Gravina di Puglia: I Semi della Rinascita difesa della biodiversità Eventi Primo Piano 13 Dicembre 202413 Dicembre 2024 Le aree limitrofe del Bosco Difesa Grande sono particolarmente ricche di piante spontanee eduli. Negli ultimi anni è stato osservato un crescente interesse per alimenti con elevata qualità nutrizionale che ha portato ad una rinnovata attenzione verso tali specie. Esse sono interessanti sia dal punto di vista etno‐botanico che nella medicina popolare. Il tema è stato affrontato nel corso dell’evento conclusivo del progetto Bo.Bio.Ga., con amministratori, tecnici, docenti e ricercatori tenutosi presso la Biblioteca Comunale di Gravina; sono intervenuti Mario De Angelis, presidente CON.F.A.T., Lucrezia Sergio e Vito Cantore, Responsabili Tecnici Scientifici del progetto e con Francesca Boari, membri del CNR.ISPA, Vincenzo Candido, Docente dell’Università di Basilicata, Domenico Popolizio, docente dell’I.P. Denora-Lorusso di Altamura, Miriam Girone di FedAgriPesca Puglia, Michele Ditaranto, imprenditore agricolo. A portare il saluto dell’Amministrazione Comunale, il consigliere metropolitano Antonio Stragapede, convinto promotore del progetto e anche attivo nell’intercettare fondi, che ha espresso soddisfazione per il partenariato pubblico-privato fra aziende, enti di ricerca e Comune e ha assicurato impegno nell’includere le aree interessate nel Piano Forestale. A concludere i lavori, il dirigente dell’Utc comunale di Gravina Onofrio Tragni. Il progetto, finanziato con 495 mila euro di fondi regionali, si propone di eseguire interventi pilota per la ricostruzione forestale, dopo il drammatico rogo del 2017, e di sfruttare le risorse vegetali del bosco per l’incremento del reddito di aziende agricole e agrituristiche.Saranno individuati lotti da riqualificare con specie forestali autoctone e, in analogia con la ‘Food forest’, saranno diffusi alberi e arbusti da frutto, che potranno favorire l’aumento della biodiversità faunistica e fornire ingredienti per nuove preparazioni gastronomiche. Un percorso affrontato analizzando le problematiche e le prospettive da un punto di vista scientifico, puntando su una gestione che si prenda cura del bosco anziché lasciarlo a sé stesso.Presso l’azienda agricola Ditaranto, capofila del progetto, sarà realizzata la messa a coltura delle specie eduli di maggior pregio. All’interno del bosco, nelle aree utilizzate per la diffusione delle specie erbacee e fungine, saranno realizzati dei percorsi didattici per sensibilizzare le giovani generazioni all’utilizzo multifunzionale delle risorse naturali. Personale adeguatamente addestrato guiderà i visitatori nella identificazione, raccolta e successiva preparazione e degustazione di nuovi piatti che avverrà presso strutture agrituristiche.Le piante spontanee eduli ed i funghi studiati nel progetto saranno utilizzati per la creazione di nuovi piatti, ricollegandosi anche a ricette tipiche della tradizione.Questi gli obiettivi: riduzione del rischio idrogeologico; conoscenza della biodiversità esistente e suo incremento;valorizzazione delle specie eduli presenti nel bosco; introduzione di nuove colture per la creazione di nuove opportunità di reddito mediante il trasferimento delle conoscenze tecnico-scientifiche all’azienda capofila da parte del CNR; sensibilizzazione delle nuove generazioni all’uso multifunzionale del bosco e creazione di nuove opportunità occupazionali; nuove ricette a base delle specie spontanee ed aumento dell’offerta gastronomica.Le attività ed i risultati del progetto saranno adeguatamente divulgati attraverso percorsi didattici e seminari. Per restare aggiornato con le ultime news seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook e iscriviti al nostro canale YouTube.Per scriverci e segnalarci un evento contattaci! Condividi!