Tanti bottoni di varia dimensione e sfumatura per comporre un viso, dinosauri giraffe e decine di altri animaletti per dare forma ai petali di un fiore o a i capelli dei vari personaggi raffigurati.
Un lavoro certosino di ricerca e di creazione, per delle opere originali realizzate completamente da materiale di riciclo.
Questa è l’arte che ha reso famosa in tutto il mondo l’artista britannica Jane Perkins le cui opere per la prima volta verranno riprodotte in una mostra fotografica presso il Colonne Shopping Centre di Brindisi, allestita a partire dal 4 marzo e fino al 2 aprile 2023.
La mostra fotografica rientra nel progetto «In Art weRecycle» sposato dal Colonne perché in linea con la propria Corporate Social Responsibility (la responsabilità sociale dell’impresa), per la quale ha scelto di dare un’attenzione particolare al green e alla sostenibilità. E in questo caso all’impatto che l’arte ha nella vita sociale di ognuno.
Pensata per far riflettere grandi e piccoli sul tema del riciclo, anche per al fine di migliorare abitudini quotidiane verso l’utilizzo e lo smaltimento di materiali di uso comune, la mostra fotografica “ad impatto zero”, è realizzata in collaborazione con “TheKom Soluzioni per Comunicare” permetterà ai visitatori di ammirare 14 opere fotografiche ed una originale: “Il Bacio” di Gustav Klimt interpretato da Jane Perkins.
La storia dell’artista è singolare, una carriera da infermiera per 17 anni e poi la svolta con il diploma nel 2006 a Londra inTextiles, con una tesi su “Materiali riciclati nell’arte e nel design”.
E il suo lavoro prevede le reinterpretazioni artistiche di dipinti famosi o di ritratti di personaggi famosi attraverso la combinazione di oggetti trovati. Le sue opere hanno un forte impatto visivo e possono essere ammirate su due livelli: da lontano per vedere l’opera per intero e da vicino per scoprire i tanti materiali usati: dai giocattoli alle conchiglie, dai bottoni alle perline o gioielli e tanto altro ancora. il tutto regala al visitatore uno straordinario effetto ipnotico.
La sua particolare tecnica ha permesso a Jane Perkins di ricevere il «People’s Vote» all’Open Art Exhibitions, nel 2009, per due opere: il ritratto di Mandela e quello della Regina Elisabetta.
“Sono una re-maker, prendo ispirazione dagli oggetti trovati e li trasformo in qualcosa di nuovo” – è la filosofia di Jane Perkins, così come succede in natura, dove non esiste nessun «rifiuto», ma gli scarti con caratteristiche naturali vengono nuovamente assorbiti e rimessi in circolo. E anche per questo motivo, tutti i materiali utilizzati per la mostra sono ad impatto zero.
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