Idea Radio: Tre anni senza don Antonio De Stradis Eventi Primo Piano 7 Giugno 2023 Sono passati già tre anni dalla scomparsa di Don Antonio de Stradis. Era il 2 Giugno del 2020 quando giunse la notizia dalla Diocesi di Oria del ritorno alla casa del Padre di Don Antonio e la sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto in tutti quelli che hanno avuto la fortuna di incontrarlo; vuoto che si avverte vivido oggi come allora. Una vita intensa la sua. Don Antonio, nato a Torre Santa Susanna il 23 maggio 1929, ha compiuto gli studi ginnasiali nel seminario di Oria, quelli liceali a Molfetta e quelli di filosofia e teologia nel seminario di Napoli. Ha ricevuto l’ordinazione presbiterale il 4 novembre 1951, ad appena 22 anni, dal vescovo di Oria Alberico Semeraro, nella chiesa matrice di Torre Santa Susanna. Subito dopo l’ordinazione ha svolto il servizio di segretario particolare del vescovo Alberico Semeraro e di vice parroco nella chiesa madre del Rosario di Francavilla Fontana. Nominato parroco dei Santi Medici in Sava, è stato poi chiamato a ricoprire – nei delicati anni ’60 – l’incarico di rettore del Seminario diocesano, presso la sede di Campomarino di Maruggio. Nel 1968 è stato nominato parroco di San Giovanni Battista in Sava, dove ha svolto un proficuo e indimenticato ministero – anche come docente nelle scuole locali – fino al 1990, quando gli è stata affidata la cura della sua parrocchia d’origine, la parrocchia di Santa Maria e San Nicola in Torre Santa Susanna. A Torre don Antonio ha lasciato un segno indelebile, portando avanti un’azione pastorale concreta e incisiva. Fra le molteplici iniziative è interessante ricordare la creazione del centro diurno per disabili “Arcobaleno”, la cura dell’oratorio “Maria Speranza” e l’istituzione del premio nazionale “Santa Susanna”, annualmente assegnato a personalità distintesi in campo culturale, artistico e scientifico. Ha vissuto realmente la chiamata alla povertà, devolvendo interamente i propri averi per le opere missionarie della Chiesa, donando inoltre l’organo a canne allocato nella chiesa matrice torrese. È stato laborioso promotore di movimenti cristiani (Cursillos di Cristianità, Cammino neocatecumenale, Centro Italiano Femminile) nella nostra Diocesi di Oria nonché assistente spirituale di circoli ANSPI e dell’AGESCI. Membro del Consiglio presbiterale diocesano e del Collegio dei Consultori, ha ricevuto anche l’incarico di responsabile della catechesi degli adulti nel Centro diocesano di Evangelizzazione. Nel 1996 il papa Giovanni Paolo II lo ha nominato “cappellano di Sua Santità”, ricevendo così il titolo di monsignore. Nel 2002 ha lasciato la “sua” chiesa madre di Torre Santa Susanna, iniziando non un periodo di meritata quiescenza ma moltiplicando il suo impegno pastorale. È nominato padre spirituale nel Seminario diocesano, offrendo contemporaneamente il prezioso servizio di confessore nel Santuario di San Cosimo alla Macchia. Rettore della chiesa di San Francesco “alla Sardella” nell’agro di Latiano, organizza calendari estivi ricchi di cultura, spiritualità e sport, attirando l’attenzione di tutto il territorio. Don Antonio nel corso degli anni ha continuato ad accompagnare centinaia di persone, seguendo i gruppi di preghiera “Parola di Vita” ispirati al Movimento dei Focolari, il coordinamento diocesano dei gruppi di preghiera di San Pio e l’associazione diocesana “Figli in cielo”. Appassionato del mondo delle comunicazioni sociali, per quindici anni – dal 2002 al 2017 – ha curato la seguita rubrica radiofonica “Colpo d’ala”, in onda quotidianamente sulle frequenze di “Idea Radio”. La rubrica giornaliera, andata in onda fino al 31 dicembre 2017, ogni giorno alle 7.25, ha accompagnato l’inizio delle giornate di migliaia di ascoltatori. La voce argomentava su spiritualità, cultura, società, per sensibilizzazione e in difesa di uomini, donne, bambini, portando ovunque la voce di chi non ha voce. Don Antonio, è stato un sacerdote dal grande carisma, sempre disponibile ad incontrare ed ascoltare tutti, accolse con grande entusiasmo l’idea di una trasmissione quotidiana che scandisse l’inizio delle giornate con un messaggio positivo e di riflessione sul mondo, sullo spirito, sulla fede. Vogliamo ricordare insieme, le parole che Don Antonio ci lasciò congedandosi dagli ascoltatori, al termine della messa in onda della sua rubrica: “Oggi voglio aggiungere una parola di saluto. Prendo congedo da voi tutti che, per una quindicina d’anni, siete stati al mio fianco ogni giorno. Chiedo scusa se ho turbato qualcuno e ringrazio tutti per gli apprezzamenti che mi avete dimostrato. Non ho fatto altro che divulgare notizie, scritti di altri che potevano rappresentare un momento di luce o, come dice il titolo della rubrica, un colpo d’ala verso l’alto. Alla mia età, è arrivato il momento di tirare i remi in barca e prepararsi all’incontro con la I maiuscola, quello definitivo e decisivo. Spero che quanto detto in questi anni sia potuto essere per alcuni un piccolo colpo d’ala. Un ringraziamento sento di farlo a Tommaso D’Angeli che porta avanti con impegno Idea Radio, e a tutti i collaboratori dell’emittente che mi hanno supportato. A tutti prometto una preghiera perché il Signore faccia proseguire le vostre vite nella gioia e nella pace. Pace e bene a tutti”. Una preghiera per ricordare don Antonio, per ricordare la sua vita vissuta nell’obbedienza, nella preghiera e nella donazione verso gli altri. Per restare aggiornato con le ultime news seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook e iscriviti al nostro canale YouTube. 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