Riceviamo e pubblichiamo

“Sorpresa, Incongruenze e Incompiute, e ora?”

Con sorpresa di fine anno il Dott. Gabriele Argentieri si è dimesso da Presidente del Consiglio e da consigliere comunale!
Non voglio entrare nel merito delle motivazioni che lo hanno indotto a rassegnare le dimissioni, almeno di quelle che fanno “forse” parte della sua sfera personale, però non posso fare a meno di evidenziare alcune incongruenze che si rilevano nella sua lettera di dimissioni.
🔴 La prima incongruenza consiste nell’aver enfatizzato (sue testuali parole) che sono “ben 12 su 16 i candidati della lista M’impegno che, nel corso di questa consiliatura, hanno avuto l’opportunità di fare esperienza nell’Istituzione cittadina”. Evita però abilmente di spiegare le ragioni per cui molti consiglieri comunali eletti nella sua lista si sono dimessi. La consigliera Catanzaro Erika qualche anno fa abbandonò il gruppo M’Impegno nel quale era stata eletta, il consigliere comunale Andrea Deserto ha prima abbandonato il gruppo M’Impegno e poi si è dimesso da consigliere dichiarando: “Guardo al passato con la consapevolezza delle cose buone fatte, ma di altre avrei valutato diversamente non condividendone la gestione politica ed amministrativa”. Infine il Vice Sindaco Mauro Vitale è stato costretto a dimettersi “per divergenze di vedute sul modo di amministrare”. Non credo che il Dott. Argentieri possa enfatizzare il numero dei consiglieri comunali che si sono susseguiti nell’Istituzione Cittadina a meno che non ritenga le pesanti motivazioni addotte dai consiglieri dimissionari eletti nella sua lista un vanto e non invece un’onta.
🔴 La seconda incongruenza si rileva dal curriculum amministrativo che non è quello enfatizzato da qualche cointeressato, ma è invece costellato da una serie di provvedimenti amministrativi che possiamo definire “le incompiute” o provvedimenti contro gli interessi dei latianesi.
A titolo esemplificativo ricordiamone alcune:

• La Magistratura che condanna l’Amministrazione Comunale a risarcire la Cooperativa San Bernardo
• La Magistratura che condanna l’Amministrazione Comunale a pagare il lavoro svolto dagli operatori dell’Azienda Speciale Caterina Scazzeri
• La Magistratura che condanna l’Amministrazione Comunale per eccesso di potere annullando l’esito di un incarico ad un ingegnere
• Il ritardo della richiesta di restituzione della somma di 1.500.000 euro a seguito di una sentenza della Cassazione che rischiava la prescrizione gli eredi Margherita
• La condanna alla restituzione delle somme alla Regione Puglia per la zona PIP e l’ala del Caterina Scazzeri
• La mancata realizzazione del Palazzetto dello Sport
• La costruzione, fortunatamente sventata, di un forno crematorio nel cimitero di Latiano
• La mancata trasformazione dell’Istituto Caterina Scazzeri in Ospedale di Comunità, che al momento rimane un’aspettativa!
  Tali argomenti sono stati portati all’attenzione anche dalla società civile ed in particolare dall’ex Sindaco Vittorio Madama, che da anni chiede come una voce nel deserto, voce necessaria e proficua nell’interesse della comunità latianese, ma l’Amministrazione si è trincerata (come scrive lo stesso Madama) dietro un assordante silenzio.

🔴 La terza incongruenza la si rileva quando il Dott. Argentieri afferma che “Questa giusta pausa di riflessione (le sue dimissioni) servirà a comprendere nel tempo modi e forme di un eventuale ritorno alla politica attiva allorquando la comunità ne dovesse avvertire l’utilità”.
Sicuro che i latianesi non potranno dimenticare che in questi ultimi 10 anni sono state condivise le scelte scellerate e l’inappropriata gestione.
E ora? Come disse Manzoni: Fu vera gloria? ai posteri l’ardua sentenza.

Il Consigliere Comunale di Forza Italia Angelo Caforio