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Taranto: Donna a sud. Torna con la XII edizione il Festival di Rete al Femminile

Donna a Sud nasce nel 2011, quindi ormai ben 12 anni fa, come festival delle Culture  al Femminile. Il festival, frutto di un’idea di Tiziana Magrì– direttrice artistica, progettista e giornalista tarantina – pone la sua attenzione sulle donne del sud e del Mediterraneo, coloro che sulle sponde del Mediterraneo vi sono nate o che vi sono giunte, quelle che sono dovute andare via e quelle che sono tornate, accomunate tutte, oltre che dall’origine mediterranea, da una caratteristica: il coraggio di lottare.

L’obiettivo era e rimane fare rete, dare alla donna la voce che a lungo le è stata sottratta, tracciare una rete di professioniste – e non solo – unite nel nome della parità di genere.

Proprio mantenendo fede a questi propositi, il team di Donna a Sud, è costituito interamente da donne professioniste che si sostengono e portano avanti il progetto con una visione comune.

Donna a Sud torna perciò a Taranto con nuovi importanti appuntamenti, parte entrambi della rete di Taranto Grand Tour, con cui Donna a Sud collabora e fa rete per portare lustro al territorio. Una squadra di professionisti e persone a cui stanno a cuore le sorti della città e che si impegnano, quotidianamente, per essa e per una nuova fruizione dei luoghi in stretta connessione con percorsi esperienziali e di conoscenza.

Gli appuntamenti di Donna a Sud sono dedicati alla memoria delle donne vittime di violenza e pertanto le sue postazioni saranno distinte da un drappo rosso. Un fenomeno, quello della violenza e dei femminicidi, che stenta a diminuire. Ancora oggi, purtroppo, le percentuali sono da bollettino di guerra ed è proprio per questa ragione che Donna a Sud vuole continuare la sua opera di sensibilizzazione e divulgazione. Chiunque volesse contribuire e condividere notizie da Donna a Sud, può farlo con l’hashtag #nessunadinoi

PRIMO APPUNTAMENTO

Una programmazione ricca quella del primo appuntamento del 5 agosto 2023 e ripartita così:

La mostra sarà arricchita da 20 fotografie in bianco e nero di donne iraniane prodotte dalla fotografa Luciana Trappolino

Nella serata inaugurale della mostra è prevista la proiezione del video EXPIRED realizzato da Maria Credidio, affermata artista sperimentale,  con voce di Elham Hamedi, corpo narrante e sillabariopoetico.

Le artiste di cui saranno esposte le opere:
Laura Agostini, Andreina Argiolas, Oriana Bassani, Anna Boschi, Lucia Caprioglio, Maddalena Castegnaro, Carmela Corsitto, Maria Credidio, Cristina Gentile, Daniela Gilardoni, Elham Hamedi, Benedetta Jandolo, Beatrice Landucci, Francesca Magro, Gabriella Maldifassi, Francesca Mazzotta, Rita Mele, Emanuela Mezzadri, Elsa Mezzano, Sara Montani, Laura Pitscheider, Antonella Prota Giurleo, Letizia Rostagno, Paola Scialpi, Sforza Lucia e Barbonetti Antonietta.

 Il dibattito prevede un focus sulla guerra e le questioni di genere, sui punti di vista delle donne su questo argomento e su come possano essere costruttrici di pace.

Modererà l’incontro Tiziana Magrì, founder di Donna a Sud.

Relatrici:

Giuliana Sgrena (giornalista e scrittrice)

Ilaria Romano (giornalista, fotografa, documentarista)

Uljana Gazidede (avvocata esperta in diritto dell’immigrazione, diritti umani e diritti delle donne, presidente Casa delle donne del Mediterraneo)

Ndreca Denata (giornalista e poetessa)

Shady Alizadeh (portavoce movimento italo-iraniano per la donna, la vita e la libertà)

SECONDO APPUNTAMENTO

Il secondo appuntamento, dal titolo “Esordio.  dialoghi: corpo, intelletto e polis”, di Donna a Sud si terrà in data12 agosto.

La serata prevede un tavolo di approfondimento al femminile sui temi che danno il titolo all’evento.

A seguire, l’autrice e antropologa tarantina Cristina Cassese con “Il bello che piace”.

<<Il bello che piace. Antropologia del corpo in 10 oggetti è il titolo del libro di CristinaCassese, edito Enrico Damiani Editore, un saggio per scoprire imolteplici significati delle pratiche di cura del corpo attraverso dieci oggetti d’usoquotidiano.

“Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace” è un proverbio che conosciamo

tutti e che spesso usiamo per giustificare i nostri gusti individuali. Ma “ciò che piace”

non è così soggettivo, anzi, spesso corrisponde a uno o più modelli di conformità estetica definiti dalle società in cui viviamo.[…] Attraverso dieci oggetti d’uso quotidiano (specchio, spazzola, rasoio, lavatrice,profumo, rossetto, bilancia, tacchi, tatuaggio, carta igienica), Cristina Cassese analizzale tante declinazioni della bellezza in epoche e culture diverse>>.

Inoltre, ritorna l’iniziativa “Future: le ragazze non si fermano”, con la presenza della campionessa olimpica da record Francesca Semeraro, nata a Locorotondo (TA), con cui si parlerà di donne nello sport, delle difficoltà che si possono incontrare lungo il cammino e degli spazi che Taranto riserva ai giovani sportivi.

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