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Brindisi: Legambiente Puglia. C’è puzza di gas e non dobbiamo tapparci il naso

Il rilancio delle energie rinnovabili deve passare per la Puglia, il messaggio è chiaro a tutto il mondo delle associazioni che hanno a cuore le sorti dell’ambiente e che, sabato 16 dicembre, daranno vita a Brindisi ad una iniziativa che vuole accendere i riflettori sulle scelte della politica italiana che continua a prediligere le fonti fossili di energia. Per questo Legambiente Puglia, ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, ACLI, ItaliaNostra, WWF, NoalCarbone, Mediciperl’ambiente, SalutePublica, MedicinaDemocratica, FondazionediGiulio, Puliamoilmare e I Remuri, intendono richiamare l’attenzione su quanto accade, in materia energetica nel nostro paese, dove – sotto la bandiera dell’interesse strategico nazionale – si lavora ancora a rafforzare l’apporto di Gas attraverso scelte come il raddoppio della portata di TAP, l’aumento della portata del gasdotto dall’Algeria, le navi rigassificatrici davanti ai porti di Ravenna e Piombino e i rigassificatori di Porto Empedocle e Gioia Tauro.

Se da un lato quindi si concede l’illusione di piccoli investimenti sulle rinnovabili, dall’altro la vera strategia energetica nazionale sembra essere quella di rispolverare e rimettere in carreggiata il vecchio piano Mattei con la costruzione di un Hub del gas nel nostro paese. Una strategia all’interno della quale la nostra regione rischia di giocare un ruolo primario con i 20 miliardi di metri cubi di TAP, soprattutto se vi si aggiungessero gli ulteriori 10 miliardi di metri cubi del gasdotto Poseidon di Edison e il deposito costiero di GNL a Brindisi contro cui Legambiente Brindisi e il mondo ambientalista si battono strenuamente.

Il tutto nel momento in cui in Italia il consumo di gas ha avuto un calo evidente a partire dalla metà del 2022 ed è crollato nell’ultimo trimestre in raffronto a quello che era il consumo nell’equivalente trimestre del 2021. Poi nel primo semestre 2023 la domanda di metano nel nostro paese è diminuita del 16,5% rispetto allo stesso periodo del 2022, per un totale di circa 6,4 miliardi di metri cubi in meno. Anche le importazioni si sono ridotte (-13,8%).

Legambiente e soprattutto Elettricità Futura, componente di Confindustria nazionale che rappresenta società nel settore delle fonti rinnovabili, hanno chiaramente presentato l’alternativa per uscire dalla dipendenza dal gas russo: è possibile realizzare in Italia nuovi impianti da fonti rinnovabili per 20 GW all’anno, liberandosi dalla dipendenza dal gas, combustibile fossile, fra l’altro ben più clima alterante rispetto al CO2.

Per questo, dinanzi alla “disattenzione” dei decisori politici sul tema energetico nazionale rispetto alle ipotesi dell’energia pulita e rinnovabile, non resta che richiamare l’attenzione dei cittadini attraverso una iniziativa pubblica di testimonianza, di approfondimento e di confronto.

Vi aspettiamo Sabato 16 dicembre, alle ore 11.00 sulla scalinata Virgiliana a Brindisi.

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