L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha emanato il divieto di sorvolo con aeromobili e droni su tutto il territorio dell’area protetta di Torre Guaceto. Ragione dell’interdizione: la tutela della fauna. Chi dovesse violare l’interdittiva incorrerà in sanzioni penali e pecuniarie.
Ad un anno dalla richiesta avanzata dal Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, l’Enac ha chiuso la procedura per l’istituzione del divieto ed ha pubblicato la disposizione sulla piattaforma ufficiale per la gestione del traffico aereo a bassa quota d-flight.
L’interdizione è perpetua e sono derogati esclusivamente gli aeromobili di Stato, del soccorso, di emergenza, di ordine pubblico, antincendio, della protezione civile, di vigilanza e salvaguardia della pubblica incolumità, il traffico da e per l’aeroporto di Brindisi, nonché i mezzi utilizzati per l’attività di controllo dell’area protetta ad opera degli enti preposti, del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto e soggetti autorizzati.
L’ente autorizzerà per le vie formali solo le richieste di sorvolo con drone in aree non sensibili e giornate idonee a scongiurare il disturbo della fauna, come da Regolamento dell’area protetta.
In buona sostanza, ora il divieto è ufficiale e inviolabile. Dovrà tenerne conto chi negli anni, in barba alle norme per la tutela della riserva e del divieto riportato sulla cartellonistica dell’area, alzava in aria il proprio drone senza aver mai nemmeno richiesto opportuna autorizzazione al Consorzio e con l’obbiettivo di realizzare video e foto “acchiappa like” sui social.
Gli animali tutti e gli esemplari di avifauna di Torre Guaceto che già faticano a sopravvivere alle lunghe e sfiancati migrazioni, meritano tutela ed esigono rispetto.
Chi violerà il divieto sarà raggiunto da sanzione penale e pecuniaria.
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