercherò di farlo con semplicità e umiltà». La Compagnia del Sole presenta l’8 febbraio «IlMiles Gloriosus» di Plauto ovvero «gli adulatori sono simili agli amici come i lupi ai cani», per la traduzione e la regia di Marinella Anaclerio. Pirgopolinice, il protagonista di una delle più note commedie plautine, è un fantastico sbruffone, un gioioso pavone, esagerato, spudorato, vitale. In una Efeso simile all’originale quanto l’ambientazione di certi spaghetti westernal far west, si consuma la tragicomica truffa di un gruppo di sfaccendati di vario genere ai danni di un soldato che ha due debolezze: le donne, meglio se sposate, ed essere adulato. Il primo recupero della stagione 2019-20 arriva il 17 febbraio: Enzo Decaro è protagonista di «Non è vero ma ci credo», celeberrima commedia di Peppino De Filippo, gioco semiserio e divertente costruito nel 1942 e che il regista Leo Muscato trasporta negli anni Ottanta, in una Napoli un po’ tragicomica e surreale e votata al mito di Mario Merola, Pino Daniele e Maradona. Lo spettacolo rispetta i canoni della tradizione del teatro napoletano sebbene alla storia sia dato un sapore più contemporaneo. Vanessa Scalera è protagonista il 16 marzocon Pier Giorgio Bellocchio, Anna Ferzetti eDaniela Marra di «Ovvi destini». Il regista Filippo Gili torna a scavare nelle relazioni familiari. Costanza, sorella minore di Laura e Lucia, è una ragazza diventata paraplegica dopo un tragico incidente. Né lei né Lucia, la sorella di mezzo, sanno che la colpa di quell’incidente è di Laura, che non ha mai rivelato le proprie responsabilità. Già oppressa dai sensi di colpa, Laura, giocatrice d’azzardo incallita, sarà avvicinata dal misterioso Carlo, figura tanto enigmatica quanto affascinante che sottoporrà la donna a un assurdo ricatto che travalica il reale. Dopo una tragedia contemporanea, il teatro recupera la sua dimensione di leggerezza con lo show «Nino Frassica & Los Plaggers Band – Tour 2000|3000», in cartellone il 26 marzo. Un’operazione di memoria musicale con un repertorio formato da oltre cento brani tagliati e ricuciti alla maniera di Frassica. Travolto dal ritmo incalzante dello show, il pubblico si diverte con le invenzioni musicali dell’artista che reinventa ogni brano a modo suo e partecipa in prima persona sui medley dedicati alla musica degli anni Sessanta e Settanta. Il risultato è una grande festa pervasa da un’atmosfera di complicità e di intesa, resa possibile grazie all’inesauribile verve comica delsuo protagonista. Un altro pezzo della stagione 2019-20 è in programma l’8 aprile. Tempo di musical con «Ghost – il Musical», fedele trasposizione del cult-movie del 1990 con Patrick Swayze, Demi Moore e Whoopi Goldberg. Molly, Sam e la travolgente sensitiva Oda Mae Brown sono i protagonisti di un’appassionante storia d’amore ancora capace di far sognare. Romanticismo, thriller e commedia sulle note dell’intramontabile colonna sonora sublimata da «Unchained Melody» dei «The Righteous Brothers». La regia della versione italiana è di Federico Bellone. La Rimamband torna al Verdi il 29 aprile con lo spettacolo «Manicomic», l’ennesima sfida del gruppo comico e teatral-musicale pugliese formato da Raffaello Tullo, Renato Ciardo, Nicolò Pantaleo, Francesco Pagliarulo e Vittorio Bruno. Cinque maestri di un genere di teatro unico in cui la maschera e la comicità vanno a braccetto con la giocoleria, la clownerie, il mimo, il tip tap e la straordinaria capacità musicale di ogni strumentista.In scena, in un imprecisato luogo di cura, un medico segue i suoi quattro pazienti più gravi affetti da varie patologie: Renato ha disturbi di personalità, Francesco ricorda Dr. Jekyll e Mr. Hyde, Vittorio è un alcolizzato cronico, mentre Nicolò ha una grave forma di “neomelodite” ossessiva compulsiva. Come curare tutte queste patologie? Con la musicoterapia, l’ippoterapia, l’elioterapia, lo sport, lo psicodramma e l’improvvisazione teatrale. Titolo di coda della stagione «Lo Zingaro. Non esiste curva dove non si possa superare», in scena l’11 maggio. Marco Bocciracconta la storia esemplare di un pilota di auto sconosciuto il cui destino è però indissolubilmente legato al mito della Formula 1Ayrton Senna, morto a seguito di un incidente sul circuito di Imola l’1 maggio del 1994.Ricostruendo in parallelo la vicenda personale dello Zingaro, nomignolo del protagonista, e quella di Senna, il racconto rintraccia coincidenze, premonizioni e intuizioni: il primo incontro con Senna, il primo GP visto dalla pista, il rapporto con il padre, il primo go-kart, la scelta di correre, il legame profondo con la famiglia. E ancora Ayrton, Ayrton ovunque. Ayrton davanti agli occhi dello Zingaro in ogni curva, in ogni scelta. Il musical «The Full Monty», non andato in scena nel 2020 a causa della chiusura dei luoghi dello spettacolo, è definitivamente annullato. I possessori di biglietto possono chiederne la conversione nel titolo di accesso allo spettacolo «Solo» con Arturo Brachetti, oppure ottenerne il rimborso. 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