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Brindisi: Perrino, primo impianto di lente telescopica per la degenerazione maculare

Nell’unità operativa di Oculistica dell’ospedale Perrino di Brindisi, diretta da Giuseppe Durante, è stato eseguito con successo il primo intervento di impianto di una lente telescopica per la degenerazione maculare evoluta.

Il responsabile dell’unità operativa di Chirurgia vitreoretinica, Marco Leozappa, che ha eseguito l’impianto nei giorni scorsi, sottolinea che “questa lente intraoculare di ultima generazione è stata inserita durante l’intervento di rimozione della cataratta. Negli ultimi anni la ricerca scientifica si è notevolmente impegnata in questo ambito perché la perdita di funzione retinica è un problema irreversibile. L’intervento chirurgico – prosegue Leozappa – differisce da quello tradizionale per la cataratta solo per alcuni aspetti, legati alla diversa conformazione della lente telescopica rispetto a una standard”. 

La lente consente di utilizzare per la visione le aree sane della retina del paziente: le immagini vengono ingrandite e proiettate su fotorecettori intorno alla macula, riducendo l’impatto della “macchia cieca” nella visione centrale e consentendo al paziente di vedere immagini che prima erano irriconoscibili.

“Il giorno successivo – continua Leozappa – è stato davvero gratificante constatare che il paziente riusciva già a riconoscere le lettere dell’ottotipo, i colori e i dettagli dell’ambiente intorno a lui. La selezione del paziente per questo intervento è fondamentale, sia per valutare i fattori anatomici e funzionali sia per la motivazione: i pazienti devono essere consapevoli del miglioramento della qualità visiva e di vita, ma, al tempo stesso, motivati nelle settimane successive a seguire una riabilitazione delle funzioni visive insieme all’ortottista, per sfruttare al meglio le potenzialità della lente impiantata. L’équipe del reparto di Oculistica prosegue negli screening, con l’obiettivo di dare ad altri pazienti una possibilità di miglioramento visivo anche nei casi più gravi di maculopatia”.

“In Italia – evidenzia il direttore di Oculistica, Giuseppe Durante – sono pochissimi i centri specializzati in questo genere di intervento e il nostro reparto rappresenta un punto di riferimento per tutto il territorio. Maculopatia senile e cataratta rappresentano le patologie oculari più frequenti in età avanzata. Possono spesso coesistere e, pertanto, richiedere ciascuna un trattamento specifico. Al Perrino centinaia di pazienti sono stati sottoposti a procedure di iniezione intravitreale, utili in caso di maculopatia. Al tempo stesso, il trattamento chirurgico della cataratta consente di eliminare una ulteriore causa di deficit visivo. Questi interventi sono essenziali per garantire ai pazienti almeno una minima autonomia visiva, considerando che la maculopatia determina un danno visivo nella porzione centrale, quella fondamentale per attività quotidiane come leggere, usare il cellulare, riconoscere i volti delle persone e guardare la televisione. Per i pazienti con cataratta e maculopatia è importante definire quando e come trattare entrambe le affezioni e comprendere i potenziali benefici visivi per il paziente. Se la maculopatia è in uno stadio avanzato, le iniezioni intravitreali non sono più indicate e neanche l’intervento di cataratta può fornire al paziente un miglioramento visivo”.

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