di scolpire nella memoria collettiva momenti di libertà, dolore, passione. E in questa storia, a torto considerata per lungo tempo un dominio maschile, le voci femminili hanno impresso segni indelebili, hanno rotto schemi, si sono imposte con una forza che non chiede il permesso di esistere.
È a questa energia che è dedicato “Donne in Rock”, il concerto che aprirà “Verdi in Rock”, la nuova rassegna organizzata dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi di Brindisi e pensata per raccontare l’universo del rock attraverso il talento delle scuole musicali della città. Appuntamento mercoledì 19 febbraio, alle 20.30, quando il teatro si trasformerà in un’arena di emozioni e sonorità potenti, grazie al contributo dell’Associazione Culturale Performer.
Biglietti disponibili (posto unico, euro 10,00) online su rebrand.ly/DonneInRock e al botteghino del teatro, aperto dal lunedì al venerdì, ore 11-13 e 16.30-18.30. Il giorno dello spettacolo, ore 11-13 e 19-20.30. Info 0831 562 554 e botteghino@nuovoteatroverdi.com.
Ad accompagnare le voci di Marianna Mangiatordi, Anna Mele e Aurora Cordella, una band formata da Francesco Romano e Marco Serio alla batteria, Antonio Cantante e Pasquale Gregorio alle chitarre, Giuseppe Iraci, Giada Russi, Andrea Gervasi e Lorenzo Falcone alle tastiere, e Francesco D’Ascenzo al basso. Il progetto è supportato dagli insegnanti Massimo D’Astore, Patrizia Vigneri, Fabio Rogoli, Cosimo Romano e Vito De Lorenzi.
Il programma musicale attraversa brani che hanno segnato epoche e generazioni, tra momenti di intensa introspezione ed esplosioni di energia pura. L’equilibrio della scaletta si definisce attraverso una narrazione sonora che parte dalle ballate più intime fino ai pezzi più graffianti mettendo in risalto il carattere e la potenza espressiva di ogni interpretazione. Da “Nothing Compares 2 U” di Sinéad O’Connor, struggente e intrisa di malinconia, alla forza poetica di “Because the Night” di Patti Smith, che con il suo testo racconta l’urgenza dell’amore e della passione, passando per “Piece of My Heart” di Janis Joplin, un inno alla vulnerabilità e alla determinazione. “Time After Time” di Cyndi Lauper, con il suo inconfondibile lirismo nostalgico, e “Dreams” dei Cranberries, simbolo di un’epoca di trasformazione musicale, si intrecciano in un programma che esalta la profondità emotiva di ogni interpretazione. Non mancheranno classici come “Come Together” dei Beatles, “I Want to Break Free” dei Queen e “Proud Mary” dei Creedence Clearwater Revival, ma anche versioni inedite che apriranno prospettive nuove sui brani più celebri.
Brani iconici, riletti con una sensibilità capace di portarne alla luce le sfumature più intime, senza perdere nulla della loro potenza espressiva. Un concerto che è insieme omaggio e riscoperta, un modo per raccontare il rock attraverso una prospettiva che ne mette in evidenza la carica rivoluzionaria e la capacità di parlare a tutte le generazioni. Le voci di Mangiatordi, Mele e Cordella daranno corpo e anima a questo percorso, accompagnate da una strumentazione essenziale che esalterà ogni sfumatura delle interpretazioni. Un’esperienza in cui la dimensione acustica non significherà sottrazione ma amplificazione della sostanza emotiva dei brani. Spogliati dagli arrangiamenti originali, questi pezzi troveranno nuova vita lasciando emergere quella tensione tra fragilità e forza che è l’essenza stessa del rock.
Il rock femminile, del resto, ha sempre avuto una natura poliedrica, capace di unire la dolcezza alla rabbia, la poesia alla crudezza della realtà. I brani torneranno a pulsare portando con sé il senso di un’epoca e la sua continua reinvenzione. Non una nostalgia, ma una riconnessione. Non un’imitazione ma una ricerca di nuove forme per una musica che non smette mai di vivere.L’Associazione Culturale Performer, da anni impegnata nella promozione della musica e della formazione artistica, porta in scena la propria visione del rock: un genere che non è mai stato solo un suono ma un modo di stare nel mondo.
E in questa prima edizione di “Verdi in Rock”, il teatro diventa un luogo in cui il talento delle nuove generazioni può esprimersi liberamente intersecando le radici di un linguaggio musicale che continua a evolversi. Il repertorio scelto per la serata non segue un percorso didascalico ma si muove tra epoche e suggestioni creando un filo conduttore che collega la passione degli anni ‘60 e ‘70 alle influenze contemporanee. Un racconto sonoro che va oltre la memoria esplorando il presente e il futuro del rock al femminile. Il pubblico avrà l’occasione di immergersi in un’atmosfera raccolta e intensa, in cui ogni nota diventa parte di un racconto condiviso. Non ci saranno distanze tra palco e platea, ma un unico flusso di energia che attraverserà la sala. Una serata dedicata all’anima più autentica del rock, tra memoria e reinvenzione, capace di attraversare il tempo senza perdere intensità. Del resto, il rock non ha mai avuto bisogno di chiedere spazio. Lo ha sempre preso.
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