La Puglia è una terra meravigliosa che non ha nulla da invidiare a nessuno. L’offerta turistica che propone è vastissima e include delle vere e proprie perle da visitare assolutamente. Eppure, ci sono ancora alcuni piccoli grandi tesori e luoghi di straordinaria bellezza ma meno noti.
La cultura è alla base dell’azione della nostra Pro loco, associazione che si occupa anche della custodia della storia e tradizioni del nostro paese. La cultura è uno dei motori di crescita di una comunità, ma potrebbe rappresentare, soprattutto per comunità piccole come la nostra, anche un’ulteriore possibilità di sviluppo e di occupazione. Bisognerebbe, infatti, guardare alla cultura non come a un prodotto di nicchia, ma come a un volano in grado di fungere da piattaforma per un nuovo “rinascimento” che deve interessare anche le piccole realtà territoriali, come Cellino San Marco.
Per l’appunto da alcuni anni l’UNPLI Puglia APS insieme con la Regione Puglia e la Fondazione Pro Loco d’Italia, organizza l’iniziativa regionale “Tesori nascosti in Puglia” e per il 2024 per le giornate del 25 e 26 maggio ha selezionato 12 “tesori” tra i quali “Villa Neviera” e il bosco adiacente, per le province di Brindisi e Taranto.
Il piccolo polmone verde, sito in via Campi Salentina a Cellino San Marco, a pochi passi dall’abitato, è uno dei lembi della foresta oritana insistenti sul territorio. Esso oltre ad essere il parco della “Villa Neviera” (o “Torre del Rifugio”) per avere ospitato il Re Vittorio Emanuele III nel settembre del 1943, in fuga da Roma per le vicende storiche note, presenta al suo interno una interessante necropoli a cielo aperto scavata nel banco roccioso che si estende in parte del bosco “Lì Veli” dove, oltre alla presenza di tombe parallelepipedi, sono evidenti alcuni pozzetti cilindrici probabilmente sede di vasi funerari.
Tale sito non è stato mai veramente oggetto di indagini approfondite, ma il rinvenimento archeologico/scientifico nel 1948 di una tomba a forno eneolitica insistente nello stesso boschetto, a pochissima distanza dalla necropoli de quo, lascia presagire che il luogo sarebbe dovuto essere, con buone probabilità, un agglomerato urbano antico e inerente la presenza di civiltà di varie epoche.
“Villa Neviera”, costruita nel 1888 e residenza del Prof. Antonio De Viti De Marco (uno dei maggiori economisti e politici italiani a cavallo tra il XIX e il XX secolo), deve il suo nome al fatto che nelle sue cantine si riuscivano a conservare scorte di neve anche nei periodi più caldi.
Il boschetto “Lì Veli” (15 ettari) è costituito prevalentemente da lecci, con alcune presenze di roverella; ai bordi della residenza privata c’è un esemplare di Quercia Vallonea e, all’interno, un esemplare di Quercia Virgiliana oltre al sottobosco con essenze tipiche della macchia mediterranea. A pochi passi sorge la Masseria “Li Veli”, per dar vita ad un progetto di grande qualità in Puglia, regione dalle antichissime tradizioni vitivinicole Durante le due giornate il sito verrà raccontato da una guida turistica e prenderà vita attraverso le attività che verranno organizzate a latere: esposizioni varie e degustazione di prodotti tipici, eno-gastronomia, prodotti da forno, pasticceria, ecc.
Riceveremo visitatori provenienti da molte zone della Puglia e questo per noi e per Cellino sarà motivo di grande soddisfazione.
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