Lecce: Mostra Io ti ricordo – 80 anni da Auschwitz Cultura Eventi Primo Piano 9 Gennaio 20259 Gennaio 2025 Sarà inaugurata venerdì 10 gennaio 2025, alle 18.30, negli spazi della Biblioteca Bernardini la mostra fotografica “IO TI RICORDO – 80 ANNI DA AUSCHWITZ”, reportage di Flavio Massari, a cura di ARCI e dell’Associazione Lecce77, in collaborazione con il Polo Biblio-museale di Lecce. Il reportage, è stato realizzato nel corso di un viaggio dell’autore, in Polonia, nel Campo di Auschwitz, con Il Treno della Memoria ed esplora l’assurda perfezione di quel “paesaggio” studiato e pianificato a tavolino per lo sterminio di Ebrei, dissidenti politici, Rom, omosessuali. Il luogo in cui ha governato “la geometria dell’orrore”, scrive il giornalista Raffaele Gorgoni, in una nota in cui racconta le cinquanta fotografie in bianco e nero che compongono la mostra. “Edifici perfettamente allineati. Binari paralleli. Lunghe catenarie di filo spinato. Anche gli alberi sono disposti in file regolari. Solo qualche torretta di sorveglianza mostra i segni del tempo. Potrebbero essere opifici, industrie, stabilimenti, officine, fabbriche se non fossero l’infrastruttura dello sterminio”. La mostra, allestita negli spazi della Biblioteca Bernardini di Lecce, ex convitto Palmieri, sarà corredata da un apparato letterario e da un’ambientazione sonora realizzata con musiche composte durante la prigionia da numerosi compositori, riscoperte e conservate dalla Fondazione Istituto Letteratura Musicale Concentrazionaria. Un spazio sarà dedicato alla lettura ad alta voce, per dare la possibilità a chi lo desideri, di donare al pubblico presente in quel momento la lettura di brani dedicati alla barbarie delle guerre. Un dramma, quello di Auschwitz che nulla ha insegnato e che oggi continua a perpetrarsi in Palestina, a Gaza, ne siamo testimoni, lo vediamo ogni giorno nelle immagini che ci giungono. Scrive il fotografo Flavio Massari: “Dopo il 7 ottobre 2023, giorno del blitz di Hamas in Medio Oriente, era scontata una reazione Israeliana, ma pochi immaginavano una tale, sproporzionata, dimostrazione di forza. Dopo le prime incursioni e bombardamenti, e dopo aver avvertito alcuni rigurgiti di antisemitismo, mi sono capitate sotto gli occhi alcune immagini di guerra e di bambini, che sono nati in un paese senza pace da genitori che non hanno conosciuto che guerra, i cui nonni non conoscono altro che guerra e segregazione. Dalla nascita dello stato di Israele la situazione in Palestina non ha mai conosciuto stabilità e pace e, tutto ciò in fondo ha una origine abbastanza evidente nella volontà di offrire una sorta di “risarcimento” a quanto patito dagli ebrei sotto il nazi-fascismo, sotto occhi che si sono finti ciechi per non vedere, così come non hanno voluto vedere che nei territori assegnati con squadrette e compassi per la fondazione dello Stato di Israele, abitava qualcuno che ne avrebbe alquanto risentito. Tutto quindi nasce dall’antisemitismo, la cui massima espressione sono stati i lager, ed Auschwitz, simbolicamente li rappresenta tutti, ed è il luogo che ho voluto raccontare, nella sua mortifera geometria”. La mostra, visitabile fino al 10 febbraio, sarà aperta tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:30. Per restare aggiornato con le ultime news seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook e iscriviti al nostro canale YouTube. Per scriverci e segnalarci un evento contattaci! Condividi!