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Brindisi: Richiesta di slittamento della data di inizio della stagione dei saldi invernali

Confesercenti scrive una lettera ai comuni della provincia.

In una lettera inviata agli Assessori del settore Attività produttive dei
comuni del territorio provinciale, il presidente di Confesercenti della provincia
di Brindisi, Michele Piccirillo, in rappresentanza delle imprese e delle attività
commerciali del territorio interessato, ha espresso una forte preoccupazione,
condivisa da molte imprese, riguardo alla data di inizio dei saldi invernali per
l’anno 2024, fissata, come da normativa vigente, al 6 gennaio del prossimo
anno. Una preoccupazione che è dettata anche dalla difficoltà a dare avvio ad
un’attività commerciale, come hanno confermato i recenti dati camerali sulle
nascite di nuove imprese. In Puglia, nell’ultimo decennio, le aperture di nuovi
negozi sono diminuite del 50%, mentre aumentano sempre più le chiusure e i
lucchetti alle serrande dei negozi. Si fa sempre meno impresa e l’avvio della
stagione dei saldi, all’inizio dell’estate ha contribuito a questo trend negativo.
“Voglio far presente – ha scritto Michele Piccirillo nella lettera inviata
ai comuni- che ci troviamo in una situazione eccezionale causata dal protrarsi
delle temperature estive che stanno interessando l’intero Paese, da Nord a Sud.
Questa situazione climatica anomala ha un impatto significativo sulle attività
commerciali e sulle imprese locali che si affidano ai saldi invernali per smaltire
le loro scorte e migliorare le proprie prospettive finanziarie. In considerazione
di ciò, desideriamo sollecitare una necessaria azione per valutare la possibilità
di spostare la data di inizio dei saldi invernali al 3 febbraio 2024. Tale
decisione permetterebbe alle imprese locali di mitigare i danni causati dalle
condizioni climatiche attuali e recuperare almeno parte dei profitti che
altrimenti andrebbero persi. Chiediamo il vostro supporto per presentare questa
richiesta alle istituzioni competenti e per avviare un dialogo costruttivo al fine
di trovare una soluzione che soddisfi le esigenze delle imprese della moda e del
commercio nella provincia di Brindisi. Il tutto per promuovere un ambiente
economico favorevole per le imprese locali e siamo certi che questo slittamento
possa contribuire in modo significativo a tale obiettivo”.

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