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San Vito dei N.nni: Spettacolo Teatrale di Musicoterapia organizzato dal Centro Diurno “Raggio di Sole”

Si terrà giovedì 27 giugno alle ore 20:30 in Piazza Leonardo Leo a San Vito dei Normanni lo spettacolo Teatrale e di Musicoterapia inclusivo di fine laboratorio.

Quest’anno gli utenti del Centro Diurno Raggio di Sole di San Vito dei Normanni sono stati protagonisti di un laboratorio teatrale e di musicoterapia con l’intento di fornire ai ragazzi un senso di sé diverso dall’identità che lo specchio sociale fissa loro addosso.

Attraverso entrambi i linguaggi artistici è stato possibile innescare processi di miglioramento della qualità della vita degli stessi, facendo emergere competenze che non sapevano fino ad ora di avere, in termini di relazionalità, affettività, comunicazione, integrazione sociale.

Il lavoro che è stato portato avanti dal regista Enzo Toma, esperto di teatro del disagio, e dalla musicoterapista, Valentina Graziano, in questi mesi è stato un lavoro tra perfezione e imperfezione come se entrambi fossero aspetti che convivono sempre ed è servito all’esplorazione emotiva e di sviluppo delle loro risorse.

Per poter praticare la bellezza e la perfezione si ha sempre la necessità di profanarla.

La perfezione in realtà quindi è l’anticamera della imperfezione, a cui viene tolta volto e cittadinanza perché non è facile guardare e dialogare con essa, abituati come siamo a guardare solo il bello.

Siamo stati fatti ad immagine e somiglianza di Dio e quindi, l’imperfezione è il fallimento della deità, tanto è vero che l’assenza di peccato coincide sempre con la bellezza. Tutto quello che è imperfezione si avvicina con la negazione della divinità.

In questo lavoro gli utenti hanno il volto coperto esattamente come i camerieri sono anonimi. Per le persone che non si occupano di disabilità, i disabili sono tutti uguali…. Così come per i camerieri di cui non ricordiamo la faccia, allo stesso modo, l’identità del disabile, se non fa parte della nostra quotidianità o del nostro lavoro, tendiamo a svuotarla in uno dislocamento che va al massimo per generi, ragazzo down anziché autistico.

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