Un quarto di secolo, cinque lustri, due decenni e mezzo. Comunque li si voglia definire, i primi 25 anni di vita del Mercatino del Gusto di Maglie – nato nell’ormai lontano 2000 – sono una questione linguistica che non cambia la sostanza. Perché la manifestazione, che nell’edizione alle porte celebra appunto questo compleanno importante con una “extended version” – prevista a Maglie, come di consueto, dall’1 al 7 agosto – ha rappresentato e rappresenta innegabilmente un baluardo contro le mode, le tendenze, le meteore social, non solo in fatto di enogastronomia. Non a caso la parola chiave di questa edizione costituisce una sintesi mirabile della sua filosofia, tutta incentrata sulla cultura del progetto, giammai sul puro e semplice consumo di cibo e vino: è “Fondamentali”.
Appuntamento giovedì 1 agosto alle 19.30 presso il Museo Civico di Paleontologia e paletnologia “Decio De Lorentiis” di Maglie per la presentazione della mostra “La tavola cambia rotta”, e successivamente – alle 20.45 in piazza Aldo Moro – per il taglio del nastro e l’apertura degli stand.
Ad attendere il popolo degli appassionati, dall’1 al 7 agosto, ci saranno dunque – come da tradizione – la Via della Gastronomia e la Piazza del Vino, la Via dei Presidi e delle Comunità del Cibo, le Vie dell’Olio, dei Dolci e degli Spiriti, l’Angolo del Caffè e la Piazzetta del Gelato, il Cibo di Strada, la Birra artigianale, il Fornello-Hostaria di Puglia (Noci), le Masserie didattiche, la Pasta Experience, i nuovi appuntamenti con delle Tradizioni Innovative, il Gusto della poesia. il Mercatino Junior e del Gusto Off, i Gusto Lab, le Cene in Villa, il Salotto letterario, il Tirar Tardi, l’angolo “Santese Fashion”, e il Museo dei Selfie, i momenti musicali di Salento Jazz, Gusto Folk, e lo spazio artigianale di “Maglie… Arte in corte”. E poi “100 anni di… passione”, l’apertura degli armadi della Chiesa Madre dove sono custoditi i “Misteri”, per offrire la possibilità a fedeli e turisti di approfondire la storia della famosa Processione del Venerdì Santo. Si potranno inoltre ammirare da vicino le eccellenze artigiane e le tipicità artistiche messe a disposizione da Confartigianato Lecce con il progetto “Le Vie dell’Artigianato – Percorsi accoglienti”. Un fatto che – come ha spiegato stamattina nella conferenza stampa di presentazione il presidente della Camera di Commercio Mario Vadrucci, celebrando i 25 anni di un’iniziativa che ha dato negli anni grande visibilità a Maglie – rafforza e asseconda una vocazione naturale della città. E che ha tracciato per la prima volta la differenza – ha aggiunto il sindaco Ernesto Toma – tra manifestazioni enogastronomiche tout court e “luoghi” in cui cibo e vino costituiscono un pretesto per fare cultura. E innovazione: il Mercatino di quest’anno, ha rivelato il responsabile del settore Gianfranco Ruggeri, sarà infatti navigabile non solo grazie al ritorno dei QRCode, ma anche grazie allo smartphone. Chi vorrà maggiori informazioni, inoltre, le troverà anche in inglese, non solo sul sito: molti visitatori del Mercatino, infatti, sono stranieri.
Il 2 agosto, inoltre – in Corte dei Granai – l’evento dal titolo “Benvenuti in Puglia”, con oltre 70 giornalisti italiani invitati a Maglie per visitare il Mercatino, ma pure fare il punto sulla dieta mediterranea e sui prodotti della pesca: tra loro Michele Mirabella, Tinto, Gioacchino Bonsignore e molti altri. Questo, insomma, lo spirito inimitabile del Mercatino, quel “dettaglio che fa la differenza” che rende l’appuntamento di Maglie capostipite pugliese delle manifestazioni legate al gusto, in tutti i sensi e con tutti i sensi: non a caso l’iniziativa magliese è stata oggetto lo scorso anno di un progetto di ricerca finanziato dalla Oxford Brookes University – unica manifestazione in Europa assieme a un’altra iniziativa inglese – dal titolo “Food festivals, place and well-being”; ricerca tutta incentrata sull’idea che certi festival enogastronomici contribuiscano a migliorare il benessere soggettivo generale (sociale, emotivo, spirituale, mentale e fisico) di chi vi partecipa. E i ricercatori – Giulia Rossetti (Oxford Brookes University), Allan Jepson (Hertfordshire University), Valentina Albanese (Insubria University) – hanno in effetti potuto constatare dati alla mano (ottenuti con osservazione diretta, questionari compilati durante i festival, interviste post festival) come i partecipanti si siano trovati decisamente a proprio agio durante e dopo il Mercatino. Di cui hanno apprezzato sia il contesto geografico– Maglie e il suo hinterland – che l’organizzazione dell’iniziativa stessa, considerata di alto livello enogastronomico e di sguardo “lungo”.
Non a caso il 7 agosto alle 21, al Liceo Capece di Maglie, verranno consegnati come di consueto i Premi Mercatino del Gusto, assegnati a donne e uomini dalla visione sociale contemporanea, inclusiva, sostenibile in ogni ambito di competenza del Mercatino: alimentazione e accoglienza, agricoltura ed enologia, arte e cultura, comunicazione e nuovi linguaggi, economia circolare, turismo consapevole e qualità del buon vivere, imprenditoria e design strategico.
Il design, appunto. Dopo Gio Ponti e Tobia Scarpa, protagonisti del Mercatino nel 2022 e nel 2023, gli architetti Cintya Concari e Roberto Marcatti hanno scelto di osare ulteriormente, quest’anno, affrontando per il Mercatino del Gusto la cultura del cibo e del progetto con il racconto di un futuro del cibo proposto con la mostra “La tavola cambia rotta”, che si inaugura come già detto l’1 agosto alle 19.30 presso il Museo Civico di Maglie, e che fa pendant con una pubblicazione di Sfera Edizioni di Bari contenente testi critici di Luisa Bocchietto, Giacomo Mojoli, Antonio Monopoli, Francesco Morace, Rosa Pagliarulo, Anna Prandoni, Patrizia Ranzo, Alberto Salza, Paolo Tamborrini, Padre Alex Zanotelli.
Oggetto dell’esposizione otto proposte di tavole a tema progettate dagli studi Andrea Branciforti, Lorenzo Damiani, Vincenzo D’Alba, Massimo Farinatti, Gumdesign, Shiina + Nardi Design, Carlo Olivari e Mauro Olivieri. In occasione di una tappa così significativa – i 25 anni del Mercatino – “abbiamo voluto con la mostra “La tavola cambia rotta” dare maggiore incisività dell’evento nel suo insieme”, hanno spiegato i curatori della stessa, “per attirare l’attenzione del pubblico sul fatto che la cultura del cibo, unitamente alla cultura del progetto, sono entrambe protagoniste di un momento di transizione e di cambiamento dovuto alle diverse necessità sociali, ambientali, etiche e morali”.
I prototipi sono stati realizzati dall’azienda Babato 1934, che ha sposato il progetto nella sua interezza e complessità per far sì che il messaggio intrinseco della mostra potesse essere più che mai incisivo e trasversale. Saranno inoltre presenti sul percorso del MdG quattro installazioni esterne a firma di progettisti pugliesi realizzate in sinergia con aziende territoriali: Daniela Chionna con “Bomba o non Bomba. La tavola del Despota. Una vecchia storia contemporanea” per Ceko Metalli; Silvana Inguscio con “Pietra del Gusto” per Bianco Cave; Michele Sallustio con “Luminaria Demetra” per Mariano Light; Antonio Surdo con “Food Book” per Kubico.
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