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Lecce: Jonio– Sud – Barocco di Fredy Franzutti

Sabato 16 novembre, ore 21 (replica domenica 17 novembre, ore 18) debutta, al Teatro Apollo di Lecce, la nuova creazione di Fredy Franzutti dal titolo “Jonio-Sud-Barocco – dal barocco formale al barocco dell’oltranza”. La nuova produzione del Balletto del Sud creata in collaborazione con l’Orchestra OLES si sviluppa su musiche di Johann Sebastian Bach, compositore tedesco considerato uno dei più grandi nella storia della musica. Jonio, Sud, Barocco sono tre parole generate dall’acronimo delle iniziali del nome di Johann Sebastian Bach, e inanellano concetti – in chiave metafisica – specifici di una posizione geografica (il Sud dell’Italia) e di una condizione storica e identitaria. La combinazione che schiude il forziere delle immagini evocate è quella che adopera le capacità di Vittorio Bodini e Carmelo Bene. La prospettiva, che accomuna i temi e i percorsi principali della produzione creativa dei due artisti, fa divenire “contemporanea” la proposta culturale che vede protagoniste la compagnia Balletto del Sud e l’orchestra OLES.

Lo spettacolo è il secondo appuntamento della Stagione di Danza – Inverno 2024/25 – decima edizione – del Balletto del Sud, realizzata in collaborazione con il Comune di Lecce.

Il mar Jonio è il “ponte” con le culture classiche, arricchimento e conquista di saperi nella posizione di “terra assoggettata” e popolo conquistato. L’arrivo dei turchi, inteso come luogo centrale dell’incontro-scontro tra culture e non periferia dell’isolamento. Il Sud, “in un’immagine non convenzionale del sud che, pur nella sua concretezza, diventa a volte metafora di una più generale condizione umana” (Lucio Giannone nella presentazione della collana Barocco del Sud, di Vittorio Bodini). E il Barocco inteso come “una condizione dello spirito in cui si riflette un disperato senso del vuoto – l’horror vacui” (V. Bodini) che si cerca di colmare con l’esteriorità, l’ostentazione, l’oltranza decorativa. Il Barocco dell’oltranza di Carmelo Bene, della malleabilità mutuata delle forme statiche – statue e dipinti – fino all’espressione seduttiva del corpo nella sua plasticità. Anche per Carmelo Bene, come per Bodini, la riflessione sul barocco è stata centrale in tutta la sua attività artistica. Non a caso i critici hanno fatto spesso riferimento al barocco, e a quello leccese in particolar modo, parlando della sua opera teatrale e cinematografica.

Interpreti principali sono Nuria Salado Fustè, Orion Pico Plaja e Ovidiu Chitanu (Jonio), Alice Leoncini (Sud), Giulia Ricciardulli (Barocco). A fianco a loro tutti i componenti della compagnia Balletto del Sud, organico affermato che riscuote successi nelle repliche della stagione di Danza di Lecce e nelle tournée nazionali.

Jonio, Sud, Barocco” è la scansione dello spettacolo in tre quadri che si animano sulle composizioni di Joann Sebastian Bach, opere barocche notevoli per profondità intellettuale e oggi considerate tra le più complesse e articolate della musica occidentale.

Le coreografie sono di Fredy Franzutti, ideate per il Balletto del Sud compagnia che dirige dal 1995.

Le musiche sono eseguite dall’Orchestra OLES, collaborazione iniziata nel 1997 con cadenza regolare annuale. La sequenza e la scelta dei brani sono a cura del M° Marco Delisi, attualmente presidente dell’Orchestra Oles.

• Concerto per violino nr° 1 in La minore


• Aria sulla quarta corda


• Suite nr° 2 per flauto e orchestra


• Preludio dalla Suite nr° 1 per violoncello


• Concerto per due violini in Re minore

Le scene e i costumi sono ideati da Franzutti in un progetto unitario.

L’attività del Balletto del Sud, in occasione dello spettacolo Jonio, Sud, Barocco per la Stagione di Danza – Inverno 2024/25 – decima edizione – del Balletto del Sud si completa con la conferenza divulgativa con videocitazioni dal titolo “Bach e la danza” in programma alle ore 17.00 di domenica 17 novembre, nella sala conferenze del Teatro Apollo, a cura del critico di danza Maria Luisa Buzzi.

E’ prevista inoltre una replica per le scolaresche nella mattina di Lunedì 18 Novembre alle ore 10.00.

Con un accordo con il Polo Biblio-Museale di Lecce, nei giorni dello spettacolo – da venerdì 15 a lunedì 18 – la mostra permanente dell’Archivio Carmelo Bene rimarrà aperta in orario continuato e con ingresso gratuito.

Gli spettacoli, in programma dal 13 Ottobre al 9 Febbraio 2025 al Teatro Apollo di Lecce, si realizzano grazie al contributo del MIC – Ministero della Cultura e della Regione Puglia, Dipartimento Turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio, e al sostegno del Comune di Lecce e godono del patrocinio del Museo Castromediano di Lecce e del Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce.

La prevendita si effettua presso la sede della compagnia in via Biasco, 10 a Lecce e presso l’Info-point del Sedile di Lecce, in Piazza Sant’Oronzo, ed anche on line su  www.ciaotickets.com

Info tel. 0832 453556 – h 9.30/21.00

Poltronissime e palchi 1° ordine: intero € 25,00 – ridotto (under 25 e over 65) € 20,00

Poltrone e palchi 2° ordine: € 20,00 – ridotto (under 25 e over 65) €15,00

Loggione: € 10,00

Sono previste riduzioni per universitari e per le scuole di danza, musica e teatro.

Azzurra De Razza

Addetto stampa

3387755897 – azzurraderazza@gmail.com

STAGIONE DI DANZA
Inverno 2024/25 – decima edizione
Teatro Apollo – Lecce

Dal 13 Ottobre 2024 al 9 Febbraio 2025

Programma

Sabato 16 Novembre – ore 21.00  

Domenica 17 Novembre – ore 18.00

JONIO – SUD – BAROCCO

dal barocco formale al barocco dell’oltranza

Con l’orchestra OLES

Sabato 16 Novembre – ore 21.00 -, con replica Domenica 17 – ore 18,00 – è in scena Jonio, Sud, Barocco: la nuova produzione del Balletto del Sud creata in collaborazione con L’Orchestra Oles.
Le tre parole sono generate dall’acronimo delle iniziali del nome di Johann Sebastian Bach, il compositore tedesco considerato uno dei più grandi nella storia della musica, e inanellano concetti – in chiave metafisica – specifici di una posizione geografica e di una condizione storica e identitaria. La combinazione che schiude il forziere delle immagini evocate è quella che adopera le capacità di Vittorio Bodini e Carmelo Bene. La prospettiva, che accomuna i temi e i percorsi principali della produzione creativa dei due artisti, fa divenire “contemporanea” la proposta culturale che vede protagoniste la compagnia Balletto del Sud e l’orchestra OLES.

Il mar Jonio è il “ponte” con le culture classiche, arricchimento e conquista di saperi nella posizione di “terra assoggettata” e popolo conquistato. L’arrivo dei turchi, inteso come luogo centrale dell’incontro-scontro tra culture e non periferia dell’isolamento. Il Sud, “in un’immagine non convenzionale del sud che, pur nella sua concretezza, diventa a volte metafora di una più generale condizione umana” (Lucio Giannone nella presentazione della collana Barocco del Sud, di Vittorio Bodini). E il Barocco inteso come “una condizione dello spirito in cui si riflette un disperato senso del vuoto – l’horror vacui” (V. Bodini) che si cerca di colmare con l’esteriorità, l’ostentazione, l’oltranza decorativa. Il Barocco dell’oltranza di Carmelo Bene, della malleabilità mutuata delle forme statiche – statue e dipinti – fino all’espressione seduttiva del corpo nella sua plasticità. Anche per Carmelo Bene, come per Bodini, la riflessione sul barocco è stata centrale in tutta la sua attività artistica. Non a caso i critici hanno fatto spesso riferimento al barocco, e a quello leccese in particolar modo, parlando della sua opera teatrale e cinematografica.“Jonio, Sud, Barocco” è la scansione dello spettacolo in tre quadri che si animano sulle composizioni di Joann Sebastian Bach, opere barocche notevoli per profondità intellettuale e oggi considerate tra le più complesse e articolate della musica occidentale.
Le coreografie sono di Fredy Franzutti, ideate per il Balletto del Sud compagnia che dirige dal 1995.
Le musiche sono eseguite dall’Orchestra OLES, collaborazione iniziata nel 1997 con cadenza regolare annuale. La sequenza e la scelta dei brani sono a cura del M° Marco Delisi, attualmente presidente dell’Orchestra Oles.

Sabato 8 Febbraio – ore 21.00

Domenica 9 Febbraio – ore 18.00

IL CIGNO

spettacolo di DANZA, MUSICA e TEATRO

Antologia di Michel Fokine

Il Balletto del Sud presenta, nel cartellone della Stagione di Danza al Teatro Apollo di Lecce, lo spettacolo: “il Cigno” in scena, Sabato 8 Febbraio (ore 21.00) e domenica 9 (ore 18.30)

La figura di Fokine è essenziale e principale non solo nella storia della danza, ma con la sua presenza nei balletti Russi di Diaghilev – la nota e rivoluzionaria compagnia di Parigi – partecipa a quel fermento culturale ed evolutivo che coinvolge attraverso la danza le arti visive e la più intellettuale scrittura letteraria.  Fokine, erede della grande tradizione ballettistica classica russa, apporta significativi cambiamenti alle regole della coreografia tanto da essere considerato il primo coreografo al principio della modernità che si svilupperà dagli anni 30 del’900.

Sarà lo stesso Fokine a presentare il racconto, con degli interventi teatrali ideati dal drammaturgo Walter Prete ed interpretati dall’attore Andrea Sirianni.

Le musiche di Chopin, Schumann, Čerepnin, Stravinskij, Von Weber, Rimskij-Korsakov, Saint-Saëns, sono eseguite al pianoforte da Scipione Sangiovanni, vincitore di prestigiosi concorsi nazionali ed internazionali, uno dei pianisti della sua generazione ad aver ottenuto il maggior numero di riconoscimenti nell’ambito della Fédération Mondiale des Concours Internationaux de Musique.

La produzione è ricca di costumi celebrativi dell’epoca ed alterna scene di gruppo ad assoli interpretati da Nuria Salado FustèOrion Pico Plaja, Alice Leoncini, Robert Chacon, Ovidiu Chitanu, Giulia Ricciardulli, Aurora Marino, Christopher Vazquez.

Corpo di ballo del Balletto del Sud. Le scene sono di Francesco Palma.

Fredy Franzutti, coreografo e direttore della compagnia, nella sua trentennale carriera ha accumulato un’importante esperienza nella ricostruzione di diversi “balletti perduti”; nella lunga collaborazione con la compagnia di balletto del Teatro dell’Opera di Roma, diretta da Carla Fracci e con il Teatro dell’Opera di Sofia.

“Il Cigno” rientra nei progetti di ricostruzione e rievocazione del repertorio che il Balletto del Sud produce con in mente l’attenzione per le ricostruzioni filologiche e si avvale del patrocinio del Museo Sigismondo Castromediano di Lecce.

A Franzutti va il merito, unico in Italia, di avere ricordato con questa iniziativa gli 80 anni dalla morte del coreografo dimenticati dalle compagnie degli enti lirici. Forte anche, Franzutti, di una compagine, il Balletto del Sud, in grado di affrontare lo stile speciale e unico di Fokine.  Sergio Trombetta

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