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Brindisi: Giornata mondiale contro l’ipertensione arteriosa. Consulto gratuito al Perrino

“Misura bene e controlla la tua pressione per vivere più a lungo”: questo è lo slogan della Giornata mondiale contro l’ipertensione arteriosa, promossa in tutto il mondo dalla World Hypertension League, e in programma mercoledì 17 maggio. In occasione dell’evento, dalle 9 alle 16, il Centro ipertensione della Struttura complessa di Nefrologia della Asl Brindisi, allestirà una postazione al primo piano dell’ospedale Perrino, adiacente agli sportelli Cup.

Gli operatori del Centro accreditato Siia (Società italiana dell’ipertensione arteriosa) misureranno la pressione ai cittadini che ne faranno richiesta, somministreranno un questionario creato appositamente per l’evento e daranno informazioni sulla malattia.

“Il contributo che tutti potranno offrire durante la Giornata mondiale – spiega il direttore della Struttura complessa, Luigi Vernaglione – è rilevante e si somma a quello che medici, farmacisti, infermieri e cittadini possono dare nella quotidianità alla prevenzione cardiovascolare e alla sensibilizzazione nei confronti di un corretto stile di vita. In Italia – prosegue Vernaglione – l’ipertensione arteriosa rappresenta la più importante causa di malattie cardiovascolari, come l’infarto miocardico e l’ictus cerebrale, lo scompenso cardiaco e aritmie come la fibrillazione atriale, e contribuisce allo sviluppo di insufficienza renale cronica. Più del 30 per cento della popolazione italiana adulta è affetto da ipertensione arteriosa, con percentuali ampiamente superiori nelle fasce più avanzate di età. La prevalenza di ipertensione arteriosa è inoltre in aumento tra bambini, adolescenti e giovani e pari a circa il 10 per cento. Sebbene nella maggior parte dei casi l’ipertensione arteriosa risulti controllata dalla terapia, almeno il 35 per cento degli italiani ipertesi, nonostante sia in cura con farmaci, presenta valori pressori superiori a 140/90 mmHg.  Almeno il 30 per cento degli italiani, inoltre, è iperteso ma ignora del tutto di esserlo”.

Vernaglione sottolinea, infine, che “l’aderenza e persistenza in terapia antipertensiva rappresentano un problema nel problema: come indicato dai dati dell’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali di 100 compresse di farmaco, con ampie differenze tra classe e classe di farmaci e farmaci in combinazione fissa oppure estemporanea, i pazienti italiani ne assumono mediamente 60-70. Questo, ovviamente, con importanti ripercussioni sul controllo pressorio e la spesa sanitaria”.

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