Dopo il successo ottenuto su Rai3, nella trasmissione Splendida Cornice di Geppi Cucciari arrivano al Teatro dei Luoghi, i Tableau Vivant della compagnia Ludovica Rambelli Teatro di Napoli.
I Tableau Vivant trasporteranno lo spettatore in un mondo fantastico, dove arte pittorica e arte teatrale si sovrapporranno gradatamente fino a coincidere in maniera perfetta.
Un’antica tecnica settecentesca caduta in disuso, recuperata grazie all’intuito e alla sensibilità di Ludovica Rambelli, regista della Compagnia teatrale Malatheatre.
Dopo la sua scomparsa, la compagnia Ludovica Rambelli Teatro ha continuato a lavorare nel solco della sua ricerca.
Nasce con queste premesse LA CONVERSIONE DI UN CAVALLO, un lavoro di estrema semplicità e insieme di grande impatto emotivo in scena mercoledì 17 luglio con doppia replica alle ore 21.15 e alle ore 22.15 nella meravigliosa location del Teatrino del Convitto Palmieri. Sotto gli occhi degli spettatori si comporranno 23 tele di Caravaggio realizzate con i corpi degli attori e l’ausilio di oggetti di uso comune e stoffe drappeggiate. Un solo taglio di luce illuminerà la scena riquadrandola in una immaginaria cornice. I cambi degli attori saranno tutti a vista, ritmicamente scanditi dalle musiche di Mozart, Bach, Vivaldi, Sibelius.
Il lavoro nasce nel 2006, grazie a un progetto didattico della Facoltà di Architettura Luigi Vanvitelli: dopo il primo esito fu chiara la forza scenica dei Tableaux Vivants, e da allora ha visto molte e diverse forme. I Tableaux Vivants sono stati ospiti del Museo di Capodimonte in più di un occasione, del Maggio dei Monumenti per le edizioni del 2008, 2009, 2010, 2011 e in giro per l’Italia in musei, gallerie, piazze, sagrati conservando sempre la loro suggestione e la loro magia per un pubblico tanto più attento e complice, quando non avvertito della epifania di un lavoro semplice, rigoroso, artigianale
Nella chiesa di San Francesco della Scarpa, invece, continua per il secondo giorno (ultima replica il 18 luglio) a partire dalle 19 e fino alle 22, con repliche ogni mezz’ora Senza Titolo, la nuova azione performativa di Romeo Castellucci / Socìetas presentata alla Triennale di Milano nel contesto delle attività dell’artista come Grand Invité del 2023.
Senza Titolo è uno spazio-tempo altro, una dimora per gli interpreti e per il loro movimento reiterato, come un gesto primitivo che parte dai corpi per diventare suono, preghiera ancestrale, un’azione offerta al pubblico come un moto perpetuo. I partecipanti all’azione compaiono sulla scena uno ad uno. Sono persone diverse per età, aspetto fisico, sesso, etnia: bambini, uomini, donne, anziani. Li accomunano i lunghi capelli, che scendono sulla schiena, oltre le spalle.
L’appuntamento è realizzato in collaborazione con Art Week e vede il Patrocinio della Provincia di Lecce.
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