Mercoledì 17 maggio alle ore 19:00 a Torre Santa Susanna, in Piazza Umberto I (nell’Aula Consiliare in via Giotto, in caso di maltempo) il Comitato contro le guerre della provincia di Brindisi organizza un incontro pubblico sul tema della PACE.
Nel trentennale dalla morte di don Tonino Bello, risuonano attualissime le sue parole sulla guerra, mentre siamo entrati nel secondo anno di un’altra guerra, quella tra Russia e Ucraina, che sta sconvolgendo l’Europa, dopo quella nell’ex Jugoslavia. Una guerra, che nessuno ha davvero voluto impedire e nessuno dà segno di voler davvero fermare, visto che viene costantemente alimentata da un continuo invio di armi sempre più potenti. Una guerra che appare più vicina di tante altre. A pagare, come in ogni conflitto, sono le persone innocenti. È questa la logica della guerra, delle armi, della violenza, che la politica sceglie di perpetrare, dimenticandosi quello che la storia ci ha insegnato.
Il conflitto in Ucraina ha dimostrato ancora una volta che l’aumento delle spese militari – cresciute del 90% dal 2001 al 2020 – non equivale a vivere in un mondo più sicuro.
Inviare armi e aumentare il livello del conflitto significa solo avere più vittime tra i civili, più persone che soffriranno, più semi di odio. E sottrae risorse a istruzione, sanità, lavoro…
La macchina della “Propaganda”, antica quanto la guerra, censura il dissenso, chi si permette di inserire ragionamenti, dubbi e soprattutto fa domande sulla efficacia delle misure adottate è additato come alleato interno dell’invasore russo. La maggioranza dei cittadini italiani risulta contraria all’invio di armi, come rilevato in numerosi sondaggi, il governo italiano ha deciso invece di aumentare le spese militari mentre milioni di famiglie e imprese scontano gli effetti di un’inflazione a due cifre e di salari troppo bassi che non consentono di sostenere l’aumento delle spese per le bollette, la casa e i beni di prima necessità. Altrettanto in difficoltà i lavoratori, sui quali viene scaricato dalle imprese il peso della crisi economica prodotta, tra gli altri, dalla perdurante situazione di guerra.
Senza una vigorosa iniziativa diplomatica, si prospetta una guerra che si protrarrà ancora per anni, con pesantissime conseguenze in termini di perdite di vite umane, devastazione ambientale, emergenza alimentare, crisi energetica nonché di ulteriore instabilità politica e crescenti disuguaglianze dentro e tra i singoli paesi. Allo stesso tempo si fa ogni giorno più concreto il rischio di un allargamento del conflitto a livello mondiale e il conseguente ricorso alle armi nucleari.
Per esorcizzare la guerra il tavolo della pace è l’unica possibilità.
Servono il cessate il fuoco ed una conferenza di pace internazionale. È necessaria l’apertura di canali sicuri e legali di ingresso nell’UE (corridoi umanitari), per tutti coloro che scappano da guerre, persecuzioni, povertà e fame (e non solo per gli ucraini).
A questi obiettivi anche il nostro governo è chiamato a dare il proprio contributo insieme all’Unione europea.
Di questo e altro parleranno Giancarlo Canuto (docente ed esponente del movimento A SINISTRA), don Salvatore Leopizzi (membro di Pax Christi Italia e amico personale di don tonino Bello), Eliana Como (portavoce nazionale de LE RADICI DEL SINDACATO – segreteria nazionale CGIL); a moderare l’incontro Giovanni Giodice (volontario dell’Associazione EMERGENCY). Durante l’incontro Gino Cesaria, attore e regista, leggerà alcuni brani contro la guerra per la PACE.
Anche questa volta, si tratta di scegliere da che parte stare. Altre armi vogliono dire altre vittime.
SOLIDARIETÀ CON LE VITTIME DI TUTTE LE GUERRE
BASTA CON L’INVIO DI ARMI
VERSO UNA CONFERENZA DI PACE INTERNAZIONALE
DISARMO, RIDUZIONE DELLE SPESE MILITARI, PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI
PIÙ FONDI PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
LA PACE È L’UNICA VITTORIA DI CUI ABBIAMO BISOGNO!
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