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Lecce: La ricerca che passione! Al musa


OTTO DOTTORANDI E NEODOTTORI DI RICERCA RACCONTERANNO LE LORO ESPERIENZE

Al via giovedì 1 febbraio 2024 il ciclo di conferenze “La ricerca, che passione!” promossa dal Museo Storico-Archeologico (MUSA) e organizzata in collaborazione con il corso di dottorato in “Scienze del Patrimonio Culturale” del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento.

Protagonisti otto dottorandi e neodottori di ricerca che racconteranno le loro esperienze nei diversi ambiti disciplinari: archeobotanica, storia dell’arte moderna, topografia antica, restauro, antropologia culturale, storia dell’arte contemporanea, archeologia medievale, critica artistica.

Il primo appuntamento è alle ore 17 presso il MUSA (via di Valesio angolo viale San Nicola, Lecce) con “Paesaggio vegetale e agricoltura: le analisi archeobotaniche del sito romano di Sepino e di alcuni siti della Bassa Valle del Biferno (Molise)” di Arianna Sellitto, interviene Girolamo Fiorentino, docente di Metodologie della Ricerca Archeologica a UniSalento. Introduce e modera Grazia Maria Signore, direttrice del MUSA.

Il ciclo di conferenze proseguirà con ‘«Dio è nei dettagli»: metodi, fonti, ambizioni ed insidie della ricerca archivistica e storico artistica’ di Isabella Pascucci, intervento di Simone Facchinetti, docente di Storia dell’Arte Moderna (15 febbraio) ; ‘Archeologia e tecnologia: droni e sensori per la conoscenza del territorio antico’ di Stefano De Nisi, intervento di Giuseppe Ceraudo, docente di Topografia antica (29 febbraio); ‘La terracotta in Terra d’Otranto tra antropologia visuale, digital storytelling & immersività’ di Ornella Ricchiuto, intervento di Eugenio Imbriani, docente di Antropologia Culturale (14 marzo); ‘«Non vi è ragione per parlare di arte femminile». Essere artiste durante il fascismo” di Rosanna Carrieri, intervento di Massimo Guastella, docente di Storia dell’Arte Contemporanea (4 aprile); ‘«uscire fuori dal modo» Carmelo Bene e l’Arte come “eccesso delle forme’ di Luca Maschio, intervento di Massimiliano Rossi docente di Museologia e Critica artistica e del restauro (18 aprile); ‘Morte e memoria nella Terra d’Otranto altomedievale’ di Giuseppe Di Canio, intervento di Bruna Lucia Bruno, docente di Archeologia Cristiana e Medievale (9 maggio); ‘Quando la tecnologia incontra l’arte. Le nuove tecnologie per il restauro virtuale delle sculture’ di Laura Corchia, intervento di Raffaele Casciaro, docente di Museologia e Critica artistica e del restauro (23 maggio).

Arianna Sellitto è laureata in Beni Culturali con indirizzo archeologico e ha conseguito la specializzazione in Beni Archeologici all’Università del Salento con una tesi in archeobotanica.

Dal 2017 è membro del Laboratorio di Archeobotanica e Paleocologia (L.A.P.) del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento. Ha svolto le analisi dei resti archeobotanici, provenienti dal sito medievale “Murge di Santa Caterina” nel Comune di Rocca Imperiale (CS) e le analisi antracologiche dei siti di Mazara del Vallo e Castronovo in Sicilia.

Dal 2021 è dottoranda all’Università del Salento in Scienze del Patrimonio culturale XXXVII ciclo, con una borsa di studio finanziata dal Ministero del Sud e dall’Agenzia per la Coesione Territoriale nell’ambito del bando sui “Dottorati comunali”, con un progetto di analisi archeobotaniche del sito di Sepino e di alcuni siti della Bassa Valle del Molise.

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