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Lecce: Al Koreja Le Volpi uno spaccato sulla provincia italiana

Affascinante e ricca di complessità, la provincia italiana è un luogo in apparenza statico e distante dal clamore delle grandi città, ma che, proprio per questo, diventa un teatro privilegiato per osservare le dinamiche umane in tutta la loro autenticità. La provincia non è solo uno spazio geografico, ma un microcosmo in cui si intrecciano storie di ambizione, conflitto e potere.

Da questa premessa prende spunto LE VOLPI, lo spettacolo di Lucia Franchi, Luca Ricci, fondatori della compagnia CapoTrave, in scena ai Cantieri Teatrali Koreja venerdì 20 dicembre alle ore 20.45.

Sul palcoscenico Giorgio Colangeli, uno degli attori più richiesti e amati del cinema d’autore italiano vincitore del Nastro d’Argento nel 1999 per La cena di Ettore Scola; Manuela Mandracchia, una delle interpreti più affermate del teatro italiano, attrice per storici allestimenti di Luca Ronconi, vincitrice di 2 Premi Ubu e Federica Ombrato attrice teatrale e cinematografica diretta, tra gli altri, da registi del calibro di Marco Bellocchio. Scritto a quattro mani, Le Volpi è un testo calibrato e intelligente che esplora la linea d’ombra tra politica e vita privata. O meglio, quel territorio scivoloso dove si fa presto a scambiarsi favori ambigui, a barattare l’interesse pubblico con guadagni personali.

Ma chi sono veramente le volpi? Sono loro, i tre protagonisti, per quanto ciascuno faccia di tutto per negarlo. Sono personaggi presi ciascuno dalle proprie priorità, ciascuno fermo sul proprio punto di vista a discapito del resto, convinto o convinta che per poter raggiungere il proprio obiettivo, ogni carta vada giocata.

Nell’ombra di una sala da pranzo, all’ora del caffè, in un’assolata domenica di agosto, si incontrano due piccoli notabili della politica locale e la figlia di una di loro. Tutto intorno i pensieri volano già al mare e alle vacanze, eppure restano da mettere in ordine alcune faccende che interessano i protagonisti della storia.

Davanti a un vassoio di biscotti vegani, si confessano legittimi appetiti e interessi naturali, si stringono e si sciolgono accordi, si regola la maniera migliore di distribuire favori e concessioni, incarichi di servizio e supposti vantaggi.

Man mano che ci si addentra nel discorso, si inizia a comprendere che, a proprio modo hanno anche delle ragioni valide. Vale per il sindaco che non vuole che venga chiuso un reparto d’ospedale, vale per la dirigente che è restia a intercedere presso la regione tramite canali personali, vale la figlia che vorrebbe ritornare a lavorare alla direzione del museo contemporaneo locale, mettendo a servizio le sue competenze di professionista al contrario dell’attuale dirigente, galoppino e poco preparato. E però, in una logica pesantemente viziata, a fronte di pur giuste motivazioni di partenza, ogni mezzo diventa lecito.

La provincia italiana è la vera protagonista della vicenda, quale microcosmo in cui osservare le dinamiche di potere, che hanno sempre a che fare con i desideri e le ossessioni degli individui. Morbidamente, si scivola dentro un meccanismo autoassolutorio per cui è legittimo riservarsi qualche esiguo tornaconto personale, dopo essersi tanto impegnati nella gestione della cosa pubblica.

La corruzione è proprio questo concedere a se stessi lo spazio di una impercettibile eccezione. Come scrive Leonardo Sciascia nel suo romanzo Todo modo: “i grandi guadagni fanno scomparire i grandi principi e i piccoli fanno scomparire i piccoli fanatismi”.

CapoTrave è una compagnia di produzione teatrale fondata nel 2003, a Sansepolcro (Ar), da Lucia Franchi e Luca Ricci. La sua attività è supportata da Regione Toscana e MiC (art. 13 del FUS tra le imprese di produzione di ricerca e sperimentazione). CapoTrave produce proprie drammaturgie originali, scritte da Franchi e Ricci, che indagano i temi dell’attualità sociale dal punto di osservazione della provincia italiana. Tra gli attori che hanno lavorato con CapoTrave ci sono Consuelo Battiston, Andrea Cosentino, Massimo De Santis, Simone Faloppa, Gianni Farina, Corrado Fortuna, Pietro Naglieri, Gabriele Paolocà, Alessandro Roja, Gioia Salvatori, Alice Spisa. Gli spettacoli di CapoTrave sono stati rappresentati in oltre 400 teatri italiani e in numerosi festival e rassegne. Tra i teatri: Teatro della Pergola di Firenze, il Piccolo Teatro di Milano – Sala Grassi, il Teatro India di Roma, il Teatro della Tosse di Genova, il teatro Rasi a Ravenna, il Teatro Kismet a Bari, Teatri di Vita a Bologna; tra i festival: Contemporanea Prato, Short Theatre Roma, Teatri di Vetro Roma, In Equilibrio / Armunia Castiglioncello, Asti Teatro, Il Giardino delle Esperidi Brianza, Wonderland Brescia. CapoTrave ha vinto il Premio ETI – Il debutto di Amleto, il Premio Giovani Realtà del Teatro del Teatro Libero di Palermo e il Premio I Teatri del Sacro.

Manuela Mandracchia è una delle interpreti più affermate del teatro italiano, attrice per storici allestimenti di Luca Ronconi e Massimo Castri, vincitrice del Premio Ubu (2 volte), del Premio ANCT dell’Associazione dei Critici dei Teatro e del Premio Le Maschere del Teatro Italiano, sempre per il suo lavoro di attrice. Per il cinema ha lavorato in “HabemusPapam” di Nanni Moretti, oltre che con Cristina Comencini, Francesca Archibugi, Marco Bellocchio e, di recente, con Pietro Castellitto. Per RadioTre ha letto numerosissimi classici della letteratura nella trasmissione Ad alta voce.

Giorgio Colangeli, è uno degli attori più richiesti e amati del cinema d’autore italiano: è stato Nastro d’Argento 1999 (per “La cena” di Ettore Scola) e David di Donatello 2007 (per “L’aria salata” di Alessandro Angelini). Sempre sullo schermo è stato Salvo Lima nel “Il divo” di Paolo Sorrentino e il suocero di Paola Cortellesi nel fortunatissimo “C’è ancora domani”. Ha lavorato con Rubini, Muccino, Luchetti, Genovese, tra i moltissimi altri. In teatro ha recentemente interpretato Papa Ratzinger ne “I due papi” di Anthony McCarten.

Federica Ombrato si diploma attrice, nel 2011, all’Accademia Nico Pepe di Udine e si perfeziona con la Compagnia Atir e Serena Sinigaglia. Esordisce con “La Mosca, almeno un milione di scale” di C. Tessiore, per la regia di Jean-Paul Denizon. È stata diretta, tra gli altri, da Carmelo Rifici, Leonardo Lidi, Angela Ruozzi per Mamimò, Gigi Dall’Aglio e GianinaCărbunariu. Debutta in ambito cinematografico con Marco Bellocchio, in “Se posso permettermi”, selezionato dal 74° Festival di Locarno Corti d’autore.

LE VOLPI – CapoTrave

uno spettacolo di Lucia Franchi, Luca Ricci

con Giorgio Colangeli, Manuela Mandracchia, Federica Ombrato

costumi Marina Schindler

suono Michele Boreggi, Lorenzo Danesin

luci Stefan Schweitzer

scena e regia Luca Ricci

tecnici Piero Ercolani, Nicola Mancini

ufficio stampa Maria Gabriella Mansi

foto Elisa Nocentini, Luca Del Pia

amministrazione Riccardo Rossi

produzione Infinito

con il supporto di Regione Toscana, Ministero della Cultura, Argot Studio Roma, Biblioteca Al Cortile Roma

Strade Maestre 2024-2025, è un progetto di Koreja realizzato con il sostegno di Ministero della Cultura, Unione Europea, Regione Puglia Assessorato Cultura, Tutela e Sviluppo delle Imprese Culturali; Piiil Cultura, Comune di Lecce; in collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese. Partner Culturali: Università degli Studi di Lecce; Adisu Puglia; Holo; Pupilla – libri, giochi, attività di Brindisi, SemiMinimi libri musica e giochi per piccoli e più piccoli di Lecce, Associazione Per un Sorriso in più.

Info e prenotazioni: 0832242000

Biglietti su vivaticket.it e rivendite aderenti al circuito

teatrokoreja.it

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