Terzo appuntamento con Un villaggio vivente nella memoria Dialoghi dall’Archivio del Teatro Koreja, il percorso a cura di Maria Chiara Provenzano, ricercatrice e storica del teatro, realizzato nell’ambito dell’Avviso Un viaggio nella Memoria – Azione Pilota della Regione Puglia, piano biennale attività art. n°5 L.R. n. 10/2020 “Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione dei luoghi della memoria del novecento e degli archivi storici della Puglia” attuato da Teatro Pubblico Pugliese.
Sei incontri tematici (da febbraio a luglio) in dialogo con il pubblico fra fotografie, documenti scritti e materiali audiovisivi.
Scorrere le carte conservate in un archivio è un po’ come attraversare strade e vicoli di un villaggio che resta vivo nella memoria. Una memoria che è dell’individuo, ma anche della comunità tuttae permette, se interrogata, di scoprire radici e storie.
Il 14 aprile, alle ore 17.00, si parlerà di SCONFINAMENTI. Lo sconfinamento è una pratica, un vizio che dà forma alla natura del Teatro Koreja, un desiderio che scatta a partire dalla necessità culturale e sociale di una gioventù cresciuta in un territorio di confine. Siamo nel marzo del 1991; durante una tournée nei Balcani scoppiano le sommosse che daranno il via alle guerre jugoslave.
Intervengono:
Marco Bascapè, Soprintendente Archivistico e Bibliografico della Puglia;
Donato Pasculli, Direttore dell’Archivio di Stato di Lecce;
Salvatore Tramacere, Direttore del Teatro Koreja di Lecce.
L’Archivio del Teatro Koreja, dichiarato dalla Soprintendenza archivistica per la Puglia e Basilicata/MIC di “interesse storico particolarmente importante” raccoglie la documentazione prodotta in quasi quarant’anni di attività: è un fondo complesso che offre, a chi voglia esplorarlo, materiali utili per la ricostruzione di un tassello fondamentale della storia teatrale e culturale in questo lembo di terra tra due mari. Un tassello che si è creato nel Salento e che va a comporre il mosaico di una storia dai confini molto più ampi.
Dialogare con l’archivio, dunque, significa sia contribuire alla creazione e trasmissione di un’immagine culturale quanto costruire politiche culturali, soprattutto in un’epoca in cui le memorie “periferiche” hanno sostituito la memoria umana, fatta di dati mescolati ad emozioni, immagini, pensieri, sentimenti, colori, suoni e odori impressi nella mente.
Con il progetto Un villaggio vivente nella memoria, – Dialoghi dall’Archivio del Teatro Korejasi vuole avere un quadro complessivo della scena contemporanea a partire dai primi anni ’80 e, al tempo stesso, ricostruire la storia culturale di un Salento ancora marginale, sconosciuto e irraggiungibile, dove una generazione di ragazzi “di paese” crea, dal nulla, una realtà culturale oggi riconosciuta in Italia e all’estero.
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