La letteratura greca ancora oggi è maestra di vita. Teatro in piazza Duomo venerdì 9 agosto – alle ore 21 – con lo spettacolo “Eroi, Uomini & Dei… s0’ proprio forti sti Greci”, viaggio di Domenico Clemente attraverso paesaggi epici e culture millenarie. L’ingresso è libero e senza prenotazione. Il titolo fa parte della rassegna “Verdi in Città”, organizzata dal Teatro Pubblico Pugliese e dal Comune di Brindisi con la Fondazione Nuovo Teatro Verdi e il Polo Biblio-Museale di Brindisi. Al termine, il pubblico sarà invitato nel chiostro del museo “Ribezzo” per una degustazione di vini e prodotti tipici offerta dalle cantine “Otri del Salento”, “40are” e “Cantine Pandora”.
Hanno attraversato l’Italia, soprattutto quella meridionale, insegnandoci a leggere e a scrivere, e raccontandoci storie fantastiche. Ma chi sono questi antichi e un po’ esotici Greci? Osservati attraverso la lente del mito, appaiono molto più vicini a noi di quanto sembri. Nei racconti mitologici c’è un materiale umano fatto di sudore e gioia, guerra e passione. In quei miti millenari c’è, infatti, tutto l’oggi: vizi e virtù, divisioni e ricongiungimenti, vittime e carnefici, logiche del cinismo e ragioni del cuore. Lo spettacolo di Clemente racconta storie antiche con il linguaggio dei nostri giorni, senza paura di irriverenza, mescolando miti greci e leggende metropolitane. Un viaggio nel tempo, tra terra, mare e cielo, attraverso tremila anni di racconti, che ci parlano di Dei imbroglioni, di eroi svogliati e mitomani, di uomini disperati e sbruffoni.
Insomma, un viaggio ricco di sorprese ma anche divertente e disincantato. Persino un tardo-antico come Luciano di Samosata scherzava su queste storie dissacrando con i suoi scritti satirici superstizione, pratiche religiose e fede nel paranormale. Uno sguardo originale e allegro, a tratti disilluso, tra le complesse vicende familiari ed esistenziali di Zeus ed Era, Ade e Poseidone, Tiresia e gli Dei, Efesto, Fetonte, Orfeo ed Euridice, Ercole, Paride, Ulisse. In questo lavoro, il mito si spoglia della sua sacralità per avvicinarsi al quotidiano rivelando che gli antichi Dei e gli eroi, lontani nel tempo, sono in realtà specchi delle nostre stesse esperienze di vita. Zeus, con le sue infedeltà e e i suoi inganni, riflette le complessità delle relazioni moderne. Era, con la sua gelosia e vendetta, incarna le passioni umane più profonde. Poseidone, con il suo dominio sugli oceani e le tempeste, rispecchia le forze incontrollabili della natura e della vita stessa.
Raccontare questi miti con un linguaggio contemporaneo significa anche riconoscere il potere delle storie di adattarsi e sopravvivere attraverso i secoli. Come gli antichi si incontravano per ascoltare le avventure di Ulisse, così noi ci sediamo in piazza, pronti a essere trasportati in un mondo nel quale il divino e l’umano si mescolano abbattendo ogni diaframma e ogni confine. Il viaggio di Domenico Clemente attraversa paesaggi epici e intimi, nel quale gli Dei non sono soltanto figure lontane e potenti ma entità con cui possiamo empatizzare, ridere e piangere. Ercole, con le sue fatiche, diventa simbolo di ogni lotta personale e conquista, mentre Orfeo ed Euridice tratteggiano l’amore e la perdita, temi universali che risuonano ancora oggi.
Il fascino di questi racconti sta nella loro capacità di rivelare verità eterne attraverso metafore e simboli. Ogni mito è un prisma che rifrange la luce della nostra esperienza umana in un caleidoscopio di significati. E così, mentre navighiamo attraverso queste storie antiche, scopriamo che parlano anche di noi, delle nostre sfide, delle nostre gioie e dei nostri dolori. Lo spettacolo è insieme un ritorno al passato e un dialogo vivente tra presente e passato, tra il nostro mondo e quello degli antichi Greci. Un incontro che ci ricorda che, nonostante il tempo e le distanze, siamo tutti parte dello stesso grande racconto umano.
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