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Lecce: Pierluigi Mele torna in libreria per la collana Traversamenti di Kurumuny

Mimmo è un editore sconfitto e visionario. Con la madre trascorre una notte ai piedi del mare: un’atmosfera di quiete su cui veglia la memoria. È lui a evocare le stagioni di una vita familiare imperfetta, scandita fra Salento, Africa e Sicilia. Rita, la madre, tace al suo fianco. Da tempo è malata di Alzheimer, eppure sorride. Sembra che tutto le sia chiaro da sempre. L’abbandono è il filo rosso che la lega ai protagonisti della storia, ma è soprattutto il magnete che li attrae, pagina dopo pagina. Perché «un giorno succede, di ritrovarsi così vicini senza averlo imparato».

Torna in libreria, per la collana Traversamenti di Kurumuny diretta da Anna Chiriatti, il romanzo La luna adesso di Pierluigi Mele. Scrittore e poeta, formatore e autore teatrale, Mele, in questa nuova edizione totalmente aggiornata e con un capitolo inedito, racconta una densa storia di una famiglia del Sud in cui sembrano riannodarsi i fili spezzati del tempo.

La condizione materna consegna al figlio una lente focale con cui fare luce sui legami, stretti al quotidiano e al desiderio. Niente prevale nella rifrazione. Reale e trasfigurazione si bilanciano, in questo che è il romanzo di un amore. Di un uomo assente e di una donna alla quale la malattia non ha rubato il suo uomo. Lo stile nitido e potente e l’intensità del racconto liberano immagini liriche, sospese fra tenerezza e ironia. La scrittura affonda così nei sensi, tanto da toccare le parole, come se danzassero in tondo con il gusto, i suoni e gli odori.

La luna adesso verrà presentato l’8 luglio, alle ore 20.30,nella Farmacia Letteraria Corte Grande, sulla SP48, n. 20, a Martano (Le). Dialoga con l’autore Maria Assunta Russo.

Dal libro:

Il cielo smonta tardi anche stanotte, lavora su chi dorme e chi lo insegue. Non c’è una stella libera, guarda. Ora sposto il ramo, e le foglie. Ho parcheggiato qui, vicino all’ulivo del Parco. Se allunghi la mano puoi sfiorare il tronco. Aspetta, tiro avanti il sedile. Le tue braccia sono così minute. Sei appena una bambina e hai settant’anni.

Cosa ti è successo per invecchiare al contrario, Rita, cosa è stato? Non so più quando il tuo silenzio sia finzione e quando malattia. Di te conosco solo il freddo che soffri. Torna con un tremito improvviso, anche al solleone o nel mezzo della quiete. Freddo senza nome, come ora. Come quando urli nel sonno dov’è lui.

Tutte le notti, da anni, ti spingi dal letto, vaghi per la tua stanza e scaraventi le parole,

come se qualcuno potesse ripararle dal buio.

L’autore

Pierluigi Mele è nato in Svizzera e vive nel Salento. Formatore e autore teatrale, mette in scena spettacoli in armonia tra racconto, musica dal vivo e danza. Premio Poesia “Dario Bellezza” 1999, ha pubblicato i libri in versi Lavare i fuochi (1995); Tramontalba (2003); Ho provato a non somigliarti (2011) e il romanzo Da qui tutto è lontano (2009). Suoi testi compaiono in antologie, edizioni di fotografia e riviste.

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