Riceviamo e pubblichiamo
L’amministrazione comunale raccoglie la richiesta dalla consigliera di Parità della provincia di Lecce, di colorare di rosso i palazzi comunali, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Il Sindaco, l’Avv. Cosimo Maiorano, l’assessore ai servizi sociali, la dott.ssa Monaco Luana, il consigliere comunale Giovanni Bruno e tutta l’amministrazione comunale della città di Latiano, si associano al dolore della famiglia di Giulia per la perdita prematura di una figlia, di un’ennesima donna, vittima della violenza inaudita, fisica e psicologica del suo ex fidanzato.
In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici.
L’ennesimo femminicidio, a pochi giorni di distanza da una giornata ormai consolidata nei nostri territori, in cui varie sono le manifestazioni organizzate a contrasto della violenza contro le donne, più in generale violenza di genere.
Nonostante tutte queste lodevoli manifestazioni ogni giorno avvengono atrocità di questo genere, donne scomparse, donne maltrattate, donne uccise da uomini violenti.
Sentiamo spesso parlare di cosa non è l’amore:
“L’amore non è possesso”;
“L’amore non è violenza”;
“L’amore non è chi uccide i tuoi sogni”;
“L’amore non pretendere di cambiarti”;
“L’amore non è, non riuscire ad accettare un no”.. e tante altre frasi importanti ma che ancora non riescono ad eliminare questo fenomeno, raccapricciante e ingiustificato.
Si è fermamente convinti che dovremmo cambiare ottica e incentrare la nostra attenzione sull’educazione dei nostri figli, insegnando, attraverso gesti quotidiani e concreti cosa è l’amore.
L’amore è rispetto:
di pensiero, di ideali, di opinione, seppur diversa dalla nostra.
Rispetto anche e soprattutto di un “No, non ti amo più”. Insegnare ai nostri figli che l’amore è libertà, è valore aggiunto e che trattenere a tutti i costi una persona contro la propria volontà è innanzitutto mancanza di rispetto verso noi stessi.
Insegnare ai nostri figli attraverso gesti concreti che non esistono differenze tra uomo e donna, che la gentilezza è la base della quotidianità, che è la regola numero uno della convivenza tra persone. Un bambino apprende ciò che quotidianamente vive, la famiglia è la prima importantissima agenzia educativa, per questo motivo bisogna saper dosare gesti e parole perché i nostri figli saranno ciò che noi gli abbiamo trasmesso.
Necessita cambiare la normativa di riferimento poiché il reato di stalking, secondo l’articolo 612 bis del codice penale è perseguibile solo a querela di parte. In assenza di denuncia da parte della persona offesa non vi potrà essere alcun procedimento nei confronti del cosiddetto stalker o persecutore. Sappiamo bene però che le donne vittima di violenza sono spesso vittime anche di violenza psicologica che porta a pensare di essere colpevole della situazione venutasi a creare. Molte donne cercano di giustificare i maltrattamenti di questi uomini poiché oramai, completamente assorbite da una situazione senza via d’uscita.
Per questo motivo attenzionare il legislatore rispetto alla procedibilità da parte di un terzo possa e debba essere presa in considerazione per arginare ed eliminare finalmente una volta per tutte la violenza contro le donne.
Assessore ai servizi sociali dott.ssa Luana Monaco