Riceviamo e pubblichiamo  " AUMMA   AUMMA "  ANCORA  DEBITI  FUORI  BILANCIO  PER  80  MILA   EURO   " Aumma aumma" è una tipica locuzione napoletana che  sta ad indicare anche una cosa fatta velocemente  significato questo riferibile ad alcuni degli argomenti frettolosamente portati all'esame del consiglio comunale (si da il  caso) subito dopo Natale e prima di Capodanno quando si è distratti dal clima natalizio e con qualche consigliere comunale assente perchè in vacanza.              Spuntano ancora come funghi all'esame del Consiglio Comunale altri debiti fuori bilancio contratti dall'Amministrazione Maiorano per svariati migliaia di euro. Il consiglio comunale già  nel recente passato ha rinviato una gran parte dei debiti; così come è avvenuto per i debiti dell'Azienda Speciale C. Scazzeri (600 mila euro) e

Riceviamo e pubblichiamo “ Sindaco, mancano solo le sue riflessioni. “Finita la campagna elettorale ci sono vincitori e vinti e il risultato elettorale frutto della volontà espressa dai cittadini va rispettato, in quanto espressione della più alta forma di democrazia. Il Sindaco eletto, da quel momento in poi diventa il Sindaco di “tutti”, proprio come avviene per la squadra di “ governo “ formata da un gruppo di persone che cominciano a lavorare nell’interesse della collettività. Nel corso del mandato si fanno delle scelte politiche, si adottano provvedimenti, si producono “ atti amministrativi “, conseguenze del lavoro che un’amministrazione “ è chiamata a svolgere.Questi sono i vincitori, poi c’è l’opposizione chiamata a svolgere un ruolo di controllo, vigilanza, ma anche propositivo,

Riceviamo e pubblichiamo NON E' UNA  EPIDEMIA  INFLUENZALE  E' UN RIGETTO         Quello che sta accadendo nel consiglio comunale di Latiano non è la classica epidemia influenzale che annualmente colpisce la popolazione, è invece per alcuni autorevoli consiglieri comunali un pieno e completo rigetto della formula di governo per il Paese che il Sindaco si inventò allorquando la sua  maggioranza stava cadendo a pezzi. La nuova maggioranza, frutto del Palazzo e non della volontà popolare calpestata ancora una volta con disinvoltura, era, e gli ultimi eventi lo stanno dimostrando, un accordo per salvare la poltrona, accordo al quale disinvoltamente e con grande interesse aderirono anche coloro che dal popolo erano stati condannati a stare all'opposizione.         Dopo l'uscita dalla maggioranza con motivazioni pesantissime