Prosegue anche a gennaio il programma di Unica – un nuovo contatto, prima stagione di teatro, musica, danza, mostre di Nasca il teatro, nuovo spazio culturale e sociale in via Siracusa 28 nella Zona 167/B del Quartiere Stadio di Lecce. Venerdì 13 gennaio alle 20:45 (ingresso gratuito – info e prenotazioni 3474741759 – nasca@ippolitochiarello.it), con il sostegno della Fondazione Alta Mane Italia, appuntamento per famiglie con “Paloma – Ballata controtempo” di Factory compagnia transadriatica e Teatro Koi con Michela Marrazzi e Rocco Nigro per la regia di Tonio De Nitto. Uno scambio scenico ed emozionale tra il fascino di una bambola, che riproduce con grazia e minuzia la realtà dei gesti di una donna anziana, e quello della musica, che quei gesti li ispira, li accompagna, li asseconda. È così che Paloma è un’anima canterina, dai grandi occhi profondi, con i suoi bagagli pieni del tempo trascorso e che mai più ritornerà, perché il tempo si sa, divora le cose semplici, come l’infanzia, la giovinezza, l’amore, la vita. Con lei c’è un’altra figura che aspetta, osserva, scandisce e determina silenziosa il compiersi di questo viaggio e per farlo utilizza uno strumento musicale ed un metronomo. È una presenza misteriosa quella del tempo o chissà chi e Paloma cerca ingenuamente di sfuggirgli con il suo carico di ricordi. In scena Michela Marrazzi, con una marionetta ibrida in gommapiuma a cui ha donato forma, gesti e anima e Rocco Nigro, con la sua fisarmonica ad attraversare le emozioni di questo viaggio.
Venerdì 20 gennaio alle 20:45 (info e prenotazioni 3474741759 – nasca@ippolitochiarello.it), appuntamento con “Taràn soloditaranta” di Maristella Martella, coreografa, danzatrice e direttrice artistica di Tarantarte. L’origine rituale e terapeutica della Tarantella ispira il confronto tra la tradizione dei riti di guarigione antichi e la ricerca espressiva del linguaggio teatrale e coreutico contemporaneo. Maristella Martella focalizza la sua ricerca sul Tarantismo salentino e il mistero della trance, partendo dallo studio degli elementi rituali propri delle culture mediterranee. La Taranta è qui intesa come movimento vorticoso, come danza rotante che si ispira allo Zar egiziano e alle danze sufi. «La danza tradizionale ci ricorda chi eravamo. È una messa danzata che celebra il collante sociale e identitaria di un popolo della terra. Questo è quello che fa la coreografa e danzatrice Maristella Martella», sottolinea il regista Edoardo Winspeare. «Ma la nostra salentina non si limita a questo, ripetendo lo stesso, pur bellissimo, rituale ballato. Maristella lavora sulla – e dalla – tradizione perché vuole raccontarci che cosa siamo diventati. Lo fa distillando il meglio dal passato, conservando l’autenticità popolare e allo stesso tempo sperimentando nuove strade con il fine di fare arte».
Info 3474741759 – nasca@ippolitochiarello.it
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