Nota del Parroco don Salvatore Rubino
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Come annunciato, Γ¨ giunta in mezzo a noi questa statua della Beata Vergine Maria proveniente da Batnaya, una cittadina della Piana di Ninive, in Iraq, una delle aree piΓΉ pesantemente attaccate dai jihadisti.
Tale simulacro fu, infatti, profanato dai terroristi islamici dellβIsis che occuparono la cittΓ nellβagosto del 2014.
In quel periodo nella piana di Ninive vennero distrutti i due terzi delle abitazioni, vennero profanate e distrutte oltre 300 chiese, cimiteri, monasteri; i libri sacri incendiati, le icone e le statue vandalizzate (spesso decapitate e usate per il tiro a bersaglio); le croci dei campanili sostituite dalla bandiera nera dellβIsis.
Alcune statue sono state recuperate, ma in molti casi le ComunitΓ cristiane hanno scelto di lasciare evidenti i segni delle profanazioni, affinchΓ© i fedeli possano ricordare la loro resistenza alla persecuzione e la forza della loro fede.
Sentendoci vicini ai cristiani in Iraq, compiamo un cammino tra memoria e dolore tramite questa statua esposta alla venerazione dei fedeli (sullβaltare laterale dedicato allβImmacolata) e giunta in Italia per unβiniziativa di Aiuto alla Chiesa che Soffre, la Fondazione Pontificia che sostiene i cristiani perseguitati nel mondo.
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