Grande partecipazione e pieno d’entusiasmo per il primo corso “Diventa Volontario AIL”, organizzato e promosso nei giorni scorsi dalla sezione brindisina di AIL, l’Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma. Il percorso formativo in tre tappe si è tenuto a Palazzo Virgilio ed ha coinvolto una cinquantina di partecipanti provenienti da tutta la provincia brindisina.
“Con grande successo – dice Carla Sergio, presidente di AIL Brindisi – si è concluso anche a Brindisi il primo corso nazionale di formazione per volontari AIL. Tanti volti nuovi entreranno a far parte della nostra associazione ed io auguro loro che trovino nell’AIL la consapevolezza di agire per una giustissima causa, mettendosi al servizio dei tanti malati ematologici che confidano nei risultati della ricerca per superare ogni difficoltà”.
Per diventare volontario AIL è importante la motivazione, che nasce dalla condivisione dei valori associativi e dalla volontà di aiutare, ma è necessaria anche una professionalità che garantisca la qualità dei servizi erogati, un supporto continuo e efficace e un buon clima organizzativo derivato da relazioni sane intra e inter-gruppo. Per questo è nata la scuola di volontariato AIL, un supporto formativo continuo diretto a tutti coloro che scelgono di donarci il loro tempo e che con ogni gesto, ogni parola e la professionalità nell’approccio rappresentano l’Associazione e la sua missione. Perché i volontari sono la ricchezza più grande.
Dopo i saluti e l’introduzione del dottor Domenico Pastore, primario dell’UOC di Ematologia del “Perrino” di Brindisi, nel corso del primo incontro si parlato della mission e dell’attività dell’AIL con Carla Sergio e Carla Lamendola che sono intervenute, raccontando anche aneddoti ed esperienze utili a conoscere le emozioni del volontario AIL. Gli aspetti psicologici del volontario, paziente e familiare, invece, sono stati affrontati dalle psicologhe Marisa Yildirim ed Angela Bidetti, che hanno supportato la parte teorica con esercizi e simulazioni pratiche. Il dottor Giuseppe Mele (ematologo) e l’infermiere Mario Zezza hanno fornito indicazioni utili sugli aspetti igienico, sanitari ed ematologici. Nel terzo ed ultimo incontro si è parlato degli aspetti psicologici del donatore, di marketing sociale e raccolte-fondi con Tiziano Mele (Giornalista e consulente per la Comunicazione), ritornando sul tema della relazione d’aiuto col team delle psicologhe.
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