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Brindisi: Nasce il coordinamento provinciale assistenti sociali

LA Fp Cgil BRINDISI AFFINCHE’, ATTRAVERSO LA CONTRATTAZIONE E IL CONFRONTO CON LE ISTITUZIONI PREPOSTE E ATTRAVERSO LA CONSTITUZIONE DI UNA RETE PROVINCIALE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI, SI AFFERMI UN RICONOSCIMENTO PROFESSIONALE E GESTIONALE CHE VALORIZZI L’INDISPENSABILE DIMENSIONE DEL LAVORO SOCIALE.

LA FPCgil, PERTANTO, COSTITUISCE IL NUOVO COORDINAMENTO PROVINCIALE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI DEL TERRITORIO IN INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA – ASSISTENZIALE E A DIFESA DELL’ ART. 32 DELLA COSTITUZIONE.

E‘ necessaria la definizione, la valorizzazione e il protagonismo del ruolo dell’assistente sociale, indispensabile in questo momento di crisi e di emergenza territoriale socio- sanitaria. E‘ fondamentale che il sindacato possa supportare i professionisti nel ridare dignità alla professione, e alle persone, una professione, quella degli Assistenti Sociali, radicata sul territorio di Brindisi, per riaffermare una dimensione sociale come bene indispensabile della collettività, a seguito di una comprovata presa in carico da decenni di questi professionisti in relazione ai bisogni dei cittadini della Provincia di BRINDISI. Quanto il loro lavoro sia stato indispensabile in pandemia non ha necessità di essere spiegato, ma quanto ora questa figura ancora sia centrale nella definizione e risposta di bisogno di cura delle persone, lo apprendiamo da giganteschi numeri di presa in carico nei servizi alla persona del territorio provinciale a cura di questi professionisti. Un rapporto utenti/dipendenti sproporzionato in termini di carichi di lavoro, che garantisce servizi nella mera abnegazione di questi professionisti. Il coordinamento sarà pioniero di attività di istanze e supporto programmatico alle istituzioni e di tutele sindacali, previo confronto tra tutti i professionisti assistenti sociali del territorio. 

Si terranno una volta al mese incontri in videoconferenza  o in presenza, dove saranno trattati temi quali la strategia del settore, e per quel che riguarda la situazione contrattuale ha evidenziato i seguenti aspetti: risorse, sblocco del turnover, indennità, contrattazione decentrata, rete sociale territoriale- bisogni di cura.


E’ necessario affermare la dimensione professionale del lavoro sociale in ottica di integrazione sanitaria, per evitare di assestarsi su ipotesi difensive o di sola lamentela, occorre mettere tra le priorità quella di tornare a costruire e abitare una dimensione che valorizzi il lavoro sociale come fulcro del ben-essere collettivo con proposte fattive.

 Non solo per ridefinire strumenti, metodi e pratiche, ma altresì per evitare il rischio di assecondare o addirittura di diventare complici di chi propone la destrutturazione dei servizi. Questa dimensione professionale sarà affermata anche attraverso il lavoro comune con gli e le assistenti sociali e con tutti gli operatori del settore che operano nella cooperazione, nella sanità e nelle funzioni centrali e assieme alle altre operatrici e operatori del sociale per promuovere linee di intervento programmatico e di tutela per tutti gli operatori che si occupano della salute e del ben-essere degli utenti.

Diventa oggi fondamentale rompere la solitudine della professione e qualsiasi corporativismo, di chi lavora nei servizi sociali superandone la frammentazione, la percezione di un ruolo debole, restituendo entusiasmo al lavoro, anche e soprattutto nell’immaginario collettivo di risposta ai bisogni delle persone nella loro globalità .

Diventa così importante promuovere un’idea di welfare di tipo generativo e di comunità resiliente a fronte della deriva di tipo assistenzialistico promossa dagli ultimi interventi legislativi.
Un’idea che parta dalla necessità che ogni intervento e ogni progetto debba essere il frutto di un costante lavoro di pensiero e di programmazione collettiva condivisa per la quale gli operatori chiedono tempo e spazio, in ragione dell’incremento dell’efficacia del loro operare.


In riferimento alla contrattazione, è necessario lavorare per presentare le best practices delle vertenze locali nel tentativo di definire piattaforme di possibile contrattazione di secondo livello superando logiche categoriali ma offrendo l’opportunità di definire uguale valore alle professioni.
Gli operatori sociali devono valorizzare, nell’agire sindacale, la capacità di intervenire sul tema della definizione dei fabbisogni e sul tema dell’organizzazione del lavoro rendendo innanzitutto esplicito il ruolo professionale, attraverso l’esplicitazione della declaratoria delle funzioni del servizio sociale e la differenziazione dal lavoro amministrativo.


E’ stato rilevato che il tasso di sindacalizzazione della professione rimane troppo basso e questa rimane una delle ragioni della percezione di “debolezza” della professione. Si rileva quanto mai necessario affrontare il tema della salute e della sicurezza, dello stress correlato da lavoro, die carichi di lavoro sproporzionati  e analizzare la crescente violenza da terzi (aggressioni, aumento della aggressività delle persone) il tutto attraverso lo sviluppo di piani di osservazione ( eventi sentinella) , di analisi e di fonteggiamento degli eventi metodologicamente sostenuti.

E’ evidente che lavorare in sicurezza è frutto di un lavoro che coinvolge molteplici dimensioni: luoghi di lavoro adeguati, tempi e organizzazione degli uffici che permettano di essere efficaci, supporto del datore di lavoro, messa a disposizione di strumenti di gestione progettuale e la previsione di una tutela legale per chi viene coinvolto attraverso un lavoro multiprifessionale e di equipè.


Fondamentale è inoltre considerare tali figure indispensabili in una logica di integrazione socio-sanitaria-assistenziale nelle cabine di regia provinciali, in cui tali figure devono assumere protagonismo nella programmazione e cooperazione gestionale, in temini di proposito per rispondere ai bisogni di cura dell’utenza della provincia di Brindisi.

In definitiva, la FpCgil Brindisi promuove un coocrdinamento provinciale degli Assistenti Sociali come strumento volontaristico di un team di esperti Assistenti Sociali, iscritti al sindacato per migliorare le condizioni di chi cura e di chi si prende cura delle persone nella Provincia di Brindisi e a difesa dell‘ Articolo 32 della Costituzione per troppo tempo bistrattato .

Abbiamo, per questo, calendarizzato il primo incontro per il giorno 4 Agosto 2023, alle 18:30 presso il saloncino della Cgil di Brindisi, sito in via Bosco, 44 e invitiamo tutti gli-le assistenti sociali della provincia a partecipare.

FP CGIL BRINDISI:

Coordinatrice Politiche Sociali  FpCgil Brindisi              Segretaria Provinciale Fp Cgil Brindisi

            Denuzzo Giovanna                                                                    Chiara Cleopazzo

Segretario Generale Fp Cgil Brindisi

            Luciano Quarta

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