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Brindisi: L’Appia e la Francigena, due strade un’unica storia

Brindisi e le Antiche Strade: Convegno 4 aprile “L’Appia e la Francigena, due strade un’unica storia”

L’A.p.s. Brindisi e le Antiche Strade, soggetto gestore della Casa di Quartiere Accademia degli ErrantiStatio Peregrinorum per vari Cammini e Itinerari Culturali, è lieta di presentare un nuovo convegno storico dal tema: “L’Appia e la Francigena, due strade un’unica storia”, con la collaborazione della Società di Storia Patria per la Puglia, sez. Di Brindisi.

L’incontro si terrà venerdì 4 aprile, alle ore 17:00, presso laSala Conferenze dell’Accademia degli Erranti, in Via Giovanni Tarantini 35 (1°Piano Ex Convento delle Scuole Pie) ed è patrocinato dall’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) e dalla Consigliera di parità di genere della provincia di Brindisi.

Dopo i saluti di Rosy Barretta, Presidente dell’A.p.s. Brindisi e le Antiche Strade, relazioneranno:

Marco Leo ImperialeUniversità del Salento e Società di Storia Patria per la Puglia, Aldo Patruno Direttore Dipartimento Cultura e Turismo Regione Puglia e Vice Presidente di AEVF, Giacomo Carito Società di Storia Patria per la Puglia Sez. di Brindisi e B.A.S.eAntonio Melcore  A.p.s. Brindisi e le Antiche Strade. Coordina i lavoriAntonio Mario Caputo, Società di Storia Patria per la Puglia Sez. di Brindisi e B.A.S.

Ad arricchire l’iniziativa una rappresentazione tematica a cura diBrvndisivm Historica A.p.s.-E.t.s. con raffigurazione rievocativa del mondo del pellegrinaggio medievale.

La via Appia collegava Roma a Brundisium (Brindisi), porto tra i più importanti dell’Italia antica, cui facevano riferimento le rotte commerciali per la Grecia e l’Oriente. Considerata la Regina Viarum (regina delle strade), è ritenuta una delle più grandi opere di ingegneria civile del mondo antico per l’enorme impatto economico, militare e culturale che essa ha avuto sulla società romana. Con la sua variante Appia Traiana è stata riconosciuta patrimonio dell’umanità sotto la dicitura Via Appia. Regina Viarum. Su queste precedenze s’innesta, senza soluzione di continuità, la medievale via Francigena nel Sud che portava alla Terra Santa attraverso le opportunità offerte dallo scalo portuale di Brindisi ove  pellegrini affluiti qui da tutta Europa trovavano imbarco per San Giovanni d’Acri.


Nell’architettura e nella religiosità medievale di Brindisi sono evidenti i rapporti con la Terra Santa mediati, con ogni verosimiglianza, dagli ordini monastico-cavallereschi che avevano case, ospedali e interessi commerciali sia in Brindisi che in San Giovanni d’Acri. La presenza, in Santa Maria del Casale, nel registro inferiore del Giudizio Universale, dei patriarchi Abramo, Isacco, Giacobbe e di san Lazzaro, deve considerarsi un dato di provenienza gerosolimitana trasferito in occidente dagli ordini monastico – cavallereschi, tutti presenti con propri punti di riferimento in Brindisi.

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