Nel corso dell’anno che volge al termine, è stato considerevole l’impegno della Polizia di Stato di Brindisi sotto il profilo della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, nonché per assicurare il pacifico e sereno svolgimento delle tante manifestazioni pubbliche, di varia natura, svoltesi nel capoluogo e in provincia: basta citarne una su tutte, il Vertice dei Capi di Stato e di Governo dei G7, tenutosi nel mese di giugno.
Dal 13 al 15 giugno 2024, come è noto, la provincia di Brindisi ha ospitato il Vertice dei Capi di Stato e di Governo del G7, evento principale del periodo di Presidenza Italiana. Il 14 giugno, per la prima volta ad un G7, ed in particolare alla sessione dei lavori dedicata all’intelligenza artificiale, ha preso parte il Sommo Pontefice, Papa Francesco. Nell’ambito dello svolgimento dei lavori, il 13 giugno, si è inserita la cena inaugurale, offerta dal Sig. Presidente della Repubblica Italiana, nella cornice del Castello Svevo di Brindisi, a cui hanno partecipato i Capi di Stato e di Governo del G7 ed i leader dell’Unione Europea.
Ai lavori del Vertice hanno preso parte complessivamente 28 delegazioni.
L’importanza dell’evento, la partecipazione di numerose alte personalità, l’estensione e la complessità dello scenario operativo urbano ed extra-urbano, in cui si è svolto l’articolato programma, hanno reso necessaria una particolare implementazione delle attività info-investigative curate dalla Digos ed una straordinaria pianificazione ed attuazione di attente ed efficaci misure di sicurezza, compendiate nell’Ordinanza di servizio adottata dal Questore.
I numerosi servizi di ordine e sicurezza pubblica sono stati realizzati con la regia del Questore Giampietro Lionetti e la preziosa collaborazione delle altre Forze di Polizia, coordinate dal Prefetto Luigi Carnevale: con l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia Penitenziaria, nonché con i corpi di Polizia Locale e Provinciale, è stata sviluppata una sinergia operativa che ha avuto una chiara ricaduta sui risultati ottenuti.
Altra funzione particolarmente importante quotidianamente assicurata riguarda i servizi di controllo del territorio, che assolvono con efficacia ad una funzione preventiva e repressiva, tanto che la provincia di Brindisi, dalle note statistiche diffuse nei giorni scorsi, nel 2024 risulta aver guadagnato 11 posizioni nel ranking che prende in considerazione il parametro “giustizia e sicurezza”.
Alla luce di alcuni episodi criminosi occorsi in alcuni comuni della provincia, tra giugno e settembre, infatti, è stato attuato un rafforzamento delle attività di prevenzione generale e controllo del territorio, al fine di garantire una più pregnante presenza delle forze dell’ordine nella provincia.
Con ordinanza del Questore, sono stati disposti periodici servizi straordinari di controllo del territorio a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, a cui hanno preso parte gli agenti della Questura e dei Commissariati di Ostuni e Mesagne, nonché gli operatori della Polizia Stradale, della Polizia di Frontiera e delle altre Specialità della Polizia di Stato. I controlli hanno preso avvio il 13 settembre u.s. a Francavilla Fontana ed hanno interessato poi tutti i comuni del territorio provinciale.
Durante tali servizi straordinari, sono state controllate quasi 1200 persone e, con la collaborazione dell’ASL e dei Monopoli, sono stati ispezionati 66 esercizi commerciali, al cui esito 17 sono stati sanzionati per carenza igienico sanitaria e contestate violazioni previste dal Testo Unico sulle Leggi di Pubblica Sicurezza. Durante i controlli, sono stati sequestrati anche circa 500 grammi di sostanza stupefacente, tra cui cocaina, eroina, anfetamina, marijuana e hashish.
Nel corso del 2024, inoltre, sono state realizzate importanti attività di polizia giudiziaria, tra cui si ricorda l’ultima, risalente all’11 ottobre.
La Polizia di Stato, coordinata dalla D.D.A. di Lecce ha sferrato un duro colpo alla S.C.U., dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Lecce, a carico di 4 soggetti ritenuti responsabili del reato di tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso, ai danni di un imprenditore locale.
In particolare, le indagini svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Brindisi, con il supporto del Servizio Centrale Operativo, hanno consentito l’acquisizione di elementi investigativi in ordine all’avvicinamento di un locale imprenditore da parte di noti esponenti della Sacra Corona Unita, appartenenti al sodalizio criminale noto come “clan dei mesagnesi”, per il tramite del quarto destinatario del provvedimento coercitivo, sfruttando i pregressi rapporti di conoscenza intercorrenti tra quest’ultimo e la vittima.
Ai fini dell’accertamento dei fatti, di fondamentale importanza è stata la collaborazione dell’imprenditore, il quale, nonostante la caratura criminale dei soggetti che lo avevano intimidito, si è rivolto agli investigatori della Polizia di Stato sporgendo formale denuncia. Gli elementi forniti dallo stesso, opportunamente suffragati da servizi di osservazione, anche mediante l’utilizzo di telecamere, nonché per il tramite di attività d’intercettazione telefonica, hanno permesso di cristallizzare il verificarsi di tre incontri, presso l’abitazione di campagna dell’intermediario, nel corso dei quali gli indagati hanno rappresentato all’imprenditore che per continuare a svolgere la propria attività lavorativa avrebbe dovuto corrispondere la somma di duecentomila euro oltre che assumere una persona da loro indicata, poiché anche loro “dovevano stare bene”. Il giorno fissato per la consegna di una prima tranche della somma di denaro, pari a ventimila euro, a fronte della mancata presentazione all’incontro da parte dell’imprenditore presso l’abitazione dell’intermediario, gli indagati, inconsapevolmente monitorati a distanza dagli investigatori della Polizia di Stato, si sono recati presso il cantiere ove l’imprenditore stava svolgendo la propria attività lavorativa, effettuando diversi transiti, con brevi soste, a bordo di un’autovettura con chiaro atteggiamento intimidatorio. Non paghi dell’intimidazione già effettuata nel corso della mattinata gli stessi, per il tramite dell’intermediario, dopo averlo convocato, lo avrebbero esplicitamente minacciato, intimandogli che entro la giornata odierna avrebbe dovuto consegnare il denaro, pena l’impossibilità di proseguire la propria attività lavorativa sito nel territorio assoggettato al loro controllo.
Il 7 novembre, all’esito di ulteriori approfondimenti investigativi, la Squadra Mobile ha dato esecuzione ad un’altra ordinanza di custodia cautelare in carcere, a carico di due ulteriori soggetti, ritenuti responsabili degli stessi reati ai danni dell’imprenditore.
In tutto ciò, resta sempre importante la collaborazione dei cittadini, affinché siano vigili e non esitino a chiamare il 112 NUE nel caso si accorgano di persone o situazioni sospette, in una prospettiva di sicurezza partecipata. In questo senso, fondamentali sono risultate le segnalazioni sulla linea di emergenza dei passanti che, l’11 ottobre, in via Provinciale San Vito, hanno consentito agli agenti delle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di arrestare un 29enne che, dopo aver avvicinato una donna che stava passeggiando con il fratellino minorenne, la strattonava per poi colpire con uno schiaffo il minore, prendendolo tra le braccia per allontanarsi in direzione del passaggio a livello che separa via Provinciale San Vito da via Osanna.
Le urla della ragazza richiamavano l’attenzione dei cittadini presenti, che richiedevano subito l’intervento della Polizia di Stato. Giunti sul posto, gli agenti individuavano il giovane che, alla vista della Polizia, lasciava il bambino tentando di darsi alla fuga, per poi essere subito raggiunto e bloccato dai poliziotti. Nello zaino che aveva con sé venivano rinvenuti due grossi lacci prodotti artigianalmente. L’uomo veniva tratto in arresto per sequestro di persona, lesioni personali e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.
Proprio al fine di coinvolgere la cittadinanza, non trascurabile impegno è stato posto nell’attività di diffusione della cultura della legalità, rivolta principalmente ai più giovani, attraverso incontri e progetti con i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado, a cui hanno preso parte i Funzionari e gli operatori di Questura, Commissariati e Specialità della Polizia di Stato. È notizia di questi giorni, tra l’altro, l’avvio dell’8^ edizione del progetto promosso dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito PretenDiamo Legalità, che anche quest’anno consentirà ai poliziotti della Questura e delle Specialità di incontrare centinaia di studenti e di loro insegnanti.
In data 11 luglio 2024, alle prime luci dell’alba, al termine di intense ed accurate attività d’indagine, gli investigatori del Commissariato di P.S. di Mesagne, con la collaborazione della Squadra Mobile di Brindisi, del Commissariato di P.S. di Ostuni, dei Reparti Prevenzione Crimine Puglia, dei Cinofili dell’Ufficio Polizia di Frontiera di Brindisi, hanno eseguito una Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale (operazione “PIAZZA PULITA”) emessa dal GIP presso il Tribunale Ordinario di Brindisi su richiesta della Procura della Repubblica di Brindisi, a carico di 17 soggetti, di cui 5 in custodia cautelare in carcere e 9 in custodia cautelare dagli arresti domiciliari e 3 sottoposti al divieto di dimora.
Il provvedimento ha rappresentato la conclusione di un’articolata attività d’indagine avviata dagli investigatori del Commissariato di P.S. di Mesagne che ha consentito di disvelare e disarticolare una fitta rete di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, ben ramificata e operante nel centro storico di Mesagne e composta principalmente da soggetti locali e di Torre Sanata Susanna.
Nello specifico l’attività di indagine trae le sue origini da un episodio avvenuto nella notte dell’11 settembre 2022nel cuore del centro storico di Mesagne, luogo dove tra l’altro si svolge la “movida” dei giovani mesagnesi e dell’intera provincia di Brindisi.
Si trattava di un’aggressione avvenuta nei confronti di uno degli odierni indagati; una prima conferma si ricavava dalla visione di filmati acquisiti dai sistemi di video-sorveglianza installati nella zona.
Inoltre, si aveva modo di osservare che un’attività commerciale ubicata nel luogo della lite era considerata dai giovani che frequentano il centro storico di Mesagne, uno dei punti di riferimento per acquistare sostanza stupefacente, prevalentemente cocaina, di cui uno degli indagati ne era di fatto l’effettivo conduttore.
Quindi, l’esercizio pubblico si confermava essere il punto fermo delle indagini poiché, oltre ad essere un luogo dove diversi assuntori si recavano per consumare la cocaina con il bene placido del proprietario indagato, si è rivelato essere il fulcro dello spaccio della medesima sostanza, sia da parte di soggetti mesagnesi che di altri dei vicini comuni di Torre Santa Susanna e Cellino San Marco.
Tra i soggetti mesagnesi attivi nell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti è emerso anche un noto giovane pregiudicato, il quale, tra l’altro, unitamente ad altri soggetti, si è reso responsabile di due gravissime aggressioni provocando alle vittime gravi lesioni, una delle quali armato di pistola come oggetto contundente, oltre che per incutere timore, mentre l’altra avveniva in pieno centro cittadino, nelle pertinenze di un’attività commerciale, alla presenza anche di minori.
Le motivazioni sono riconducibili sicuramente agli atteggiamenti ostentatamente aggressivi e violenti messi in atto sistematicamente nel centro cittadino da uno degli arrestati e dai soggetti a lui vicini, non escludendosi che potessero essere collegate a contesti inerenti alle sostanze stupefacenti.
Le indagini si sono dipanate attraverso una serie di attività di osservazione, eseguite anche a mezzo di TLC nonché di appostamento e di pedinamenti, confluite in diversi sequestri amministrativi a riscontro delle cessioni con la conseguente segnalazione di numerose persone alla competente Autorità Amministrativa, oltre che in singole operazioni di polizia che hanno portato al sequestro di sostanze stupefacenti e alla denuncia di taluni indagati, alcuni anche in stato di arresto, sopresi in flagranza in occasione dei diversi episodi di trasporto ed illecita detenzione di cocaina.
Dall’altra parte, gli indagati per eludere le investigazioni della polizia, utilizzavano piattaforme social con scambio di messaggi caratterizzati da frasi e parole convenzionali come: “sigarette”, “carica batteria”, oppure “medicina” per indicare la rispettiva sostanza stupefacente od anche “il dottore” per indicare il rispettivo approvvigionatore.
Le risultanze degli accertamenti venivano rassegnate dal Commissariato di P.S. di Mesagne all’A.G. titolare delle indagini che, facendole proprie, richiedeva ed otteneva dal Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione delle misure cautelari de quo per i citati reati.
Infine, nel corso dell’esecuzione, venivano rinvenute e sequestrate diverse dosi di sostanza stupefacente per un peso complessivo di circa 240gr tra cocaina e hashish e oltre 10.000 euro in contanti. Due dei soggetti destinatari della misura cautelare sono stati arrestati in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio e per uno di questi, già destinatario della misura degli arresti domiciliari, il PM ha disposto la traduzione presso la Casa Circondariale di Brindisi.
Si riportano di seguito i dati relativi all’attività svolta dalla Polizia di Stato dal 1° gennaio al 15 dicembre 2024.
Servizi di ordine pubblico 2541
Servizi di controllo del territorio[1] complessivi
Pattuglie impiegate 6126
Veicoli controllati 44794
Persone controllate 101555
Soccorsi prestati 106
Arresti e denunce[2]
Persone arrestate 49
Persone denunciate in stato di libertà 172
Sequestri sostanze stupefacenti
cocaina g. 836,3
eroina g. 204,4
cannabinoidi (hashish e marijuana) g. 417.285,27
persone segnalate alla Prefettura per possesso droga 56
Oggetti pericolosi sequestrati
Armi sequestrate n.9, cartucce n.134.
La Squadra Mobile ha effettuato un significativo sequestro di materiale esplodente per un totale di gr. 1580 di prodotto esplosivo.
Polizia di prevenzione
Persone sottoposte alla sorveglianza speciale 13
Persone destinatarie di avviso orale 81
Persone destinatarie di rimpatrio con F.V.O. 56
DASPO 28
Ammonimenti per stalking 15
Polizia Scientifica
Interventi per sopralluoghi tecnici 148
Persone sottoposte a rilievi foto-dattiloscopici 3728
Sopraluoghi scene crimine 148
Ufficio Minori
Istruzione pratiche di adozione e/o affidamento 6
Indagini delegate dall’Autorità Giudiziaria minorile 7
È proseguita l’attività degli uffici che in Questura e nei Commissariati svolgono funzioni amministrative:
Polizia Amministrativa
Sanzioni amministrative 32
Persone denunciate all’A.G. 14
Controlli amministrativi (su esercizi pubblici, attività commerciali, guide turistiche, circoli ricreativi, agenzie di affari, etc.), 208
Ufficio Immigrazione
Permessi di soggiorno rilasciati/rinnovati 5.795
Stranieri espulsi 34
Ufficio Passaporti
Passaporti rilasciati 12049
Ufficio Armi
Dinieghi e revoche licenze porti di fucile 36
Ufficio Licenze
Rilascio licenze raccolta scommesse e
licenze commercio oggetti preziosi 47
I risultati specifici delle specialità della Polizia di Stato:
POLIZIA STRADALE
Pattuglie impiegate 1634
Veicoli controllati 6473
Persone controllate 6799
Infrazioni al C.d.S. rilevate 214
Patenti ritirate 214
Carte di circolazione ritirate 74
Punti patente decurtati 7985
Soccorsi prestati 209
IX POLIZIA DI FRONTIERA
Persone identificate 394.820
Persone arrestate 13
Persone denunciate all’A.G. 40
Respinti 50
Persone segnalate al Prefetto per stupefacenti 2
Droga – sequestri operati gr.1,33 marijuana
gr.3,93 hashish
COMPARTIMENTO DI POLIZIA FERROVIARIA
Servizi scorta effettuati a bordo treno 65
Persone arrestate 3
Persone denunciate all’A.G. 10
Pattuglie per vigilanza Stazione 50
Persone segnalate al Prefetto per stupefacenti 15
Droga – sequestri operati gr.79,38 marijuana
gr.6,6 hashish
POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI
Persone denunciate all’A.G. 52
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