Riprende, con la sezione invernale, la storica rassegna di cinema internazionale “Registi fuori dagli ScheRmi”, che si svolge al Multisala Galleria di Bari. La manifestazione, giunta alla sua quattordicesima edizione, è un’immersione nel miglior cinema d’autore in circolazione e un’indagine del cinema contemporaneo. A proseguire questa esplorazione cinematografica, lunedì 27 gennaio alle 20.45, ci sarà in sala la regista, produttrice e montatrice Sara Fgaier, che accompagnerà il suo film “Sulla terra leggeri”, già in concorso allo scorso Festival di Locarno. Insieme alla regista interverranno: Luigi Abiusi e Cristina Piccino, critico cinematografico del quotidiano il Manifesto.
Dopo l’impegno come montatrice in alcuni dei documentari più importanti degli ultimi anni, tra cui quelli di Pietro Marcello (“La bocca del lupo” e “Il Silenzio di Pelesjan”) e il film “Bella e perduta”, poi del documentario “Le mura di Bergamo”, Sara Fgaier dirige “Sulla terra leggeri”, annoverato tra i migliori film del 2024 su riviste specializzate e quotidiani, acclamato allo scorso Festival di Locarno per il suo spiccato senso poetico.
“Sulla terra leggeri” racconta la storia di Gian, un professore di etnomusicologia sessantacinquenne, il quale lotta con l’oscurità causata da un’improvvisa amnesia. Perseguitato da frammenti di passato, che emergono nella sua mente con l’apparenza sgranata di remote immagini d’archivio, riceve dalla figlia Miriam, trattata come un’estranea, un diario da lui scritto a 20anni. Gian si rende conto che ruota tutto intorno a Leila, la donna franco-tunisina con cui ha scoperto l’amore nello spazio di una notte su una spiaggia italiana legandosi a lei con una promessa di futuro, mille volte attesa, mille volte disattesa. Chi è questa donna che ha avuto una tale importanza nella sua vita? Dov’è adesso? Come è possibile che l’abbia dimenticata? L’indagine risveglia la sua memoria, lo fa tornare alla scena primaria del film, quella di un lutto celebrato tra note orientali di tè profumati e dolci a forma di fiori. Attraverso i suoi Sé passati e grazie al profondo amore per la donna, Gian ha la forza di riscoprirsi padre e di accettarsi vedovo, affrontando la prova più difficile: accettare di aver perso qualcuno e imparare a ritrovarlo.
La rassegna “Registi fuori dagli Schermi” è finanziata da Regione Puglia e Fondazione Apulia Film Commission a valere su risorse del Patto per la Puglia FSC 2014/2020, nell’ambito dell’intervento Apulia Cinefestival Network 2019/2020.
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