Dopo quello che è accaduto o meglio non è accaduto nei Consigli Comunali del nostro Paese
sono d’obbligo alcune considerazioni. E’ solamente “silenzio” o con il “silenzio” il triunvirato che
ci governa da nove anni vuole nascondere qualcosa?
Per la cronoca più di due anni fa la consigliera Erika Catanzaro lasciò il gruppo del quale faceva
parte e si dichiarò autonoma; più di due mesi fa Mauro Vitale si è dimesso addirittura da vice sindaco
e infine, ma credo che non sia finita, si è dimesso da consigliere comunale anche Andrea Deserto
tutti e tre per divergenze sul modo di amministrare. Dei tanti assessori che si sono dimessi o
defenestrati è meglio non parlarne.
E’ opportuno però ricordare che Catanzaro, Vitale e Deserto erano stati eletti consiglieri comunali
nella lista “M’impegno” che fa capo al Presidente del Consiglio Gabriele Argentieri; lista che con
i circa duemila voti ottenuti e, non mi stancherò mai di ripeterlo, con i suoi sette consiglieri comunali
aveva consentito per solo due voti e nonostante il flop della lista del Sindaco Maiorano, di continuare
ad amministrare questo nostro Paese.
Viene spontaneo allora chiedersi se questa moria (politica naturalmente) di consiglieri comunali
sia da addebbitarsi alla cattiva gestione del suo condottiero (cioè Argentieri) o ai soldati (cioè i
consiglieri comunali)) i quali, come qualcuno sostiene, non sarebbero in grado di esercitare il
proprio ruolo. Purtroppo, nonostante i solleciti, siamo in attesa di conoscere i veri motivi del dissenso
perchè il consiglio comunale non è stato mai convocato per dibattere sia questo argomento e sia le
mie denunce.
Il triunvirato Maiorano Argentieri e De Punzio rimane come al solito in silenzio. Se questo
assordante silenzio viene osservato da Maiorano e Argentieri, figli entrambi di quella che viene
definita seconda Repubblica, potrebbe pure passare inosservato; ma che questo silenzio venga
condiviso dal consigliere De Punzio, figlio di quella che viene definita la prima repubblica, allora è
lecito chiedersi cosa nasconde questo silenzio. E’ dettato solamente dal desiderio del consigliere De
Punzio di far parte a qualsiasi costo della maggioranza dal momento che non è in grado di esercitare
il ruolo di oppositore o nasconde ben altro? Purtroppo anche a ciò non è dato rispondere perchè il
Consiglio Comunale non è stato mai convocato per discutererne. Infatti chi era delegato per
convocarlo si è rifugiato dietro l’alibi che il Regolamento non lo consentiva.
Certamente è d’obbligo una riflessione soprattutto sul ruolo del Consiglio Comunale.
Nella cosiddetta “Prima Repubblica” il Consiglio Comunale era la cassa di risonanza di tutti gli
avvenimenti politici e non, era insomma il luogo dove il consigliere comunale esprimeva il suo
pensiero, era soprattutto, e lo scrivente ne è testimone per avervi per molti anni fatto parte con un
ruolo non marginale, il luogo dove anche il ciabattino o il bracciante agricolo prendevano la parola
per esprimere, sia pure in dialetto, il proprio pensiero e non rifuggivano di criticare personaggi
avvezzi alla politica come il Senatore Perrino, il dr. Gilbero De Nitto e gli altri consiglieri comunali
allorquando non condividevano alcuni provvedimenti amministrativi da loro adottati.
Ora invece dal Consiglio Comunale ahimè…….si fugge!
E’ lecito quindi chiedersi…….perchè si fugge?
Domanda questa lecita ma alla quale non saprei darmi o meglio non vorrei darmi una risposta
perchè farei pensieri……cattivi!
Latiano 12 novembre 2024
VITTORIO MADAMA
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