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Latiano: La città ospita il Premio Nazionale per la Rievocazione Storica e del Patrimonio Culturale Immateriale

Al via la prima edizione del Premio Nazionale per il patrimonio culturale, artistico, demoetnoantropologico e immateriale, indetto dal Dipartimento Nazionale per le Rievocazioni Storiche dell’ Ente Nazionale Attività Culturali.

Premio Nazionale per il patrimonio culturale

La kermesse, che vedrà personalità e artisti di calibro nazionale, si terrà in Puglia a Latiano (BR) il prossimo 15 Luglio, in seconda serata dopo il Corteo Storico multiepoca cittadino.

L’Italia è il Paese con il maggior numero di feste medioevali e rievocazioni storiche al mondo. Ogni regione d’Italia annovera numerose manifestazioni che fanno rivivere le atmosfere del passato e la cultura che ci ha forgiati. Nei piccoli borghi, spesso in occasioni di feste che si tramandano da centinaia di anni, è possibile assistere agli eventi con le tradizioni più antiche. Durante le rievocazioni è possibile ammirare persone con splendidi abiti d’epoca ricreati con grande attenzione e provare specialità culinarie ormai quasi dimenticate o riscoprire le tradizioni o gli antichi dialetti.

Legata visceralmente alla terra e al mare, la Puglia è una regione in cui le tradizioni rappresentano un collante imprescindibile per le comunità. Data la lunghezza e la varietà dei suoi contesti, la Puglia conta le tradizioni più diverse, da nord a sud, dal Gargano a Leuca.

ENAC ha scelto per il Premio Nazionale una piccola Città dell’entroterra Brindisino: Latiano , terra di santi e musei, gastronomia e accoglienza.

La sede

Latiano è un comune della provincia di Brindisi, situato tra Mesagne e Francavilla Fontana. È un paese prettamente agricolo; la produzione è variegata ed è incentrata principalmente sulla filiera ortofrutticola, sull’olio d’oliva extravergine e sul vino. L’economia vitivinicola è avvalorata dalla presenza di varietà di vitigni autoctoni come malvasia nera, sangiovese, negroamaro e ottavianello.

Situato nel nord del Salento, Latiano nasce nei pressi dell’insediamento messapico di Muro Tenente (oggi parco archeologico). Il centro di Latiano si sarebbe formato dalla fusione di più casali medievali tra cui Malignano (Malenianum) e Cotrino (oggi sede dell’omonimo santuario), seguendo un processo di evoluzione urbana analogo a quello di molti borghi tardo-medievali del Salento.

Nel centro storico, da Piazza Umberto I, si scorge il Castello (o Palazzo Imperiali), forse risalente al XII sec., diventato di proprietà del Comune nel 1909 e ceduto dal marchese Guglielmo Imperiali discendente della nobile casata francavillese.

A Latiano ci sono ben tre musei: il Museo delle Arti e Tradizioni di Puglia che ospita una collezione di oggetti e utensili del mondo contadino e artigiano; il Museo del Sottosuolo che raccoglie tutto ciò che riguarda il mondo sotterraneo e il Museo Ribezzi – Petrosillo con i reperti messapici di Muro Tenente. Quest’ultimo è un “sito messapico fortificato” unico nel suo genere, perché si dice costeggi l’antico tragitto della Via Appia. Degne di nota le Chiese, il Santuario della Madonna di Cotrino e la Casa Natale del Beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario e delle opere nella Città di Pompei (Na) con cui la cittadina è gemellata.

La rinomata tradizione dolciaria latianese si contraddistingue per la lavorazione della pasta di mandorle e zucchero denominata pasta reale, consistenza tipica di numerosi dolci latianesi del periodo natalizio e pasquale.

Dichiarazioni Dott.ssa Giuseppina Baldari

“Ringrazio il Presidente Dott. Maurizio Abbate e la Direzione Nazionale ENAC – commenta la Dott.ssa Giuseppina Baldari, Dirigente del Dipartimento Rievocazioni Storiche – per aver sostenuto e voluto fortemente questo grande evento. La Repubblica riconosce la rievocazione storica quale componente fondamentale del patrimonio culturale, artistico, sociale, di tradizione e di memoria, in attuazione degli artt. 9 e 33 della Costituzione, e nel quadro dei principi di cui all’art. 167 del Trattato sul funzionamento dell’UE, alla Convenzione Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale e alla Convenzione Unesco sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali.  Le rievocazioni storiche costituiscono elemento di coesione e di identità nazionale, strumento di diffusione della cultura e dell’arte italiana nel mondo, oggetto dell’imprenditoria culturale e creativa e dell’offerta turistica nazionale e fattore di integrazione e contrasto del disagio sociale”.

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