La tragedia avvenuta a Latiano, nel pomeriggio di ieri martedì 24 ottobre, ha addolorato tutta la città ed anche il sindaco Cosimo Maiorano si è detto “sconvolto”.

La cronaca dei fatti.

Nel pomeriggio di ieri, martedì 24 ottobre, Mirco De Milito, 32 anni, tecnico dell’Avio Aereo di Brindisi, si è lanciato dal balcone di casa dopo aver ucciso la madre Giuseppina Lamarina e ferito gravemente il padre Rino De Milito con un’ascia.

Il giovane, viveva con i genitori e a quanto pare stava attraversando un periodo di depressione, che lo ha allontanato dal lavoro a causa di un diverbio con un collega.

Da poco, però, era stato reintegrato in azienda con mansioni differenti. Pare anche che la relazione con una giovane ragazza si era interrotta nei giorni scorsi, proprio per il comportamento strano che il ragazzo stava manifestando.

Residente nella stessa casa dei genitori, Mirco, oltre ai suoi impegni lavorativi si occupava della madre, settantenne, gravemente ammalata come il padre.

A dare l’allarme della tragedia, avvenuta nel pomeriggio di ieri in via Luigi Errico, sarebbero stati i vicini di casa, dopo aver visto il corpo del ragazzo esanime sull’asfalto. Hanno notato la porta di ingresso aperta, si sono scorti all’interno, ed hanno trovato il padre Rino a terra in un lago di sangue. All’arrivo del personale del 118, i sanitari hanno accertato la morte del ragazzo a causa della caduta, il padre era ancora vivo ed è stato trasportato in ospedale; la madre è stata trovata riversa a terra, senza vita, in cucina.

Sul caso indagano i Carabinieri di Latiano e San Vito dei Normanni.

La strada dell’abitazione è stata interdetta al traffico fino a tarda sera.

Gli investigatori sperano di chiarire quanto accaduto dalle parole dell’unico testimone della tragedia, papà Rino, non appena sarà in grado di parlare.

I corpi di Mirco e dalla madre Giuseppina sono stati posti sotto sequestro e a disposizione degli inquirenti per l’autopsia, per chiarire ogni dubbio.

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