Tu Sei Qui
Home > Primo Piano > Latiano: Lettera aperta del consigliere comunale Angelo Caforio al Presidente del Consiglio Comunale Gabriele Argentieri

Latiano: Lettera aperta del consigliere comunale Angelo Caforio al Presidente del Consiglio Comunale Gabriele Argentieri

Riceviamo e pubblichiamo

Caro Presidente del Consiglio,
doverosamente, da consigliere comunale di minoranza, con senso civico ed opportuna sollecitazione critica, ma costruttiva, evidenzio che il Consiglio Comunale di Latiano, doveva approvare entro il 30 aprile 2023, come disciplinato dall’art 227 del Tuel, il più importante documento contabile della vita amministrativa, che fotografa la situazione finanziaria dell’anno precedente, ossia il bilancio consuntivo 2022 (rendiconto di gestione).
Spiace constatare – ancora una volta e come avviene ormai da diversi anni- che ad ogni scadenza di approvazione di bilancio il Consiglio Comunale di Latiano arriva impreparato e fuori tempo massimo.
Ricordo, sommessamente e responsabilmente, che la mancata approvazione di tale documento, ai sensi dell’art. 141, del Tuel, prevede anche lo scioglimento del Consiglio Comunale, se le istituzioni preposte al controllo degli atti dei comuni per l’osservanza delle leggi dovessero essere investite e notiziate di tale circostanza.
È evidente che le scadenze e le normative debbano essere rispettate, soprattutto da un ente pubblico, perché altrimenti l’Ente dà un cattivo esempio ai cittadini, ai quali d’altro canto chiede il rispetto delle leggi.
E questo è tanto più grave se si considera che il Comune di Latiano deve affrontare -da anni- importanti debiti quali: restituzione di somme alla Regione Puglia per zona artigianale, palestra plesso Bartolo Longo, ristrutturazione dell’Istituto Scazzeri, ect., nonché il pagamento dei debiti dell’Azienda Speciale Scazzeri e, per tale ultima situazione, l’Ente è già osservato speciale della Corte dei Conti.
Tra l’altro, il recente decreto legge n. 13/2023 all’art. 8 specifica che l’approvazione del rendiconto nei termini di legge, ossia entro il 30 aprile 2023, è requisito di VIRTUOSITÀ, e il medesimo decreto legge SANZIONA i comuni che non approvano il rendiconto nei termini stabiliti dalla legge.
Come noto per rispettare il termine, previsto dall’art. 227, secondo comma, del Tuel, il rendiconto di gestione deve essere messo a disposizione dei consiglieri comunali entro un termine non inferiore a 20 giorni da parte dell’Ufficio di Presidenza e, 20 giorni, devono essere assegnati all’organo di revisione contabile. Tale rendiconto deve, inoltre, essere pubblicato sull’Albo Pretorio del Comune e nel sito alla sezione “amministrazione trasparente”, previa esamina della Commissione consiliare proposta.
Considerato che il Consiglio Comunale, per l’eventuale approvazione del rendiconto di gestione, si terrà il prossimo 25 maggio è evidente che il Consiglio Comunale è in ritardo.
Il mancato rispetto della scadenza comporterà le sanzioni stabilite dalla legge e non permetterà al Comune di destinare parte del maggior gettito dell’imposta municipale propria e della tassa sui rifiuti al potenziamento delle attrezzature e all’incentivazione del personale delle strutture preposte alla gestione delle entrate (articolo 1, comma 1091, della L. n. 145/2018), con il rischio di perdere alcuni finanziamenti ottenuti con il PNRR.
Il ritardo nell’approvazione del rendiconto comporta in sostanza un blocco dell’attività e il Ministero dell’Interno potrà sospendere il pagamento delle risorse finanziarie a qualsiasi titolo comprese quelle del fondo di solidarietà comunale, causando così per il Comune, in forma temporanea, un grave danno alla liquidità dell’ente. L’assenza di liquidità non consentirà di effettuare anche i minimi lavori di manutenzione sulle strade e garantire i primari servizi sociali ai cittadini.
RIFLESSIONE POLITICA
Ciò detto, in considerazione della situazione politico-amministrativa di confusione esistente, caro Presidente, mi permetto di esternare il mio modesto pensiero in merito, ritenendo opportuna una riflessione politica seria, serena, coraggiosa e responsabile da parte di tutti i Consiglieri, nessuno escluso, maggioranza e minoranza, soprattutto da parte di chi ha avuto il primato del consenso elettorale per far vincere e governare Latiano dalla coalizione guidata dal Sindaco Avv. Mino Maiorano.
Dobbiamo, con onestà, ammettere che la nuova formazione politica che governa oggi Latiano – con tutti dentro appassionatamente – denominata da alcuni: ammucchiata, e dalla quale già da tempo mi sono dissociato facendo il mea culpa – non ha portato e non sta portando alcun beneficio positivo alla nostra Città da parte dei nuovi aggiunti: “niente di buono e nuovo sotto il cielo”. Anzi ha contribuito a creare confusione e divisione tra le forze politiche, tra i consiglieri comunali e sdegno tra i cittadini.
Pertanto, Presidente, con stima e rispetto, stante la grande responsabilità che hai verso la Città di Latiano per il consenso ricevuto, mi chiedo e ti chiedo: se non è giunto il momento di determinare con coraggio il ripristino della volontà del responso elettorale espresso dai cittadini Latianesi?! Personalmente, credo che ciascuna forza politica ed ogni consigliere comunale deve ritornare a ricoprire il ruolo assegnato dai cittadini, convinto che sia il modo migliore per governare democraticamente e in maniera trasparente il Comune di Latiano, sino alla scadenza naturale del mandato, impegnando ogni singolo consigliere alla propria responsabilità, con ruoli diversi per il bene di Latiano.
Altrimenti, sarebbe “cosa buona e giusta” che la decisione torni nelle mani del popolo latianese, che è sovrano.
Tanto dovevo perché rimanga agli atti del Comune di Latiano
Nel ringraziare per l’attenzione auguro buon lavoro.
Il Consigliere Comunale Angelo Caforio

Condividi!
Top