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Martina Franca: De Paolis presenta il suo libro Caccia ai nazisti

Venerdì 8 Novembre alle 19.30, presso il Salotto Cinese del Palazzo Ducale di Martina Franca, il dottor Marco De Paolis, Procuratore Generale Militare presso la Corte Militare d’Appello di Roma, presenterà il suo volume Caccia ai nazisti. Marzabotto, Sant’Anna e le stragi naziste in Italia: la storia del procuratore che ha portato i colpevoli alla sbarra, edito da Rizzoli, con la prefazione di Liliana Segre.

Un libro che raccoglie le difficilissime e preziose indagini di Marco De Paolis attraverso i drammatici confronti avvenuti con testimoni e colpevoli durante la Seconda Guerra Mondiale e che ricostruisce le vicende strazianti di Marzabotto, Cefalonia, Sant’Anna di Stazzema, e molti altri luoghi in cui soldati nazisti hanno perpetrato orrori in Italia durante l’occupazione.

L’evento, patrocinato dall’Amministrazione Comunale di Martina Franca, per il tramite dell’Assessorato alle Attività Culturali, sarà introdotto dai saluti istituzionali del Sindaco Gianfranco Palmisano e dell’Assessore alle Attività Culturali Carlo Dilonardo. Dialogherà con l’autore Rosa Maria Messia, referente del Presidio del Libro di Martina Franca. 


Sinossi del libro:

«Nonostante il lungo tempo trascorso dalla data del fatto anzidetto, non si sono avute notizie utili per la identificazione degli autori e per l’accertamento delle responsabilità.» Recita così il decreto di archiviazione del 1960 peri fascicoli dell’«Armadio della vergogna», con il quale la procura generale militare di Roma negherà la giustizia per le stragi compiute dai nazifascisti in Italia dopo l’8 settembre 1943. Non era vero. Le «notizie utili» c’erano eccome, ma qualcuno aveva scelto, arbitrariamente, di non andare avanti con le indagini. A fare una scelta diversa, a oltre quarant’anni da quell’archiviazione, sarà il giovane procuratore militare di La Spezia, Marco De Paolis. In questo libro è lui a raccontare i quindici anni, tra il 2002 e il 2018, di indagini, interrogatori, sopralluoghi, esami dei testimoni, processi che hanno portato a oltre 500 procedimenti giudiziari contro i criminali di guerra nazisti e fascisti per gli eccidi di civili e militari. Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema, Civitella in Val di Chiana, ma anche Kos e Leros, Cefalonia: sono solo gli episodi più conosciuti tra quelli di cui De Paolis si è occupato, consapevole che «il dolore non va in prescrizione» e che la sete di verità dei sopravvissuti e dei parenti delle vittime era stata ignorata per troppo tempo. Una storia avvincente, una caccia ai colpevoli tra Italia, Germania e Austria per interrogare gli ex SS ancora in vita e stabilirne le responsabilità, portarli alla sbarra, farli condannare. E insieme un racconto intimo e privato di cosa ha significato immergersi in «un dolore così immenso», come lo definirà uno dei sopravvissuti, il dolore di chi ha dovuto subire l’ulteriore ingiustizia «del mancato assolvimento da parte dello Stato del primario e doveroso compito di ricercare, processare e punire i responsabili di quella brutale violenza».

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