I vicecampioni del mondo di calcio Roberto Donadoni e Antonio Benarrivo sono stati gli ospiti d’eccezione del convegno Movimento, sport e salute, promosso dalla Asl Brindisi nella sede dell’Autorità portuale. Accanto a loro il colonnello Carlo Calcagni, campione del mondo di atletica paralimpica, l’allenatore ed ex calciatore Renato Olive, collaboratore tecnico di Donadoni con il Parma e il Bologna e il giocatore di basket Edoardo Del Cadia. Hanno tutti raccontato le loro esperienze in ambito sportivo agli studenti del corso di laurea in Fisioterapia, dell’istituto comprensivo Cappuccini e del liceo scientifico Fermi-Monticelli.
“Il successo nello sport – ha detto Donadoni – è il risultato di un insieme di fattori. Sicuramente bisogna partire dalla passione: soltanto con questa si può lavorare ogni giorno per costruire il proprio futuro”.
Erano presenti all’incontro, moderato dal giornalista Antonio Celeste, il prefetto di Brindisi, Luigi Carnevale, il presidente regionale del Coni, Angelo Giliberto, il presidente regionale del Comitato italiano paralimpico Giuseppe Pinto, il direttore dell’Ambito territoriale di Brindisi dell’ufficio scolastico regionale Tiziana Di Noia, il consigliere per la Sanità del presidente della Regione Tommaso Gioia, il dirigente del Dipartimento sport della Regione, Benedetto Pacifico, il presidente dell’Ordine dei medici Arturo Oliva, il presidente dell’Ordine dei fisioterapisti, Angelo Scrimitore, la presidente dell’ Ordine TrmPstrp (tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione Domenica Argese.
Per la Asl sono intervenuti, tra gli altri, il direttore generale Maurizio De Nuccio, il direttore sanitario Vincenzo Gigantelli e i responsabili scientifici dell’evento Orlando Furioso, responsabile di branca del Distretto sociosanitario di Brindisi per la Medicina dello sport e Raffaele Quarta, dirigente medico di Medicina d’urgenza.
Il prefetto Carnevale ha sottolineato che “la presenza di testimonial, esempi di eccellenza nello sport, è fonte di motivazione per i giovani e insegna a vivere. È importante anche evidenziare la crescente attenzione del mondo dello sport e dei media verso la disabilità e le competizioni paralimpiche”.
Per il dg De Nuccio “gli sport di squadra mettono al centro i valori dell’amicizia, della socializzazione e dell’inclusione. Si esce dal virtuale per entrare nel campo del reale”.
“Questo convegno – ha concluso il direttore sanitario Gigantelli – deve essere il preludio di future iniziative che mettano a sistema da una parte il mondo della sanità e dall’altra il mondo dello sport. Per coinvolgere e sensibilizzare su questi temi il maggior numero di cittadini”.
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