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Mola di Bari: Al via la trentunesima stagione dell’Agìmus

Si apre con un viaggio ai tempi della Belle Époque la trentunesima stagione dell’Agìmus, che sabato 8 febbraio (ore 20.45) propone al Teatro Van Westerhout di Mola di Bari lo spettacolo «Amore, inganno, gelosia: L’Operetta» dedicato a un genere musicale ancora molto amato, ricco di melodie affascinanti e trame piene di emozioni, intrighi e colpi di scena. Ideato e narrato dall’attore comico Dino Paradiso, l’allestimento trasporterà gli spettatori alla scoperta dei lavori più celebri di questo repertorio, intrecciando musica e teatro, racconto e performance musicale, attraverso il filo conduttore dell’amore, dell’inganno e della gelosia, per l’appunto. In scena anche il tenore Francesco Buttazzo e il soprano Diana Buzeacov, impegnati a dare vita a una galleria di personaggi con l’accompagnamento dell’Orchestra I solisti di Puglia diretta al pianoforte da Alfredo Cornacchia (la regia è di Maria Grazia Zingariello).

Il programma musicale, dentro uno spettacolo ricco di gag e colpi di scena, impreziosito da costumi di scena di splendida fattura e una scenografia particolarmente curata, prevede un’antologia di arie, duetti e pagine tratte dalle più celebri operette di stampo viennese, da «La vedova allegra» di Franz Lehár sino a «La principessa della ciarda» di Leo Stein. Ed è previsto anche un ampio tributo alla variante italiana di Ranzato, Lombardo e Costa con «Il Paese dei campanelli», «Cin cin là» e «Scugnizza», rappresentazioni di un Paese voglioso di quella spensieratezza che l’operetta aveva già saputo rappresentare a Vienna e Parigi come esperienza musicale non impegnativa rispetto alle avanguardie.

Per una sera si tornerà, dunque, all’epoca della leggerezza vissuta a cavallo tra la fine dell’Ottocento e il primo decennio del Novecento, attraverso l’investigazione di un genere sorto in Francia e sviluppatosi in Austria fondendo musica, prosa, danza e comicità. Nata per far sorridere a tempo di valzer o di fox con le sue semplici storie, ambientate in regni felici, tra facili amori e fiumi di champagne, l’operetta è stata ingiustamente ritenuta genere «minore» rispetto all’opera lirica, mentre furono proprio grandi direttori come André Charles Prosper Messager e Reynaldo Hahn, insieme a qualche altro illustre collega, a sdoganarla negli ambienti colti tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Una tradizione nella quale s’inserì anni dopo Herbert von Karajan, ponendo il proprio marchio sul genere con una storica «Vedova allegra».

Biglietti su Vivaticket. Info 368.568412 e 393.9935266.

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