Si terrà venerdì 26 luglio, ore 18.00 presso il centro visite di Serranova l’assemblea e poi la Camminata per gli Ulivi fino al campo desertico appena eradicato: sono invitati tutti i rappresentanti politici, associazioni, agricoltori e liberi cittadini. La manifestazione è autorizzata.
Come denunciato dal nostro Comitato Liberi Cittadini, i due proprietari privati che hanno eradicato quasi 70 ettari di olivi, per la maggior parte monumentali, erano privi del nulla osta dell’Ente Parco richiesto dall’art. 13 della legge quadro sulle aree protette n. 394/1991. Anzi, il Regolamento derivante dal vigente Piano di gestione della Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto, all’articolo 6, addirittura vieta di mutare o alterare l’ordinamento colturale dell’oliveto secolare.
Anche se le due aziende private hanno agito secondo l’art. 8 ter Legge n. 44 del 21/05/2019 che consente l’espianto e il reimpianto di ulivi in deroga ad ogni disposizione vigente anche in materia vincolistica, ma che di fatto non li esonera dal nulla osta dell’Ente Parco.
Voci della borgata di Serranova parlano di un impianto di vigna su quei terreni, che sarebbe un’ulteriore variazione di destinazione d’uso, soggetta sempre al nulla osta dell’Ente Parco.
Abbiamo contato su Google Maps che nel campo più grande c’erano circa 280 ulivi monumentali più altri 1200 ulivi secolari piantati a filare. Nel secondo campo adiacente c’erano 220 ulivi monumentali e circa 200 ulivi secolari a filare. Sono stati cioè estirpati 500 ulivi monumentali e circa 1400 ulivi secolari a filari. Un vero e proprio ecocidio all’interno di una Riserva Protetta dello Stato.
L’azienda di Martina Franca che ha eradicato e macinato a cippato gli ulivi ha come slogan sulle auto aziendali “Biomasse: dal legno, energia pulita”. Sono molte le aziende di biomasse locali che hanno fiutato il business: mentre fino al 2021 commerciavano cippato da residui di potature, ora si tratta di alberi interi eradicati in nome della “rigenerazione olivicola” del bando regionale del febbraio 2024.
Nella foto scattata il 18 giugno scorso a Costa Morena, l’ultimo carico di cippato sulla nave Hanolt, con oltre 5 mila tonnellate, diretta nel porto di Varna sul Mar Nero, in Bulgaria. Abbiamo scoperto che il cippato va alla Devnya Cement, cementeria del gruppo ItalCementi: i nostri ulivi monumentali saranno usati per produrre … cemento.
Dal 2021 sono regolari i carichi su nave di cippato verso inceneritori, per produrre energia da biomasse e cementifici, soprattutto verso Augusta in Sicilia e verso la Calabria, tanto da far esclamare all’Autorità portuale che il cippato sostituirà il carbone nei traffici di Costa Morena. E 5 camion carichi di cippato sono entrati in questi giorni a Costa Morena, malgrado il blocco dei portuali.
Il cippato produce le stesse emissioni del carbone nella combustione, solo che è considerato biomassa rinnovabile (in 500 anni). Il nuovo business del Salento.
Salviamo il Parco degli Ulivi Monumentali di Serranova : i risultati delle sperimentazioni varie ci sono. Salviamo l’Ulivo del Crocefisso, prossima vittima di questa strage.
Angelo Gagliani
Cosimo Quaranta
Comitato Liberi Cittadini
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