Nei giorni scorsi è stata notificata la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nei confronti di un pregiudicato brindisino.
Il provvedimento era stato richiesto dal Questore di Brindisi, Annino Gargano, al Tribunale di Sorveglianza di Lecce competente per territorio, all’indomani di alcuni arresti operati dallaSquadra Mobile.
In tale contesto, il prevenuto era stato attinto, unitamente ad altrepersone, da una misura di custodia cautelare in carcere per i reati di associazione per delinquere finalizzati al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
La caratura criminale era stata poi oggetto di attenta analisi e valutazione da parte della Divisione Polizia Anticrimine della Questura che, evidenziandone la manifesta pericolosità sociale, aveva ritenuto di dover sottoporre ad un più stretto controllo il soggetto anche dopo la sua liberazione.
Tale analisi aveva costituito oggetto di apposita informativa, trasmessa all’A.G., nella quale si evidenziavano i precedenti dell’uomo e la sua dedizione alla ripetuta consumazione di reati, dai quali si riteneva che avesse acquisito le risorse economiche per vivere, non avendo mai svolto alcuna attività lavorativa.
Il quadro informativo così strutturato è stato pienamente condiviso dal Tribunale di Sorveglianza di Lecce che ritenendolo conforme e aderente ai dettami della normativa antimafia ha imposto all’uomo la misura della sorveglianza speciale per quattro anni con obbligo di soggiorno.
Anche questo provvedimento rientra in un quadro di particolare attenzione all’efficacia delle misure di prevenzione che consentono un accentuato controllo di polizia verso persone dedite ad attività criminali.
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