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Latiano- Madama: la maggioranza cambia forma ma non sostanza.

Riceviamo e pubblichiamo

         LA MAGGIORANZA CAMBIA FORMA   MA  NON SOSTANZA

    Tutto come prima! Anzi peggio di prima se si considera che il bilancio di previsione, cioè l’atto fondamentale che deve prevedere le spese per l’anno 2022, si delibera a metà anno, quando le spese sono state in gran parte sostenute e per giunta con gli  scricchiolii e i distinguo sulle votazioni di una maggioranza che doveva essere granitica .

  :Nel bilancio di previsione dell’anno 2022 ancora una volta  non vi è traccia:

  • di come dare un vigoroso impulso a tutta  la macchina amministrativa;
  • di come riorganizzare tutti i servizi comunali;
  • di come affrontare i due milioni di euro di debiti fuori bilancio:
  • di come incamerare subito il credito di circa due milioni di euro vantato dal Comune nei confronti degli eredi Margherita.  Aspettare i tempi della giustizia lunghi ed estenuanti  o procedere invece, dal momento che si dice esserci la disponibilità, ad una transazione e ciò per non correre  il rischio di chiudere  la stalla dopo che sono fuggiti i buoi;
  • di come ammodernare e soprattutto di come manutenere (dal 1994 non avviene) la rete di fogna bianca del nostro comune (forse la più estesa rete di fogna bianca dell’Italia meridionale) prima che una bomba d’acqua arrechi gravissimi danni alle persone e alle cose;
  • di come utilizzare nonostante il contenzioso con la Regione l’ex discarica di via S. Vito, dotata già dei servizi primari (acqua e fogna), per la costruzione di impianti sportivi di cui Latiano è carente;
  • di come scongiurare manovre, peraltro gia in atto,  tendenti a privilegiare il rafforzamento di posizioni organizzative di qualche responsabile di servizio;
  • di come partecipare infine alle briciole del PNRR vista l’assenza totale.

    Di tutto questo nel bilancio del 2022, fotocopia esatta di quello del 2021, non vi è traccia; si vivacchia solo su quanto realizzato dall’ultimo assessore peraltro defenestrato. E’ cambiata, con un colpo di mano antidemocratico la maggioranza ma non è cambiato il modo di amministrare.

     Cosa resta  dopo l’esame del bilancio? Solamente:

  • la ostinazione con la quale il guidatore,  per difendere la poltrona, ha costruito le maggioranze più variopinte tradendo  la volontà popolare e  servendosi di tutto e di tutti usando perfino con gli assessori da lui nominati  il metodo“usa e getta”;
  • la ostinazione dell’inossidabile consigliere comunale molto scaltro nel perseguire, imporre e gestire i suoi progetti amministrativi e che sebbene definito da tutti  un ” traditore”, da tutti però è richiesto per  sostituire maggioranze democraticamente elette:
  • la ostinazione del perdente di successo, che oggi pur essendo maggioranza chiede ” più coinvolgimento ed ascolto ” mentre ieri preferiva, spaccando il suo gruppo, ritagliarsi una  fetta di potere anzichè esercitare il ruolo di oppositore al quale il popolo lo aveva chiamato democraticamente ad esercitare;
  • la ostinazione del consigliere del gruppo “m’impegno” che non so, se  scientemente o meno, si è impegnato a difendere solamente  tutto e  tutti.……….. i poltronisti.

   Questo è quello che resta; quello che invece quotidianamente i nostri amministratori attraverso i media si sforzano di rappresentare appartiene  all’effimero e alla necessità di apparire.  Contenti loro……..!

VITTORIO MADAMA

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