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Latiano-PRECISAZIONI DELL’ ARCH. DE DONNO sul Campo Sportivo Comunale

Riceviamo e pubblichiamo

CAMPO SPORTIVO COMUNALE – PRECISAZIONI
Arch. Giuseppe DE DONNO – progettista e direttore dei lavori

Premesso che non è mia abitudine comunicare via social, in generale, ancora di più per questioni lavorative e/o politiche.
Tuttavia, mio malgrado, sono “costretto” e mi sento in dovere di esprimere qualche precisazione in merito ai lavori del campo sportivo comunale.
Si parla tanto, si scrive molto e soprattutto, molti commenti sono solo frutto di un “sentito dire” che è una logica ormai comune e diffusa nella società di oggi, in modo particolare nel nostro paese.
Allora, per una volta, parliamo di fatti, REALMENTE accaduti e non presunti.
Il sottoscritto, nel dicembre 2018 veniva incaricato per la redazione di un progetto DEFINITIVO per la sostituzione e la ristrutturazione del manto da gioco del Campo Sportivo comunale di via TORRE S.S.;
Il progetto riguardava, in particolare, la sostituzione del manto esistente in uno nuovo in terra stabilizzata (quindi NON in erba sintetica)
E’ fondamentale intanto, premettere, che il campo in terre stabilizzate non è soggetto a collaudo del sottofondo ne all’omologazione da parte della L.N.D. (lega nazionale dilettanti).
Una volta approvato il progetto definitivo, che comprendeva anche la demolizione della gradinata inagibile, dal momento che i costi erano elevati, si decide di stralciare le opere e dividere il progetto “a stralci”.
In data 31.12.2019, il sottoscritto veniva nominato direttore dei lavori, dopo aver redatto il progetto esecutivo (primo stralcio) ed effettuata l’aggiudicazione dei lavori alla ditta appaltatrice a seguito della pubblicazione del bando di gara.
In fase di gara, la ditta appaltatrice, tra le altre migliorie offre la sostituzione del manto in terre stabilizzate con un manto di erba artificiale.
Tale miglioria ha richiesto subito una prima variante: l’adeguamento del progetto in terre stabilizzate a manto in erba sintetica, l’allargamento dell’area del campo (non solo quella di gioco) per il rispetto del regolamento L.N.D.. Ne consegue che il campo in erba sintetica richiede l’approvazione da parte della L.N.D. nazionale con sede a Roma.
In particolare, bisognava attenersi agli standards previsti dal regolamento quali, in sintesi: la tipologia di sottofondo, di drenaggio, la configurazione di nuove pendenze (diverse da quelle esistenti), il rispetto di distanze dalla recinzione alla linea di fondo campo e del fallo laterale, la realizzazione dell’impianto di irrigazione, la riserva idrica ed infine all’adeguamento delle fondazioni della recinzione alle normative di sicurezza (realizzazione di cordoli conformi alla normativa UNI in materia di anti-ribaltamento).
La miglioria proposta in fase di gara ha richiesto un nuovo progetto con una nuova configurazione delle pendenze (non prevista nel progetto iniziale), l’eliminazione della recinzione esistente e della gradinata Nord inagibile. Questi interventi erano necessari anche a causa del nuovo dimensionamento del campo che prevede una dimensione del rettangolo di gioco di 100 m x 58 m escluso aree di destinazione.
La variante necessitava pertanto, la rielaborazione del progetto esecutivo (in sostanza) e quindi ha richiesto tempo. Il sottoscritto, interloquendo in varie fasi con l’ufficio tecnico della L.N.D. predispone la consegna dei lavori, i quali furono quasi immediatamente sospesi causa emergenza COVID. Tutto questo avviene nel periodo Gennaio-Marzo 2020.
Ad aprile 2020 viene approvata la prima variante a seguito dell’adeguamento del progetto alle migliorie proposte. I lavori riprendono a Maggio 2020 fino a Luglio 2020 periodo in cui avviene una seconda sospensione a causa di imprevisti che richiedono una seconda variante.
Le cause, sono le seguenti: presenza di linee elettriche all’interno del campo di gioco (prontamente segnalate e messe in sicurezza), presenza di elementi strutturali quali cordoli di fondazione e plinti in c.a. (probabilmente riconducibili a precedenti manufatti), nonché la presenza di vecchi incroci fognari danneggiati.
Occorre precisare, che non è mai stato presente un progetto di impianto elettrico tantomeno una planimetria in cui veniva segnalata la presenza di tubazioni, per cui non è stato possibile effettuare una valutazione precisa dello stato dei luoghi prima dei lavori.
Tali imprevisti richiedono non solo un’altra variante, ma soprattutto, altre risorse economiche impiegate parzialmente per la variante precedente.
Tuttavia, occorreva mettere in sicurezza tutti gli impianti, predisponendo dei cavidotti lungo il perimetro dell’area di gioco, la rimozione di vecchie strutture e tutto quanto altro occorreva per predisporre il cantiere alla realizzazione del nuovo manto.
Il cantiere, pertanto, viene sospeso per una seconda volta. In questo caso, la sospensione è più lunga in quanto, era necessaria la redazione di una nuova variante che doveva comprendere interventi di scavo perimetrale, realizzazione di nuove tubazioni, reinterro, ecc., e una nuova approvazione da parte della L.N.D. a seguito delle nuove disposizioni.
Si fa presente, che oltre alle problematiche di cantiere continua a perversare l’emergenza COVID e l’aumento esponenziale dei costi dovuti alla crisi energetica e della nuova legge sui bonus edilizi.
Occorre specificare che per l’approvazione della seconda variante occorreva impiegare fondi regionali già intercettati ma ancora non erogati. Pertanto, l’amministrazione si è prodigata insieme al sottoscritto ed al RUP del periodo a far in modo di recuperare le somme stanziate dalla Regione destinati agli impianti sportivi. Nonostante il tempestivo impegno da parte di tutti non è stato semplice, in quanto gli uffici erano spesso chiusi per covid oppure il responsabile lavorava in smart working e non era semplice interloquire.
Una volta risolto anche questa problematica si approva la seconda variante ad Aprile 2021 ed a Maggio 2021 riprendono nuovamente i lavori. In quel periodo, oltre ai lavori della prima variante vengono realizzati i cavidotti, demolita la gradinata Nord e viene approvato (ottobre 2021) il progetto anche da parte della L.N.D..
I lavori proseguono, fino al completamento del sottofondo. Il cantiere viene nuovamente sospeso in quanto il sottoscritto, in accordo con l’impresa ed il RUP chiedono alla L.N.D. l’omologazione del sottofondo prima ancora di quella finale.
Si fa presente che l’omologazione del sottofondo costituisce anche l’autorizzazione alla posa del manto.
Nel febbraio 2022 dopo aver fatto opportuna richiesta (e pagato gli oneri previsti), vengono effettuate le prove del collaudo del sottofondo che consistono in sintesi in:
controllo delle pendenze,
Controllo dei materiali impiegati secondo il progetto;
Controllo delle dimensioni delle canalizzazioni per il deflusso delle acque;
Misurazione del tempo di risposta dello smaltimento delle acque piovane.
Quest’ultima prova è stata eseguita forando il sottofondo in più punti e con un cronometro verificare in quanto tempo l’acqua avrebbe impiegato per defluire nella canalizzazione perimetrale e quindi nel pozzetto. Si fa presente che per regolamento, l’acqua deve scorrere via entro max 60 sec.. Nel caso specifico nel nostro campo, invece, ci sono voluti max 5 sec perché l’acqua andasse via nelle canalizzazioni.
Quest’ultimo aspetto è di FONDAMENTALE importanza: il drenaggio corretto.
Si precisa inoltre, che questa operazione si può effettuare anche a campo ultimato. E’ stato deciso di sospendere nuovamente il cantiere, perché a campo ultimato, se il test non viene superato, occorre smontare una fascia di manto di almeno 40 m per verificare il sottofondo e tutto a spese del DL, dell’amministrazione e dell’impresa (tutto questo secondo le disposizioni dei regolamento L.N.D.)
Scegliere di omologare il sottofondo è stata una scelta opportuna (anche se ha causato un’ulteriore ritardo) in quanto si avrebbe avuto la possibilità di adeguare il sottofondo senza costi aggiuntivi. Quindi è stato ridotto il rischio di “sorprese” finali. Finalmente, il 16 GIUGNO 2022 vengono terminati i lavori del terreno da gioco del campo sportivo comunale.
Il sottoscritto termina qui l’incarico ricevuto. Si precisa, che le successive opere di completamento, il bordo campo (di colore blu, realizzate nel 2023) e le altre opere di adeguamento dell’intera struttura (da realizzare) fanno parte di altri appalti non assegnati al sottoscritto (purtroppo devo specificare anche questo per evitare ulteriori fraintendimenti).
Sperando che questo intervento possa essere di chiarimento per tutte le interpretazioni, commenti di ogni genere (anche sul sottoscritto, (apostrofato anche come “progettista “topo Gigio”) caratterizzati da congetture fantasiose che nel corso del tempo sono diventate più frequenti.
Spiace constatare, che tali “considerazioni” provengano da gente che ha frequentato e vissuto la “macchina” amministrativa e pertanto, dovrebbe sapere quanto è complicato gestire un appalto pubblico, tenendo presente che le amministrazioni (tutte) devono quotidianamente affrontare difficoltà di ogni genere. E’ vero, non sempre il risultato è quello sperato, nei tempi e nei modi. Mi sento di dire però che a Latiano abbiamo un manto di gioco di tutto rispetto. Lo testimoniano gli addetti al settore (quelli competenti e non presunti) e lo certificano soprattutto i risultati.
Si fa presente che il campo (manto di gioco) ha due omologazioni: una del sottofondo ed una finale dell’intero manto in erba sintetica comprese le aree per destinazione (quelle oltre la linea di fondo campo e laterale). Il resto della struttura va adeguata alle norme vigenti ma questo non è una novità e l’amministrazione ne è consapevole e si è attivata da tempo.
Vi invito, inoltre, a chiedere informazioni sulla riuscita dei campi dei paesi limitrofi e scoprirete che magicamente a Latiano si fanno anche le cose per bene.
Concludo che in questo contesto hanno ragione tutti: i cittadini, l’amministrazione, i tecnici. Il problema però è sempre lo stesso; la difficoltà di informarsi da fonti certe, di formarsi, di approfondire argomenti di cui non abbiamo padronanza.
E’ un problema culturale, di mentalità. La preoccupazione di molti è solo quella di puntare il dito. Soprattuto a quella gente che ci mette la faccia, l’impegno e rischia ogni giorno di commettere errori.
Allora, se siamo capaci, sarebbe il caso di tacere una volta tanto soprattutto su argomenti e fatti che non conosciamo. Finiamola di parlare per “sentito dire” di leggere cose che non comprendiamo per poi esprimere pensieri distorti. Siamo così abituati a vivere dell’insuccesso degli atri che ormai l’odio ed il rancore hanno preso il sopravvento. Sarebbe giusto una volta tanto, concentrasi su se stessi, sulla propria incapacità di ammettere di essere ignoranti.
Esatto, la più grande piaga sociale: l’ignoranza. Quella che molti legano al titolo di studio ma non è cosi. Ignorante è chi ha gli occhi bendati ma pensa di vedere. E’ colui che non capisce il momento in cui parlare e quello in cui tacere. E’ colui che non ha rispetto degli altri, che pensa di essere al centro dell’universo e che non pensa al bene comune.
Questi sono i fatti, in sintesi. Si precisa, che il sottoscritto, provvederà nelle sedi opportune a tutelare la propria immagine e soprattuto la propria dignità e ne approfitto per ricordare a qualcuno che la diffamazione è un reato penale (anche quella via social).
f.to Giuseppe De Donno, architetto

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